Fiorentina – Roma 0-1

7 05 2013

La partita contro la Roma entrerà di diritto nella galleria delle partite difficilmente da digerire per i tifosi gigliati. L’immeritata sconfitta contro i giallorossi definisce con chiarezza che l’obiettivo massimo per la squadra di Montella è il quarto posto che sarà da mantenere fino alle ultime giornate per non perdere il diritto a partecipare alla prossima Europa League. E’ stata una sconfitta immeritata sia per il gioco espresso e per le occasioni, sia per la direzione di gara di Mazzoleni, che al di là del rigore non concesso per fallo di mano di De Rossi (che avrebbe comportato anche l’espulsione del centrocampista) non ci è piaciuta in generale per la gestione dei falli e dei provvedimenti disciplinari. Viola in campo con il 4-3-3 in formazione quasi tipo con compper centrale al posto di Savic ed il resto confermato, il primo tempo è equilibrato, la Roma poggia gran parte del proprio gioco sulle invenzioni di Totti che impegna Viviano su punizione. La Fiorentina nella prima frazione fa più fatica a rendersi pericolosa, l’opportunità migliore ce l’ha Jovetic ma il suo tiro viene respinto sul palo da Lobont. Nella ripresa nei primi venti minuti la Viola schiaccia la Roma nella sua metà campo ma ha il difetto di non riuscire a concretizzare la propria superiorità, tante conclusioni da parte viola, ma scarsa precisione, Goicoitcea (chiamato a sotituire Lobont nella ripresa) compie un paio di belle parate, ma la mira dei gigliati è poco precisa. Passato il momento di gran forcing la Viola abbassa un po’ il ritmo e i cambi operati stavolta non aiutano la partita perchè Mati Fernandez non entra bene in partita e Toni non è apparso in grado di impensierire la Roma. Alla mezz’ora della ripresa l’intervento con la mano di De Rossi che manda su tutte le furie i gigliati, ma l’arbitro lascia proseguire.  A tre minuti dalla fine si conferma non essere serata buona quando Pizarro coglie il palo da fuori area, sembra oramai una gara senza reti, invece la beffa finale si palesa nel recupero quando l’ex viola Osvaldo castiga Viviano su azione da calcio d’angola. Cala il gelo sul Franchi che però tributerà un giusto applauso a tutta la squadra per l’impegno e il gioco profuso, purtroppo non arriva nessun punto e con la vittoria del Milan il treno Champions è perso in maniera definitiva. Sarà necessario smaltire la rabbia di una serata no per conservare il quarto posto nelle ultime tre partite del campionato in cui la squadra di Montella affronterà le ultime tre della classe.

Viviano 5,5 Attento nel primo tempo su Totti e quando viene chiamato in causa, ma sull’angolo decisivo poteva uscire, Osvaldo colpisce dal limite dell’area di porta.

Tomovic 6 Appare intimorito nella fase iniziale e impreciso in appoggio, dopo migliora e va meglio anche in fase di spinta (dal 34’ st Romulo sv)

Compper 6,5 Prova di sostanza e senza sbavature, sembra non perdere mai la calma.

Gonzalo Rodriguez 5 La partenza è da brividi, poi sembra riprendersi fino al 91’ quando si perde Osvaldo sul calcio d’angolo, purtroppo si rivela un errore decisivo.

Pasqual 6,5 Attivo in fase di spinta, in fase difensiva soffre poco contro Lamela.

Aquilani 6,5 Prestazione positiva di uno dei tanti ex che pecca solo in fase di conclusione (dal 24’ st Mati Fernandez 5 Non entra in partita, sbaglia la rabona e perde una buona occasione, da lì in poi pochi acuti) .

Pizarro 7 Ottima gara del cileno, padrone del centrocampo e sfortunato al tiro.

Borja Valero 6,5 Lo spagnolo se la cava bene e si dimostra in ripresa dopo le ultime gare.

Cuadrado 6,5 Maltrattato dagli avversari con la compiacenza dell’arbitro, riesce comunque a creare pericoli alla retroguardia giallorossa.

