Roma-Fiorentina 4-2

11 12 2012

Si conclude all’Olimpico la striscia positiva della Fiorentina. Lo stadio di Roma torna ad essere l’abituale incubo per i colori viola, dopo la vittoria esterna dello scorso campionato.

La Fiorentina esce battuta dalla capitale per numerosi fattori: le assenze, senza Jovetic e Pizarro contro avversari di rango paghi dazio, la serata pessima del suo portiere, alcune scelte sbagliate (non ci ha convinto l’assetto del primo tempo), la grande serata della Roma, forse alla sua miglior partita stagionale.

La gara è stata intensa, ricca di occasioni da gol, con la Fiorentina che ha subito per lunghi tratti pur essendo rimasta aggrappata alla gara fino alla fine sfiorando anche il pareggio. Pronti via, e la gara si sblocca su due palle inattive e altrettante dormite delle rispettive difese, sulla prima segna la Roma con Tachtsidis che schiaccia di testa sugli sviluppi di una punizione e sorprende Viviano, il gol è di Castan che ribadisce in rete con la palla che stava già entrando, la Viola pareggia al quarto d’ora approfittando di un fuorigioco sbagliato dalla Roma con Rodriguez che appoggiava a Roncaglia che non doveva far altro che spingere la palla in rete.

Il primo tempo andrà avanti male però per i gigliati, costretti ad incassare prima il 2-1 con Totti che batte a rete da 10 metri dopo un ‘azione di Destro e poi lo stesso capitano giallorosso proprio alla scadere dei primi 45′ batte Viviano dai 35 metri con un tiro tutt’altro che imparabile che sorprende il portiere viola.

Nella ripresa cambia l’assetto della Fiorentina, Cuadrado torna sulla fascia, El Hamdaoui affianca Toni e proprio l’attaccante appena entrato firma subito il gol della Roma facendosi trovare pronto sul servizio di Borja Valero. Ripresa giocata anch’essa ad un ritmo infernale, la Viola va meglio rispetto al primo tempo almeno in fase offensiva riesce a rendersi più pericolosa, in difesa però concede troppo e rischia più volte di subire il quarto gol.

Nel finale la Viola sfiora quello che sarebbe un palo clamoroso prima con Seferovic e poi con un colpo di testa di Aquilani su azione d’angolo, ma ci pensa l’ ex Osvaldo a far calare il sipario sulla gara a due minuti dalla fine sfruttando l’assist di Totti, 4-2 e gara chiusa. La sfida di pranzo con il Siena sarà un’occasione propizia per ripartire.

LE PAGELLE

Viviano 4,5 Errori gravi su due dei quattro gol subiti, si riscatta con alcune parate, ma gli errori restano.

Roncaglia 5,5 E’ colpevole anche lui nel naufragio del reparto difensivo, in attacco segna un gol facile e ne sfiora un altro.

Rodriguez 7 Fa parte del reparto che sbanda, ma è quello che ha meno responsabilità, per due volte si immola a salvare la porta, in più l’assist sul primo gol viola.

Savic 5,5 Non brilla, dalla sua parte Pjanic lo mette in grossa difficoltà.

Cassani 5 Spreca ogni chance che gli viene concessa, primo tempo anonimo in cui becca anche un’ammonizione, non rientra dopo l’intervallo (dal 1′ st El Hamdaoui 6,5 Entra e segna subito, a volte sbaglia i passaggi, ma offre un grande assist a Seferovic, con lui la squadra è più pericolosa)

Olivera 4,5 Male come rendimento, meriterebbe l’espulsione per l’entrata a gioco fermo su Pjanic, viene graziato dall’arbitro (Dal 1′ st Mati Fernandez 5,5 Non va peggio del compagno sostitutio, ma non riesce a invertire la rotta)

Aquilani 5,5 Forse l’ex più atteso tra i viola, non riesce a incidere, un po’ meglio nella ripresa dove nel finale sfiora anche il gol.

Borja Valero 6 Risente dell’assenza di Pizarro ma alla fine è quello più positivo a centrocampo, firma l’assist del secondo gol.

Pasqual 5 Gioca molto alto, anche se finisce spesso in fuorigioco, troppo poca l’assistenza alla difesa e dalla sua parte si creano grossi pericoli

Cuadrado 5 La peggior gara da quando è a Firenze, meglio che torni a fare l’esterno, anche se domenica prossima non ci sarà causa squalifica.

