Fiorentina – Roma 4-6 (Viareggio Cup)

20 02 2012

Finisce in semifinale ai calci di rigore il cammino della Primavera al Viareggio. La Roma ha la meglio sulla Fiorentina e nel duello che ha caratterizzato l’ultimo anno tra Coppa Italia Primavera e Supercoppa stavolta la squadra allenata da De Rossi riesce a piegare la Viola dopo essere capitolata nelle altre due competizioni. Nelle formazioni c’è Acosty al rientro dopo l’inofrtunio e Camporese al centro della difesa a far coppia con Empereur, la gara si mette subito bene con il gol al 1′ di Zohore abile a raccogliere una corta respinta del portiere Pigliacelli. Con la gara in discesa, la Viola viene un po’ schiacciata nella propria metà campo ma quando riesce a ripartire mette paura alla Roma grazie sopratutto alle iniziative di Acosty. Alla mezz’ora arriva l’occasione migliore per il pareggio giallorosso con l’arbitro Borriello che assegna un rigore alla Roma per una dubbia trattenuta di Camporese su Tallo, dal dischetto Viviani si fa bloccare il tiro da Svedkauskas. Nella parte finale della prima frazione la Viola continua ad essere molto attiva con Acosty e Campanharo ma non riesce a trovare la via del raddoppio. Sarà questo alla fine il rimpianto maggiore, perchè ad inizio ripresa la Roma raggiunge il pari con Romagnoli lasciato libero dalla marcatura dai difensori viola.
Dal pareggio giallorosso inizia una prolungata fase di sofferenza perchè la Fiorentina tende ad arretrare il proprio raggio d’azione e viene messa alle corde dalla Roma, purtroppo si fanno sentire i supplementari giocati con la Lazio appena due giorni prima, la Fiorentina viene tenuta in gioco soprattutto dal proprio portiere protagonista in più occasioni, l’unico che accende la luce tra i gigliati è Acosty ma non trova assistenza nei compagni. I supplementari vanno via con qualche grande occasione giallorossa e poche tracce di Fiorentina. Ai rigori l’amaro epilogo con la Roma che non sbaglia mai dal dischetto, la Fiorentina paga invece l’errore di Empereur, la finale a Viareggio sarà quindi Roma-Juventus, per la Fiorentina la ricerca del riscatto passerà dal campionato e dalla Coppa Italia.
 
Svedkauskas 8, Bittante 5 (11′ st. Rozzio 6), Empereur 5,5 Camporese 5,5 Ashong 6, Cenciarelli 5,5 (2′ sts. Panatti 6), Agyei 6, Acosty 6,5, Campanharo 6 (6′ pts. Baccarin), Matos 6, Zohore 6

 

AN

 





Fiorentina – Lazio 3-1 (Viareggio cup)

17 02 2012

La Primavera viola centra le semifinali del Torneo di Viareggio battendo la Lazio in una gara tirata e ricca di emozioni. La Viola dopo aver eliminato l’Empoli ai rigori agli ottavi presenta Cenciarelli in mediana al posto di Panatti, per il resto squadra confermata. L’inizio della gara è subito in salita per la squadra di Semplici che va sotto al 17’ per un fallo in area di Ashong su Barreto che dal dischetto trasforma il conseguente rigore. La Fiorentina reagisce e va vicina più volte al pareggio in particolare con Zohore che ben servito in area grazia tre volte la difesa laziale non sfruttando gli assist dei compagni. La Lazio si rivede in area viola solo con una punizione di Cilfone salvata da Ashong dopo una deviazione in barriera. Nella ripresa il forcing viola va avanti, ad inizio secondo tempo Bittante coglie il palo, poi la Lazio si salava ancora a metà ripresa in una grande occasione prima con Zohore e poi con Gondo ma i biancocelesti dell’ex Bollini si salvano ancora. La Fiorentina attacca molto ma a tratti lo fa in modo confuso e sul gioco aereo i centrali laziali si dimostrano molto attenti. Il pareggio viola arriva al quarto minuto di recupero di una gara che sembrava davvero stregata, sul corner di Campanharo la spizzata di Zohore sul primo palo è vincente e spedisce le squadre ai supplementari.
Nella mezz’ora di supplementari ci prova solo la Fiorentina, nei primi 15’ non accade nulla, nel secondo supplementare è Gondo a spedire al centro due assist invitanti sprecati in entrambe le occasioni da Matos (prima un tiro a lato poi un colpo di testa debole). L’episodio che decide la qualificazione arriva al 13’ del secondo supplementare fallo al limite dell’area su Zohore (sembra fuori seppur di poco) e calcio di rigore trasformato da Campanharo. I minuti finali ed il recupero lasciano un grande occasione di Agyei murata dall’ottimo portiere Scarfagna e il gol finale di Gondo bravo a controllare un pallone vagante in area e a chiudere il discorso qualificazione.  Sabato a La Spezia semifinale contro la Roma, ennesima sfida con i giallorossi in un duello che nell’ultimo anno sembra senza fine.
 
