Il calciomercato della Fiorentina

9 12 2010

Ci sono ancora più di 20 giorni all’inizio del calciomercato ma le squadre, già da tempo, sono alla ricerca di rinforzi. Sembra molto probabile un valzer di attaccanti e le principali squadre ( Juventus, Inter e Milan) si stanno guardando intorno per rafforzare il reparto avanzato. Ma vediamo in specifico quello che serve in casa nostra.  Complici i molti infortuni e calciatori che non stanno rendendo la Fiorentina è costretta a tornare sul mercato come ha anche recentemente confermato  Cognigni.

In difesa potrebbe arrivare il difensore centrale Nastasic. Già bloccato per giugno potrebbe anticipare di 6 mesi il suo arrivo in italia per una fase di ambientamento come successe qualche stagione fa con Kuzmanovic anche se  l’esplosione di Camporese potrebbe far posticipare il suo approdo in maglia viola.

Potrebbe anche arrivare  un terzino sinistro: Pasqual non sta rendendo molto e i suoi limiti sono ormai molto chiari. Qualche partita la può giocare Gulan ma occorre, secondo me, un terzino di fascia più esplosivo e Vargas non può essere retrocesso sulla linea difensiva in quanto è molto più pericoloso e devastante se parte dalla metà campo.  

A centrocampo potrebbe esserci la maggior rivoluzione. Confermati Montolivo, D’Agostino e Donadel (a proposito cosa si aspetta per rinnovargli il contratto?) saranno con ogni probabilità Bolatti e Zanetti (improponibile anche nello spezzone giocato contro il Cagliari) a fare le valige.  Chi arriverà non lo sappiamo. Probabile che arrivi qualcuno dal Sudamerica dove recentemente è stato Corvino o qualche centrocampista (Sissoko?) che non trova sufficiente spazio nell’attuale squadra.

In attacco c’è da risolvere l’eterno arcano: Babacar è o può essere il sostituto di Gilardino? Se la risposta è affermativa ok, altrimenti deve, gioco forza, arrivare un calciatore disposto a fare la panchina e giocare quando l’attaccante di Biella sarà assente.





Gennaio non è poi cosi lontano

14 10 2010

Funziona così. Un po’ per consuetudine, un po’ per il momento negativo della squadra e la pausa imposta dalla nazionale al campionato diventa motivo per discutere di calciomercato. E poco importa se siamo ancora ai primi di ottobre: in tanti già parlano e scrivono di ciò che potrà accadere nella finestra di mercato invernale mentre altri, tra cui autorevoli firme, hanno già sentenziato senza troppi mezzi termini quella appena conclusa. Colpa di Corvino, dei mezzi messi a disposizione dai Della Valle o della crisi economica globale, non fa differenza. E’ stato scritto che è stata totalmente sbagliata e così è. Eh si! Nel calcio, specie se le cose non vanno bene, funziona spesso così.

E allora proviamo a sbilanciarci anche noi, quantomeno a ipotizzare chi più servirebbe a questa Fiorentina per uscire dai bassi fondi della serie A. Anzi, sarebbe carino se qui sotto ognuno commentasse scrivendo un nome al riguardo e motivando la propria idea.

Io intanto, in linea col “collega” di blog, dico che un interno di centrocampo è ciò che in questo momento più manca a Mihajlovic per riproporre anche a Firenze il suo modulo preferito, quel 4-3-3 che ne ha fatto le fortune in Sicilia e che in tanti anche qui credono che possa aiutare la squadra viola a ritrovare in campo l’equilibrio smarrito. Equilibrio, ovvero quella parolina che tanto ama e amava ripeterci Prandelli nelle sue conferenze stampa al Franchi e che mai come adesso purtroppo comprendiamo così bene. 

Oggi, secondo molti siti calcistici, il primo candidato a prendere quel posto in campo, lasciato colpevolmente vacante più di un anno fa dalla partenza di Kuzmanovic, è Andrea Lazzari. Trattasi di un classe ’84, vecchio pallino di Corvino e soprattutto con un contratto in scadenza nel 2012. Un’operazione, almeno in teoria, fattibile per i parametri e le casse viola. Il centrocampista, attualmente al Cagliari ma già accostato in estate ad altri club, rappresenterebbe, nella logica del nuovo modulo, un elemento prezioso.