Jovetic 5,5 La posizione da punta centrale forse non gli si addice, fatto sta che incide poco sulla gara, un solo lampo quando Lobont gli dice di no con l’aiuto del palo (dal 24’ st Toni 5,5 Al rientro dopo alcune gare non sembra in grande condizione)

Ljajic 7 Crea numerosi pericoli, quando accellera mette in difficoltà la retroguardia giallorossa, sfiora il gol senza successo.





Fiorentina – Roma 0-1 d.t.s. (coppa italia)

18 01 2013

L’avventura viola in Coppa Italia trova il capolinea al termine dei supplementari dei quarti di finale, il gol di Destro nel primo tempo supplementare manda in frantumi le speranze di tornare a rimettere un trofeo in bacheca e di trovare una strada per l’Europa tramite la Coppa. La corsa verso l’Europa per i gigliati passerà quindi solo dal campionato. La gara contro la Roma è stata lontana parente della sfida in campionato dello scorso dicembre, non è stata una gara brutta, ma ci sono stati diversi errori e sicuramente ha pesato il momento negativo di entrambe le squadre, alla fine la Roma si è rialzata mentre alla Viola non resta che cercare ancora la risalita dopo la terza sconfitta consecutiva. Le scelte di Montella in parte stupiscono soprattutto per le esclusioni di Viviano e Roncaglia, la Roma è menomata dalle assenze che privano Zeman del tridente titolare.

Il primo tempo della gara da parte gigliata è modesto, la Fiorentina continua a soffrire la mancanza di Pizarro in regia, oltre ad accusare il pressing giallorosso, soprattutto in fase di avvio dell’azione, così è la Roma ad avere le occasioni migliori prima con De Rossi da palla inattiva e poi con la doppia conclusione di Florenzi e Pjanic, respinte con bravura da Neto. La Viola in avanti fa fatica, Jovetic non ingrana e Toni viene controllato da Castan, il risultato è che l’unica palla gol nasce da una punizione di Aquilani che viene respinta dalla traversa proprio in chiusura della prima frazione. Nella ripresa la Fiorentina cresce sfruttando le fasce e rendendosi più pericolosa, pur faticando a concludere, la Roma invece non approfitta della serata di scarsa vena della difesa gigliata, prima Neto rimedia ad un errore di Tomovic sulla conclusione di Florenzi, poi è Destro a mancare il bersaglio su un errore di Gonzalo Rodriguez. I minuti finali dei 90′ regolamentari sono emozionanti, prima Borja Valero centra l’incrocio dei pali confermando il periodo estremamente sfortunato dei gigliati, dalla parte opposta Savic salva sulla linea il pallonetto di Destro. Nei supplementari la Roma trova il gol decisivo al 7′ Pjanic sorprende la Fiorentina sulla sinistra e Destro firma il gol decisivo. La reazione della Fiorentina si ferma al terzo palo di serata, colpito da Cuadrado; il finale è nervoso con tre espulsi, Cuadrado da una parte, Taddei e Dodò dall’altra. La Viola è chiamata ora a reagire in campionato dopo le ultime batoste, la sfida di domenica contro un Napoli lanciatissimo sarà un duro ostacolo per la risalita.

Neto 6,5 Riscatta Udine con due buone parate su Florenzi, deve migliorare in uscita.

Savic 6 Salva un gol sul finire del recupero del secondo tempo, in difficoltà sulla pressing giallorosso.

Gonzalo Rodriguez 5,5 Gran salvataggio nel primo tempo, nella ripresa però compie un paio di errori sorprendenti per uno come lui.

Tomovic 5 E’ in sofferenza, l’errore su Destro ad inizio ripresa è di quelli gravi.

Cuadrado 6 Nel secono tempo si accende e crea scompiglio, chiude anzitempo per espulsione.

Aquilani 5,5 A corrente alternata, coglie una traversa su punizione, ma commette alcuni errori che lasciano perplessi.

Migliaccio 5 Non può fare il vice-Pizarro a livello di qualità troppa differenza (dal 20′ st Romulo 5,5 Non lascia grandi tracce nel match).

Borja Valero 6,5 Il migliore dei viola, cuce il gioco ed è l’anima della squadra, il palo gli dice no al 91′.