 
Svedkauskas 6  Solo ordinaria amministrazione, prende gol su rigore ma la Lazio tira in porta 3 volte in 120’
Bittante 6,5 Molto propositivo sulla destra, coglie anche un palo.
Rozzio 6 Bene in fase difensiva, qualche errore in appoggio
(28’ st Magheri 5,5 Entra ad aumentare il peso offensivo in attacco ma non lascia tracce)
Empereur 6,5 Se la cava bene, appare in crescita
Ashong 5,5 Errore grave sul rigore causato, si riscatta in parte salvando la porta sulla punizione di Cilfone.
Agyei 6 Fa molta legna in mezzo al campo, pur con qualche errore se la cava bene.
Cenciarelli 6 A volte sguscia via e cerca di pescare gli attaccanti.
(40’ st Panatti 6,5 Non è al meglio, si rende pericoloso con i suoi tiri dalla distanza, da uno di questi deriva l’angolo decisivo al 93’)
Campanharo 6,5 Mostra una buona tecnica, firma l’angolo e il rigore decisivo.
Baccarin 6 Ai limiti della sufficienza, appare sacrificato nel ruolo da esterno, un paio di conclusioni senza fortuna.
(13’ st Gondo 6,5 Ha un buon impatto sul match, nel supplementare prima offre due assist non sfruttati poi segna il gol della sicurezza alla fine del secondo supplementare)
Zohore 6,5 Fino al 93’ era da insufficienza per i troppi errori sottoporta, poi segna un bel gol che evita l’eliminazione e si procura il rigore decisivo.
Matos 5,5 Si accende ad intermittenza, ma i due errori davanti al portiere nel secondo tempo supplementare gridano vendetta.
 
AN





Fiorentina – Inter 0-2 (Viareggio Cup)

9 03 2011

La Viareggio Cup viene vinta dall’Inter che supera la Fiorentina per 2-0 in finale. La Fiorentina si presenta alla gara con il 4-3-3, a centrocampo ci sono Agyei, Salifu e Taddei, mentre in attacco Matos viene preferito ad Acosty che si accomoda in panchina. La Viola sembra scendere in campo timorosa e viene subito aggredita dall’Inter che al primo affondo va in vantaggio: azione a sinistra di Romanò ed appoggio a Dell’Agnello che, complice una deviazione, batte Seculin. La squadra di Buso accusa il colpo e fa fatica a rendersi pericolosa, la Fiorentina soffre in particolare a centrocampo dove l’Inter fa valere la sua superiore forza fisica e in attacco riesce solo raramente a rendersi pericolosa anche perchè i centrocampisti accompagnano poco l’azione offensiva. La Fiorentina nel primo tempo non impegna quasi mai il portiere Bardi, ci provano Iemmello e Carraro ma senza fortuna, l’Inter invece coglie un palo con Alibec, nel finale di tempo una trattenuta dubbia su Fatticcioni su azione d’angolo viene ignorata dall’arbitro Rizzoli.

