Fulmine a ciel sereno in casa viola.
Nessuno se lo aspettava, tantomeno i tifosi.
Il Chelsea forte della sentenza a suo favore nella causa contro Adrian Mutu, ha esercitato i suoi diritti civili e amministrativi e ha formalizzato la sua richiesta di risarcimento.
La data di scadenza è ancora oscura, cè chi dice il 31 agosto, chi il 15 settembre, ma poco importa. Se queste voci (perchè dalla società non hanno fatto ancora sapere nulla di ufficiale) si dimostreranno vere la carriera di Mutu è a un bivio, e con lei la stagione della Fiorentina.
Intendiamoci, nel 2004 Mutu ha fatto una bella bischerata, ed in un certo senso è pure giusto che paghi i conti con la giustizia.
E intendiamoci anche che il Chelsea non è una società di mostri ma ha chiesto soltanto quello che gli spetta come avrebbe fatto qualsiasi altra società vedendosi penalizzata dagli errori di un suo tesserato.
Inoltre, di cause del genere nel mondo del lavoro “normale” ce ne sono a migliaia e molte terminano in questo modo, ma qui la portata mediatica e soprattutto l’enormità della cifra fanno sicuramente scalpore.
Ma perchè al Chelsea potrebbe non convenire forzare i tempi ?
Mutu, all’apice della sua carriera si rivela, in quanto giocatore di calcio, una macchina che produce denaro soltanto se gioca e segna. A rigor di logica al Chelsea converrebbe patteggiare un risarcimento “scontato” magari del 25-30% con un pagamento diluito nel tempo. Il giocatore romeno infatti, potrebbe avere ancora 2 o 3 anni ad alto livello o magari giocare in paesi esotici con un mega ingaggio; questo potrebbe dar modo a Mutu di terminare tranquillamente la carriera con entrate molto elevate e al Chelsea di incassare in 3-5 anni la cifra a suo credito.
Questa dovrebbe essere l’ipotesi e la via più intelligentemente percorribile per entrambe le parti.
Ma se invece alla società londinese non interessa incassare i soldi che a loro spettano ma intende farsi invece paladina di una “guerra morale” contro i giocatori di calcio, allora le cose cambiano.
Potrebbe innescarsi un terribile braccio di ferro che, oltre all’interruzione della carriera del giocatore romeno, vedrebbero aumentare per il Chelsea le difficoltà per l’incasso di quella cifra mostruosa.
Sinceramente non sappiamo a quanto ammonti il patrimonio personale di Mutu e poco ce ne importa. Il giocatore pagherà per il suo errore com’è giusto che accada, anche se rovinargli la carriera è assolutamente ingiusto. Con il pagamento di quanto deve (anche se fatto diluito nel tempo) salderebbe il suo debito con il Chelsea ma avrebbe cmq il diritto di continuare a giocare.
Ripetiamo, al Chelsea converebbe transare ma è difficile sapere cosa passa nella testa dei dirigenti inglesi.
Ci dispiace soprattutto per la Fiorentina e per i suoi tifosi che non vedono, mai e poi mai, una stagione tranquilla senza amare sorprese.
Forse quello strano dietrofront sul tesoretto da spendere si spiega anche così. Ma perchè non dirlo? Pensano che i fiorentini siano così stupidi da non capire ? Capiamo il riserbo della società di fronte a questo evento; è segno di serietà e maturità. Ma da ora in poi, soprattutto gli abbonati, hanno diritto di sapere con chiarezza i dettagli di questa vicenda.
E domani arriva il Palermo.
Fossimo Prandelli faremmo giocare Mutu.
Assolutamente.