Pasqual 6 In crescita rispetto alle ultime uscite, nel secondo tempo cerca di sfruttare meglio gli spazi (dal 1′ s.t.s. Llama sv).

Jovetic 5 Continua il momento negativo, va ad intermittenza, a volte sbaglia ad arretrare troppo il suo raggio d’azione.

Toni 5 Non riesce a rendersi pericoloso (dal 33′ st Ljajic 5,5 Non lascia tracce visibili sulla gara).





Roma-Fiorentina 4-2

11 12 2012

Si conclude all’Olimpico la striscia positiva della Fiorentina. Lo stadio di Roma torna ad essere l’abituale incubo per i colori viola, dopo la vittoria esterna dello scorso campionato.

La Fiorentina esce battuta dalla capitale per numerosi fattori: le assenze, senza Jovetic e Pizarro contro avversari di rango paghi dazio, la serata pessima del suo portiere, alcune scelte sbagliate (non ci ha convinto l’assetto del primo tempo), la grande serata della Roma, forse alla sua miglior partita stagionale.

La gara è stata intensa, ricca di occasioni da gol, con la Fiorentina che ha subito per lunghi tratti pur essendo rimasta aggrappata alla gara fino alla fine sfiorando anche il pareggio. Pronti via, e la gara si sblocca su due palle inattive e altrettante dormite delle rispettive difese, sulla prima segna la Roma con Tachtsidis che schiaccia di testa sugli sviluppi di una punizione e sorprende Viviano, il gol è di Castan che ribadisce in rete con la palla che stava già entrando, la Viola pareggia al quarto d’ora approfittando di un fuorigioco sbagliato dalla Roma con Rodriguez che appoggiava a Roncaglia che non doveva far altro che spingere la palla in rete.

Il primo tempo andrà avanti male però per i gigliati, costretti ad incassare prima il 2-1 con Totti che batte a rete da 10 metri dopo un ‘azione di Destro e poi lo stesso capitano giallorosso proprio alla scadere dei primi 45′ batte Viviano dai 35 metri con un tiro tutt’altro che imparabile che sorprende il portiere viola.

Nella ripresa cambia l’assetto della Fiorentina, Cuadrado torna sulla fascia, El Hamdaoui affianca Toni e proprio l’attaccante appena entrato firma subito il gol della Roma facendosi trovare pronto sul servizio di Borja Valero. Ripresa giocata anch’essa ad un ritmo infernale, la Viola va meglio rispetto al primo tempo almeno in fase offensiva riesce a rendersi più pericolosa, in difesa però concede troppo e rischia più volte di subire il quarto gol.

Nel finale la Viola sfiora quello che sarebbe un palo clamoroso prima con Seferovic e poi con un colpo di testa di Aquilani su azione d’angolo, ma ci pensa l’ ex Osvaldo a far calare il sipario sulla gara a due minuti dalla fine sfruttando l’assist di Totti, 4-2 e gara chiusa. La sfida di pranzo con il Siena sarà un’occasione propizia per ripartire.

LE PAGELLE

Viviano 4,5 Errori gravi su due dei quattro gol subiti, si riscatta con alcune parate, ma gli errori restano.

Roncaglia 5,5 E’ colpevole anche lui nel naufragio del reparto difensivo, in attacco segna un gol facile e ne sfiora un altro.

Rodriguez 7 Fa parte del reparto che sbanda, ma è quello che ha meno responsabilità, per due volte si immola a salvare la porta, in più l’assist sul primo gol viola.

Savic 5,5 Non brilla, dalla sua parte Pjanic lo mette in grossa difficoltà.

Cassani 5 Spreca ogni chance che gli viene concessa, primo tempo anonimo in cui becca anche un’ammonizione, non rientra dopo l’intervallo (dal 1′ st El Hamdaoui 6,5 Entra e segna subito, a volte sbaglia i passaggi, ma offre un grande assist a Seferovic, con lui la squadra è più pericolosa)

Olivera 4,5 Male come rendimento, meriterebbe l’espulsione per l’entrata a gioco fermo su Pjanic, viene graziato dall’arbitro (Dal 1′ st Mati Fernandez 5,5 Non va peggio del compagno sostitutio, ma non riesce a invertire la rotta)

Aquilani 5,5 Forse l’ex più atteso tra i viola, non riesce a incidere, un po’ meglio nella ripresa dove nel finale sfiora anche il gol.