Nella ripresa Buso sostituisce Matos, apparso in ombra, con Acosty e inserisce Masi al posto di Fatticcioni, la Viola ne guadagna e migliora la manovra di gioco, Acosty è attivo sulla fascia, ci provano Carraro su punizione (ottima riposta di Bardi), Iemmello e Seferovic, nel momento in cui la Fiorentina sembra più viva, l’Inter si fa pericolosa sulle ripartenze e a metà ripresa prima colpisce una traversa con Faraoni, che prova a sorprendere Seculin da fuori area, e poi trova il rigore del 2-0 su un’ingenuità di Piccini, dal dischetto Dell’Agnello spiazza Seculin e segna la sua doppietta. Nonostante il doppio svantaggio la Viola prova ad accorciare le distanze ma l’imprecisione sotto porta e le parate del portiere non consentono alla Fiorentina di trovare il gol della bandiera, e dire che Carraro Acosty e Seferovic avevano continuato a provarci. Finisce così con la vittoria dell’Inter e la Fiorentina che rinvia ancora il ritorno alla vittoria della coppa. Il bilancio in questa competizione per la squadra di Buso resta comunque positivo, l’obiettivo era arrivare fino alle battute conclusive della manifestazione, in finale l’Inter ha meritato il successo, ma è stata comunque una sconfitta onorevole. Adesso si torna a pensare al campionato, sabato la sfida in Piemonte contro la Juventus e mercoledì prossimo al Franchi la sfida interna con la Roma nella finale d’andata della Coppa Italia Primavera.





Fiorentina – Reggina 2-1 (Viareggio cup)

2 03 2011

La Fiorentina centra la qualificazione ai quarti di finale della Viareggio Cup al termine di una gara combattuta e vinta all’ultimo tuffo contro la Reggina.

Allo stadio Raciti di Quarrata va in scena il primo “dentro o fuori” dell’avventura in questo torneo della Fiorentina, l’avversaria è la Reggina, vincitrice del girone 5, si gioca su un campo molto pesante ma la gara risulta condizionata anche dal vento che imperversa per tutta la partita. Buso manda in campo quella che oramai possiamo definire la squadra base con il consueto 4-2-3-1 con Iemmello punta centrale, tandem in mediana composto da Taddei e Agyei con Salifu che rientra da un infortunio e si accomoda in panchina. L’inizio di gara è favorevole alla Fiorentina che, pur con qualche difficoltà dovuta al campo, ha un predominio territoriale con Acosty molto attivo sulla destra e con la prima palla gol per Iemmello ben innescato da Carraro. La Reggina si limita a fermare le azioni ma fatica a ripartire, al primo tentativo offensivo i calabresi rischiano di passare avanti sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla fascia destra con la palla che finisce in rete ma l’assistente faceva annullare il gol per fuorigioco. Al 37 la Fiorentina passa in vantaggio: lancio con il contagiri di Taddei e grandissimo lavoro di Iemmello che prima scatta in velocità e supera i difensori avversari e poi in area di rigore rientra sul destro e batte il portiere, davvero un bel gol.

Nella ripresa la gara si accende e regala più emozioni, la Viola parte bene, trascinata dalle iniziative di Matos e Carraro, Acosty con un diagonale di destro mette la palla alta di poco. Al quarto d’ora la decisione che poteva cambiare la partita ed il torneo viola, l’arbitro Aversano non fischia un fallo su Matos ed il brasiliano entra male su un avversario, per l’arbitro l’entrata è da espulsione e la Fiorentina resta in dieci. La Fiorentina, nonostante l’inferiorità numerica non cambia atteggiamento Carraro ci prova con un tiro che termina alto, poi è Taddei a cogliere il palo su un angolo di Carraro. La Reggina pareggia in una delle sue rare sortite offensive alla mezz’ora sull’azione sulla destra di Dall’Oglio sbaglia il portiere viola Seculin in uscita e la difesa viola viene beffata da Catanese. Il gol subito poteva essere una mazzata per una squadra già in inferiorità numerica, ma la Fiorentina gioca ed ha grande cuore, esce Acosty infortunato ed al suo posto entra Bagnai che fa il terzino destro con Piccini che viene avanzato a centrocampo. Masi ha due volte l’opportunità di riportare avanti la Viola, sul primo colpo di testa è facile l’intervento del portiere Leone, sul secondo la parata del portiere è miracolosa e Masi si fa male nell’occasione ed è costretto ad uscire. Quando i rigori sembrano ad un passo, con cinque minuti di recupero assegnati, al 94′ c’è l’episodio decisivo su un colpo di testa di Iemmello un difensore reggino tocca il pallone con la mano, è calcio di rigore dal dischetto Iemmello trasforma impeccabilmente e regala alla Fiorentina il biglietto giusto: quello per i quarti di finale contro il Parma.

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