La champions è quella conquistata dalla squadra, giocando male, in condizione atletica non ottimale e con molti problemi. Ma conquistata con caparbietà.
Le checche isteriche, in senso bonario, sono quelle che a fine primo tempo hanno fischiato i Viola.
Non che i fischi non fossero meritati, ma per le contestazioni e le recriminazioni bisogna sempre aspettare la fine della partita. Questo dice il manuale del buon tifoso.
Eloquenti in questo senso le parole di Prandelli “Mi sono dispiaciuti i fischi, meno male la curva li ha sovrastati. Se la gente continua a fischiare, vuol dire che non ha capito niente di questa squadra”
Meno male che il Mister è riuscito a motivare il gruppo nell’intervallo e ad invertire la rotta di un match che sembrava segnato.
Grande Jovetic. Il Montenegrino sostituito nell’intervallo della partita di Bologna ha saputo reagire nel modo giusto, entrando subito in partita e di fatto cambiandola.
Ottimo anche Vargas (evidentemente il fratello di quello dell’anno scorso) sia nel primo tempo da trequartista che nel secondo da terzino.
Ora ci aspettano i gironi della champions (saremo inseriti in terza fascia) e i soldi che arriveranno dai diritti televisivi.
Un chiaro invito a Corvino e alla proprietà: spendiamoli questi soldi. Un centrale difensivo è obbligatorio (da affiancare a Gamberini). Se poi vogliamo esagerare ci sarebbe posto anche per un centrocampista. Zanetti è un’incognita dal punto di vista fisico e Montolivo è troppo discontinuo e Kuz per ora non è pervenuto.
Non vogliamo essere insistenti ma fu lo stesso Presidente, intervenuto qualche settimana fa un po’ risentito per uno striscione, a rassicurare tutti che i soldi ricavati dalla cessione di Melo sarebbero stati reinvestiti.
Attendiamo.