Giudizio ovviamente del tutto personale ma che si accoda a quello già espresso da molti cosiddetti esperti nell’ultima stagione. O almeno fino a quando, in mancanza di buoni risultati, qualche altro giornalista non si affretterà a catalogarlo come pessimo affare e ad aggiungerlo alla lista dei soldi (non suoi) mal spesi. Funziona così!





Andiamo controcorrente: voto 7 al mercato di gennaio

2 02 2010

Qualcuno si chiedera’ il perche’ di un voto piuttosto alto visto che non sono arrivati acquisti roboanti ma piuttosto solo nomi “in sordina” o comunque “positivamente futuribili”. Ricordiamoci poi, che noi non siamo mai stati teneri quando c’e stato da criticare Corvino e la societa’, ma gli eventi vanno giudicati in maniera equidistante ed equilibrata. E proprio qui sta secondo noi, l’efficacia della campagna acquisti. Era inutile, infatti, pensare e impostare gli acquisti di gennaio in funzione del 4 posto in campionato che, a meno di miracoli e di incredibili filotti primaverili, quest’anno ci sfuggira’ sicuramente. Vuoi perche’ Roma e Milan ormai ci hanno distanziato, vuoi perche’ Juventus, Napoli e le gia’ altre due gia’ menzionate, vengono costantemente aiutate da arbitraggi fantasiosi che sicuramente non ci permetteranno di chiudere quel gap di 6 o 7 punti venutosi a creare. Certamente, eventuali vittorie casalinghe con Roma e Milan (piuttosto improbabili ma non impossibili) riassesterebbero la classifica ma abbiamo ormai perso troppi punti casalinghi con squadre ampiamente alla nostra portata e questi passi falsi alla fine peseranno.

Ma torniamo al mercato invernale.

Sono arrivati (in ordine sparso): Felipe, Bolatti, Llajic, Seferovic, Keirrison.

Sono partiti: Dainelli, Castillo e Jorgensen.

Il nostro voto cosi’ alto alla campagna acquisti va visto in prospettiva, perche’ e’ proprio in questo modo che si programmano le prossime stagioni. Una societa’ che non ha i mezzi dell’Inter, non puo’ improvvisare acquisti dell’ultimo momento ma deve saper programmare almeno i prossimi 2/3 anni. Per questo, acquisti cosi’ giovani e importanti (strappati a squadre molto blasonate) vanno giudicati (almeno sulla carta) in maniera assolutamente positiva. Occorre non avere fretta e vederli nell’ottica delle prossime annate, ovviamente facendoli subito giocare e assestare in queste ultime 3 mesate di campionato, in modo che siano pronti a settembre.

Sicuramente le prestazioni di Felipe devono essere migliori, Bolatti per ora e’ un oggetto misterioso, Llajic domenica ha ben impressionato e gli altri 2 ancora non si sono visti. Ma come si fa a giudicare negativamente un mercato di gennaio qualitativamente e quantitavimente di buon livello, dove sono arrivati tutti giocatori molto giovani che potranno essere l’ossatura della Fiorentina dei prossimi anni ?

Se a questo aggiungiamo il ritorno in squadra di Jovetic, Gamberini, Zanetti e sperando nella vena ritrovata di Gilardino (che ricordiamo ha giocato un numero impressionante di partite consecutive) il finale di stagione non sara’ cosi’ nefasto. Se riuscissimo a superare il gigante Inter in semifinale e contemporaneamente la Roma superasse l’Udinese, la pratica Europa League sarebbe gia’ archiviata, dandoci cosi’ la possibilita’ di giocare in maniera mentalmente sciolta le ultime 15 partite di campionato, oltre che, chiaramente, darci la possibilita’ di giocare una prestigiosa finale di Coppa.