Borja Valero 6 Risente dell’assenza di Pizarro ma alla fine è quello più positivo a centrocampo, firma l’assist del secondo gol.

Pasqual 5 Gioca molto alto, anche se finisce spesso in fuorigioco, troppo poca l’assistenza alla difesa e dalla sua parte si creano grossi pericoli

Cuadrado 5 La peggior gara da quando è a Firenze, meglio che torni a fare l’esterno, anche se domenica prossima non ci sarà causa squalifica.

Toni  5,5 Si danna l’anima, ma è troppo isolato, giocare con una sola punta in trasferta non ci pare un buon servizio per la viola (dal 36′ Seferovic sv Sfiora il pari)





Roma – Fiorentina 1-2

26 04 2012

Il grande incubo è finito? Forse non ancora, ma la Fiorentina infrange il tabù Olimpico, tornando a vincere nella capitale contro i giallorossi a distanza di venti anni dall’ultimo successo. E’ una vittoria storica e importante perchè getta le basi verso la salvezza, ma è il successo che forse cambia l’umore del popolo viola che dopo l’umiliazione subita dalla Juventus e dopo due campionati modesti rivede la luce e una base da cui ripartire. La vittoria porta la firma anche di Delio Rossi, il tecnico romagnolo dopo aver ammesso di essere stato in difficoltà a gestire una squadra che da febbraio sembrava essere in caduta libera, ha trovato la quadratura con scelte coraggiose (come le esclusioni di Montolivo e di Gamberini).

All’Olimpico gioca quasi la stessa squadra della gara di domenica contro l’Inter, rientra Jovetic al posto di Ljajic, per il resto squadra confermata. La Fiorentina passa alla prima azione, cross di Lazzari perfetto e colpo di testa di Jovetic, poco marcato dalla difesa, che batte Curci. Il primo tempo dei viola è notevole, squadra attenta in fase difensiva che rischia poco o nulla e propositiva in attacco approfittando di una Roma in confusione in fase di possesso palla e che dietro lasciava a desiderare. Se proprio vogliamo trovare un difetto nel primo tempo gigliato possiamo dire che la squadra poteva chiudere la gara nel primo tempo, però sia Jovetic che Cerci fallivano le chance presentate per poter raddoppiare. Nel secondo tempo Lui Enrique faceva subito due cambi e di fatto cambiava l’inerzia della partita perchè la Fiorentina non riusciva quasi mai a ripartire ed era la Roma a fare la partita. Il forcing giallorosso veniva premiato a metà ripresa, un tiro da fuori area di Gago veniva deviato da Totti, la cui deviazione metteva fuori causa Boruc. A quel punto poteva anche andare a finire male, con i capitolini a premere e a rischiare di andare avanti con Osvaldo che si allargava troppo e concludeva fuori e con capitan Totti su cui Boruc fa una gran parata. Quando il pareggio sembrava scritto il finale regalava la gioia più bella: al secondo di recupero Ljajic faceva una bella azione con un gran tiro dal limite, Curci respingeva ma sui piedi di Lazzari il cui destro finiva in rete. Finiva con la Fiorentina a festeggiare sotto i tifosi gigliati all’Olimpico, anche per loro sicuramente una trasferta indimenticabile. Per la Viola adesso il compito è quello di chiudere quanto prima il discorso salvezza, poi si potrà iniziare a pensare al futuro.

Boruc 6,5 Una sola parata di gran livello su Totti, per il resto fa buona guardia e non ha colpe sul gol subito, domenica prossima a Bergamo non ci sarà per squalifica

Camporese 6,5 Dimostra buona personalità, in una gara giocata discretamente si fa bruciare solo una volta da Osvaldo.

Natali 6,5 Guida con sicurezza il reparto, meriterebbe il rinnovo del contratto.

Nastasic 6,5 Si conferma una sicurezza, anche all’Olimpico non sbanda.

De Silvestri 6 Sufficienza stiracchiata, va bene in fase di possesso palla, commette qualche errore nelle chiusure, ma è generoso e regge fino alla fine.