Toni  5,5 Si danna l’anima, ma è troppo isolato, giocare con una sola punta in trasferta non ci pare un buon servizio per la viola (dal 36′ Seferovic sv Sfiora il pari)





Lecce – Fiorentina 0-1

7 05 2012

L’incubo è finito. La Fiorentina evita la retrocessione vincendo lo scontro diretto di Lecce e si toglie dalla lotta per non retrocedere lasciando l’ultimo posto per la B a Lecce e Genoa. Sia ben chiaro, non c’è nulla da festeggiare, solo un sospiro di sollievo per non ritrovarsi a dover sperare in un punto nell’ultima giornata, anche se va detto che, visti i risultati di domenica, la Fiorentina si sarebbe salvata ugualmente anche se avesse perso.

Dopo l’esonero di Delio Rossi a Lecce va in panchina Guerini, lo schema resta il solito, cambiano invece alcuni interpreti visto che in difesa vengono ripescatati Gamberini e Felipe (al debutto stagionale da titolare), in mediana si rivede Behrami, mentre in avanti Olivera gioca in appoggio a Cerci visto che di altre punte disponibili non ce ne sono. Il Lecce si ritrovava nellla necessità di dover vincere per forza, la Fiorentina poteva così fare la gara come le riesce meglio, ovvero aspettando e ripartendo in contropiede. Nel primo tempo sono pochi i pericoli corsi dai gigliati, mentre da parte Viola ci sono almeno tre grosse opportunità: la prima con un tiro dal limite dell’area di Montolivo, poi Cassani impegna ancora Benassi dopo uno splendido uno-due con Olivera, alla terza occasione la Viola passa in vantaggio su un lungo lancio dalle retrovie Olivera tocca il pallone per smarcare Cerci che si presenta solo davanti a Benassi e lo batte con una conclusione precisa sul primo palo. La sfortuna accompagna la Viola perchè raramente ricordiamo una squadra che è costretta a fare tre cambi per infortuni, nel primo tempo esce Behrami (al suo posto dentro Marchionni), nella ripresa fuori prima Montolivo (per Lazzari) e poi Felipe (al suo posto entra Camporese).

Nel secondo tempo la Fiorentina non ne ha più e consegna di fatto la partita ai salentini, i viola non riescono mai a ripartire e il Lecce così cerca la chance giusta in avanti, la migliore occasione arriva ad inizio ripresa da un calcio d’angolo su cui Boruc esce male ed Esposito di testa coglie la traversa a porta vuota, la Viola corre altri rischi ma il Lecce non crea altre palle gol clamorose.

La Fiorentina si conferma in questa seconda parte di stagione squadra da trasferta con il terzo successo colto lontano dal Franchi negli ultimi due mesi, adesso dopo aver scacciato l’incubo serie B è opportuno pensare alla rifondazione. Servirà una nuova dirigenza, un nuovo allenatore e una robusta rivoluzione tra i calciatori, dopo oltre due anni di anonimato con annesso svuotamento del Franchi è necessario un campio di passo per cambiare questa pericolosa inerzia al ribasso. Domenica prossima ultimo turno di campionato al Franchi, gara senza valore per la classifica, forse sarà utile per dare spazio a qualche giovane.

Boruc 6 Sufficienza risicata, in porta se la cava, ma sbaglia due uscite su calcio d’angolo che potrebbero costare caro

Gamberini 6 Si rivede dopo alcune settimane, si prende pochi rischi ma sbaglia poco

Natali 6 Piccolo passo indietro rispetto ad altre partite, complessivamente sufficiente ma sbaglia diversi appoggi

Felipe 6 La prima da titolare alla pen’ultima giornata, ma giocando a tre in difesa non si poteva rispolverare prima? (dal 31’ st Camporese sv)

Cassani 6 Sbaglia un’occasione clamorosa solo davanti a Benassi, si applica molto in fase difensiva.

Behrami sv Prova a giocare ma dopo neanche mezz’ora deve alzare bandiera bianca (dal 28’ pt Marchionni 6 Gioca da centrocampista centrale e non sfigura)

Montolivo 6 Fornisce una prestazione accettabile pur non essendo al massimo, con ogni probabilità si chiude a Lecce la sua avventura in maglia viola (dal 11’ st Lazzari 5,5 Entra nel momento peggiore della squadra, ma  sbaglia troppi appoggi)

Kharja 5 Va a passo lento per tutta la partita, nel secondo tempo è quasi irritante.

Pasqual 6 Si propone spesso in fase offensiva anche se con l’attacco attuale i cross non servono, dà supporto in difesa.

Olivera 7  La sua miglior partita in maglia viola, firma l’assist per il gol di Cerci e manda in porta Cassani, cala nel secondo tempo.

Cerci 7 Ottima gara: firma il gol salvezza e festeggia sotto il curvino ospite, da solo tiene impegnata la retroguardia avversaria.

AN