Lesione muscolare ai flessori della coscia per Gilardino, traumi muscolari per Camporese e una sublussazione gleno-omerale per Boruc. Così recità il report medico ufficiale della Fiorentina il giorno dopo la “battaglia” sotto zero di Torino.
Eppure c’è di che essere compiaciuti e ottimisti, aldilà del punticino raccolto. La squadra ha dimostrato almeno per 2/3 di gara tutto quello che era mancato fino ad oggi, confermando i progressi intravisti a Milano 7 giorni fa: ordinati e aggressivi al punto giusto, pur difronte ad un avversario più forte e in salute, pur con tutte le assenze prima e durante il match. Se a tutto questo ci aggiungiamo che dall’altra parte c’era la squadra storicamente più odiata di sempre, la Juventus, si capisce che la soddisfazione è ancora maggiore!
Anzi, c’è anche una puntina di rammarico sul risulato finale. I Viola, in vantaggio per 80 minuti grazie all’autorete di Motta su tiro-cross di Vargas e alle super parate di Boruc, si sono fatti raggiungere solo da una punizione di Pepe all’83° minuto e su cui lo stesso portiere polacco non è sembrato esente da colpe. Unica nota stonata nella gelida serata dell’Olimpico è l’espulsione di Felipe che dopo 18 minuti dal suo ingresso si fa cacciare dall’arbitro Valeri per un fallo da dietro su Krasic. Decisione eccessivamente dura e che inguaia ancora di più la difesa viste le già numerose assenze.
Per concludere, una Fiorentina coraggiosa anche per la media-età schierata in campo, un po’ per scelta e un po’ per esigenze, da Mihajlovic, costretta nella sua area di rigore solo nel forcing finale finale juventino. Magari con un pizzico d’esperienza in più oggi si commenterebbe di un successo gigliato ma questa Fiorentina formato yè-yè, da crescere e responsabilizzare ma anche ricca di talenti come Camporese (ieri uno dei migliori in campo) , Ljajic e Babacar, non ci dispiace affatto!