Kharja 6 Primo tempo da sufficienza piena, fa girare bene il pallone e si propone, nella ripresa cala e non aiuta la squadra a ripartire.

Behrami 7 Nella prima frazione fa un lavoro sontuoso sia in fase difensiva che in fase di possesso, da centromediano sta trovando un rendimento eccellente, nella ripresa cala ma la sua partita rimane ottima.

Lazzari 7,5 Domenica scorsa si era conquistato il rigore, stavolta decide la partita con il gol nel finale (di destro!) e l’assist iniziale in mezzo ad una gara giocata bene e con generosità.

Cassani 6 Schierato a sinistra per necessità, se la cava degnamente, potrebbe accompagnare di più l’azione.

Jovetic 7 Segna subito e sblocca la partita, a tratti si accende con giocate da campione, peccato per qualche occasione sprecata. (dal 32’ st Ljajic 6,5 Si riscatta dall’errore di domenica scorsa entrando nell’azione del 1-2 con una bella iniziativa personale e una gran conclusione da fuori)

Cerci 6,5 Nel primo tempo è tra i più vivaci, gioca una buona gara ma manca buone occasioni davanti al portiere. (dal 9’ st Amauri 5 E’ fuori partita, non aiuta la squadra a ripartire, forse l’infortunio gli farà chiudere anzitempo la sua avventura viola, dal 43’ st Olivera sv Non vorremmo essere riduttivi, ma a Milano lui entra e la Viola vince, all’Olimpico la scena si ripete)

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Fiorentina – Roma 4-6 (Viareggio Cup)

20 02 2012

Finisce in semifinale ai calci di rigore il cammino della Primavera al Viareggio. La Roma ha la meglio sulla Fiorentina e nel duello che ha caratterizzato l’ultimo anno tra Coppa Italia Primavera e Supercoppa stavolta la squadra allenata da De Rossi riesce a piegare la Viola dopo essere capitolata nelle altre due competizioni. Nelle formazioni c’è Acosty al rientro dopo l’inofrtunio e Camporese al centro della difesa a far coppia con Empereur, la gara si mette subito bene con il gol al 1′ di Zohore abile a raccogliere una corta respinta del portiere Pigliacelli. Con la gara in discesa, la Viola viene un po’ schiacciata nella propria metà campo ma quando riesce a ripartire mette paura alla Roma grazie sopratutto alle iniziative di Acosty. Alla mezz’ora arriva l’occasione migliore per il pareggio giallorosso con l’arbitro Borriello che assegna un rigore alla Roma per una dubbia trattenuta di Camporese su Tallo, dal dischetto Viviani si fa bloccare il tiro da Svedkauskas. Nella parte finale della prima frazione la Viola continua ad essere molto attiva con Acosty e Campanharo ma non riesce a trovare la via del raddoppio. Sarà questo alla fine il rimpianto maggiore, perchè ad inizio ripresa la Roma raggiunge il pari con Romagnoli lasciato libero dalla marcatura dai difensori viola.
Dal pareggio giallorosso inizia una prolungata fase di sofferenza perchè la Fiorentina tende ad arretrare il proprio raggio d’azione e viene messa alle corde dalla Roma, purtroppo si fanno sentire i supplementari giocati con la Lazio appena due giorni prima, la Fiorentina viene tenuta in gioco soprattutto dal proprio portiere protagonista in più occasioni, l’unico che accende la luce tra i gigliati è Acosty ma non trova assistenza nei compagni. I supplementari vanno via con qualche grande occasione giallorossa e poche tracce di Fiorentina. Ai rigori l’amaro epilogo con la Roma che non sbaglia mai dal dischetto, la Fiorentina paga invece l’errore di Empereur, la finale a Viareggio sarà quindi Roma-Juventus, per la Fiorentina la ricerca del riscatto passerà dal campionato e dalla Coppa Italia.
 
Svedkauskas 8, Bittante 5 (11′ st. Rozzio 6), Empereur 5,5 Camporese 5,5 Ashong 6, Cenciarelli 5,5 (2′ sts. Panatti 6), Agyei 6, Acosty 6,5, Campanharo 6 (6′ pts. Baccarin), Matos 6, Zohore 6

 

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Roma – Fiorentina 3-0 (coppa Italia)

13 01 2012

La Coppa Italia della Fiorentina termina agli ottavi di finale allo stadio Olimpico. Se da una parte la Coppa Italia veniva giustamente considerata come una buona strada per portare in Europa viste le difficoltà avute in campionato, va preso atto che il tabellone per la Fiorentina era quasi impossibile considerando che per arrivare in semifinale i viola avrebbero dovuto eliminare Roma e Juventus in casa loro. Missione fallita ma al di là del risultato esagerato e troppo punitivo per la squadra viola ci sono sicuramente lati positivi emersi dalla notte capitolina. La Viola schierata ancora con il 3-5-2 presentava anche in questa occasione una rosa particolarmente giovane con 6 titolari in campo con meno di 23 anni, dove in aggiunta a quelli già in campo a Novara si son aggiunti Neto (classe ’89) e Camporese (classe ’92), quest’ultimo al debutto stagionale. La Fiorentina ha fatto un primo tempo di buon livello creando diversi problemi alla Roma, buona copertura degli spazi, movimenti senza palla e rapide ripartenze, un primo tempo di buon livello in cui vengono  costruite almeno tre ottime occasioni da gol, il torto viola è stato però quello di non sfruttare tanta grazia in particolare l’occasione multipla capitata a Ljajic, Pasqual e Jovetic grida vendetta.
Nella ripresa la Fiorentina paga a caro prezzo gli errori di alcuni dei suoi giovani (nell’ordine Nastasic, Salifu e Neto) e così la Roma si vendica della gara in campionato rendendo il 3-0 che la qualifica ai quarti di finale. Per la Viola a parte l’amarezza per l’eliminazione resta un buon primo tempo giocato con buona personalità e una discreta base su cui ripartire per il resto del campionato

Neto 5,5; Camporese 6,5 Natali 6 Nastasic 5; Cassani 6 Behrami 6,5 (33’ st Lazzari sv) Salifu 5,5 Montolivo 6 Pasqual 5,5 (24’ st Vargas 5,5); Ljajic 5,5 (16’ st Cerci 6) Jovetic 6,5.





Fiorentina – Roma 3-0

4 12 2011

Primo e rotondo successo di Delio Rossi sulla panchina viola in una delle sfide più sentite dal pubblico fiorentino. In una domenica caratterizzata dalla pioggia, la Fiorentina supera i giallorossi dopo una settimana di polemiche per il comportamento fuori regolamento di alcuni suoi tesserati e che aveva portato la società a decidere per un ritiro anticipato in vista della delicata sfida di campionato.

Con Cerci escluso dai convocati, solo ufficialmente per problemi fisici, mister Rossi ritrova Jovetic a fianco di Gilardino e inserisce il giovane serbo Nastasic al posto dello squalificato Natali, mentre per i restanti 9/11 conferma li stessi titolari della trasferta di Palermo. Luis Enrique invece, dopo l’esclusione per motivi disciplinari di Osvaldo, sceglie una Roma senza veri punti di riferimento in avanti prediligendo il palleggio e il possesso palla.

Il risultato finale non lascia appelli su chi dei due tecnici abbia avuto ragione ma non si può non tener conto della follia dei giocatori romanisti, rimasti al termine della gara in soli 8 uomini per via di ben tre espulsioni tanto nette quanto evitabili. La prima porta la firma di Juan, al 17′ del primo tempo, ingenuo nel perdere la posizione su Jovetic in area di rigore finendo per mettere giù il montenegrino a due passi dalla porta di Stekelenburg: cartellino rosso e rigore trasformato poi dello stesso Jo-Jo, in assoluto il migliore in campo. La Roma seppur in 10 reagisce e tiene nella loro metà campo i viola ma la fitta rete di passaggi dei giallorossi non porta mai reali pericoli dalle parti di Boruc. Prima dell’intervallo, il secondo episodio decisivo della gara: dagli sviluppi di un calcio d’angolo, capitan Gamberini, non nuovo a queste prodezze contro la Roma, segna il 2-0 con un perfetto colpo di testa mettendo in ghiacciaia il risultato nel momento di maggior pressione degli ospiti. La ripresa è ordinaria amministrazione per la Fiorentina che usufruisce prima della seconda espulsione giallorossa – secondo giallo di Gago per un’entrata veramente cattiva e stupida su Jovetic – e poi, nel finale di gara, di un altro rigore con cartellino rosso annesso. Il “cattivo” di turno è Bojan che para letteralmente sulla linea di porta una conclusione di Nastasic. Dal dischetto stavolta trasforma El Tanque Silva, indicato da Montolivo e su gentile concessione di Jo-Jo, che segna così la sua prima rete italiana.

Insomma nella festa finale c’è spazio per tutti, sperando che questo risultato porti nuova serenità e convinzione nei propri mezzi a questo spogliatoio così scapigliato. Delio saprà certamente che il lavoro che lo attende è ancora lungo ma intanto ha dato motivo di gioiere al pubblico fiorentino come ormai non succedeva da troppo tempo!

LB

Boruc 6 ; De Silvestri 6 Gamberini 7 Nastasic 6,5 Pasqual 6; Behrami 6,5 (dal 91’ Munari sv) Montolivo 6,5 Vargas 5,5;  Lazzari 5,5 (dal 81’ Salifu sv); Jovetic 7,5 Gilardino 5,5 (dal 63’ S. Silva 6).  All. Rossi 7





Roma – Fiorentina 2-3 (supercoppa italiana Primavera)

5 09 2011

Un altra vittoria e sempre all’Olimpico. La primavera viola si aggiudica la Supercoppa Primavera espugnando l’Olimpico per 3-2 al termine di una gara molto emozionante. E’ doveroso ricordare che se la Fiorentina è arrivata a giocarsi questa competizione il merito è anche di giocatori e allenatore che hanno contribuito lo scorso anno a conquistare la Coppa Italia. E’ una Primavera decisamente rinnovata quella che si prepara ai nastri di partenza con metà squadra nuova, il giovanissimo Lezzerini tra i pali, Camporese al rientro dall’infortunio al centro della difesa insieme a Rozzio, centrale arrivato dalla Canavese, sulle fasce Bittante e Ashong (arrivato dalla Triestina), cerniera a centrocampo dei confermati Agyei e Salifu, in avanti c’è Campanharo, neo acquisto della Juventude, insieme ad Acosty e Matos a dar supporto a Babacar, che si rivede in primavera dopo oltre un anno. L’inizio di gara sembra essere della Roma che coglie una traversa con Viviani, ma arriva il vantaggio della Fiorentina, pallone in profondità di Acosty per Campanharo il cui sinistro si infila alle spalle di Pigliacelli. La Viola rischia su una conclusione di Caprari, ma la Roma accusa lo svantaggio, a rimettere la gara in parità ci pensa il direttore di gara che concede un dubbio rigore alla Roma per un intervento di Acosty su Caprari. Dal dischetto Viviani traforma e rimette la gara in parità. Prima dell’intervallo la migliore occasione capita a Babacar che su crossdi Bittante coglie il palo a portiere battuto.
Nella ripresa si concentra il meglio della partita, la Fiorentina inizia con il piglio giusto la gara, sono Babacar e Campanharo ad avere due buone opportunità, ma senza successo. All’undicesimo la Roma firma il suo vantaggio con Caprari che supera in velocità Rozzio e in diagonale batte Lezzerini, a quel punto la squadra di Semplici accusa il colpo e rischia di capitolare ancora su Sabelli. Il momento che cambia la gara è alla mezz’ora della ripresa Acosty si invola verso la porta e viene steso al limite da Barba, è espulsione per chiara occasione da gol e con la Roma in 10 la Viola riprende quota. Babacar, che ha fatto vedere buone cose per larghi tratti della partita segna al 32′ gran controllo in mezzo a tre avversari e destro all’angolino è il gol del pareggio. La Fiorentina a quel punto schiaccia la Roma nella sua metà campo forte della superiorità numerica. l’arbitro Fabbri concede sei minuti di recupero ma li allunga a causa dell’infortunio di Rozzio, al 98′ su un cross di Biondi Acosty sale bene su di testa e schiaccia il pallone alla spalle di Pigliacelli, scaduto il decimo di recupero arriva il fischio finale. E’ un altro successo per la Primavera a distanza di sei mesi e ancora una volta dopo la coppa alzata al cielo da capitan Agyei risuona l’inno di Narciso Parigi a rendere ancora più dolce il successo ottenuto.
Intanto sabato 10 inizia il campionato subito con un big-match al Poggioloni, infatti arriverà la Juventus.
 

Fiorentina: Lezzerini 6,5 – Bittante 6, Camporese 6,5 Rozzio 5,5 (94′ Empereur s.v.) Ashong 5,5 (67′ Biondi 6)- Agyei 6,5 Salifu 6,5 – Acosty 7 Campanharo 6,5 Matos 6,5 – Babacar 7 (91′ Da Silva 5)

AN





Roma – Fiorentina 1-3 (finale Coppa Italia Primavera)

1 04 2011

 

La Fiorentina trionfa all’Olimpico e torna a vincere un titolo Primavera, la Coppa Italia di categoria prende la strada di Firenze per la terza volta a distanza di quindici anni dall’ultima vittoria gigliata.

A Roma la Fiorentina vince 3-1 e porta a casa la Coppa, è il secondo successo dell’era Della Valle dopo aver vinto lo scudetto Allievi contro l’Inter nel 2009. Proprio di quel gruppo facevano parte alcuni dei titolari in campo ieri (Bagnai, Camporese, Piccini, Matos e Carraro), ma d’altronde si diceva da diversi anni che il gruppo del 92 era uno dei migliori del settore giovanile viola e l’allenatore vincente è sempre lui: Renato Buso. A Roma la Fiorentina si schiera con il 4-2-3-1 con Bagnai adattato a sinistra, Camporese al centro della difesa a far coppia con Masi, centrocampo con Taddei e Salifu dietro Acosty, Carraro e Matos con Seferovic punta al posto dello squalificato Iemmello. L’inizio della gara è equilibrato, la Fiorentina rischia a metà tempo quando Masi salva sulla linea la conclusione di Ciricetti, pochi minuti dopo la Fiorentina passa in vantaggio con il gol di Seferovic abile a battere di sinistro il portiere Pigliacelli dopo il tentativo di parata dello stesso portiere., bello l’assist di Carraro che forse aveva anche subito un fallo di rigore. Dopo il gol la Fiorentina gioca discretamente, controlla bene a centrocampo la gara e nel finale di tempo potrebbe raddoppiare con il colpo di testa di Taddei su azione d’angolo, ma il portiere giallorosso stavolta se la cava. Ad inizio ripresa la Roma pareggia, tiro dalla distanza di Viviani e sfortunata deviazione di Camporese che inganna Seculin, è il gol dell’1-1 che rimette la partita in parità anche nell’ottica del doppio confronto. La Viola lì però non demorde e riparte subito con Carraro che si divora un gol di testa su cross di Acosty appoggiando fuori da pochi metri dalla porta avversaria, ma il gol arriva poco dopo, un cross di Piccini disegna una parabola micidiale che si infila al sette, è il gol che cambia la partita ed indirizza la Coppa verso Firenze. La Fiorentina controlla bene, rischia solo su un paio di conclusioni dalla distanza dei giallorossi e nel recupero finale arriva il terzo gol con Matos che viene atterrato in area e Carraro che trasforma il conseguente rigore. Finisce in trionfo con la Coppa alzata da capitan Seculin e la squadra che corre sotto la curva dei tifosi giunti da Firenze, l’inno viola che suona all’Olimpico è il punto esclamativo di una serata meravigliosa





Roma – Fiorentina 1-3 (finale Coppa Italia Primavera)

31 03 2011

La Fiorentina primavera trionfa all’Olimpico per 1-3 e si aggiudica la Coppa Italia di categoria.

Una sensazionale prova dei ragazzi di Buso che dopo l’1-1 casalingo di 15 giorni fa espugnano l’Olimpico con i gol di Seferovic, Piccini e Carraro.

Grazie ragazzi!

Firenze è orgogliosa di voi!!!