E non nascondiamoci pure il fatto che nessuno dei tifosi viola si e’ gia’ arreso davanti allo scoglio Bayern ed in fondo tutti pensiamo di avere  discrete possibilita’ di passare il turno. Certo se non ci fosse stato il problema delle pastiglie romene al rabarbaro, le quotazioni viola in Champions sarebbero sicuramente piu’ alte, ma inutile martirizzare il giocatore che (stavolta) evidentemente ha solo commesso una sciocchezza lavorativa…

Le prossime 4/5 settimane sono di fuoco. Ci godremo (speriamo) una partita ogni 3 giorni, e che partite…Inutile stare a piangere sul latte versato (ultimi risultati modesti e “affaire mutu); la squadra deve stare unita e concentrata e fare il miglior cammino possibile, in modo da non chiudere la stagione con qualche eventuale rimpianto. Poi il 2009/2010 verra’ archiviato proiettandoci gia’ nel futuro ricordandoci della bella cavalcata in Champions, del risultato in Coppa Italia, e speriamo, nella qualificazione per l’Europa League (non scontata).

Avanti Viola.





Chievo Fiorentina 2-1

13 12 2009

Arriva la doccia fredda in casa viola. Dopo la vittoria contro l’Atalanta ed il storico successo di Anfield i ragazzi di Prandelli perdono a Chievo. Orfani di Frey, Gamberini, Zanetti, Jovetic e Mutu (praticamente 5 titolari inamovibili) i Viola, nonostante il vantaggio iniziale dell’ottimo Montolivo, cedono ai gialloblu di Di Carlo che riescono a ribaltare il risultato con Pinzi e Sardo. Una partita che ha visto i gigliati perennemente in difficoltà sia dal punto di vista fisico, con il ritmo alto imposto dal Chievo, sia a causa del campo, davvero in pessime condizioni, che ha facilitato la squadra meno tecnica.

Pesante è risultata essere l’assenza di Frey. Il sostituto Avramov, seppur bravo per il resto della gara, è il maggiore responsabile del goal di Pinzi. Anche a centrocampo si è notato l’assenza di Zanetti. Montolivo ha ancora una volta giocato una buona partita ma sia Donadel (in campo solo nei primi 30 minuti) che Santana (adattato a mediano dopo l’uscita di Donadel) non sono sembrati all’altezza. Nel secondo tempo la squadra viola non ha mai tirato in porta ed ancora una volta si è notato come non ci siano riserve tecnicamente in grado di dare una svolta alla gara. Non è certo una sconfitta pesantissima ma è comunque un ulteriore campanello di allarme per la società che deve, quanto prima, intervenire sul mercato.

Abbiamo una rosa che come 11 titolare è sicuramente tra le prime del campionato (probabilmente solo l’Inter è davvero superiore) ma i dolori arrivano quando, come oggi, mancano almeno 5 pedine fondamentali. E’ vero che abbiamo vinto ad Anfield con Comotto, Natali, Kroldrup e Pasqual ma questi sono episodi e una squadra che vuole lottare per certi traguardi deve avere ben altre alternative. Occorre sicuramente un centrocampista, probabilmente un difensore e indubitabilmente un attaccante. Ecco…una richiesta ci sentiamo di farla alla società: non ci fate più vedere in campo Castillo. Niente di personale, intendiamoci, ma il povero Nacho è un giocatore che difficilmente troverebbe il posto da titolare in una qualsiasi squadra di serie A.

Giriamo velocemente pagina. Sabato arriva la squadra dell’uomo con 64 denti. La classifica, complice risultati abbastanza clamorosi, parla di un’ammucchiata a 24 punti (in attesa del posticipo di stasera). La champions è vicina ma in questa stagione, come disse il nostro Mister in estate, ci sarà da lottare con molte più squadre e quindi: forza ragazzi…ma anche forza Corvino…regalaci almeno un paio di giocatori.

 





La prima volta

2 09 2009

fidarsi

Chi si sente tradito. Chi è rimasto allibito. Chi semplicemente deluso.

Per la prima volta da quando la Fiorentina è di proprietà della famiglia Della Valle non è stata mantenuta una promessa. All’indomani di uno striscione messo davanti allo stadio da qualche ragazzino, e non espressione dell’intera tifoseria viola, il Presidente parlò in conferenza stampa. Indispettito dalla scritta affermò che la famiglia era sempre più impegnata nel progetto viola, che la squadra sarebbe stata rafforzata e che l’intera cifra della vendita di Felipe Melo sarebbe stata reinvestita.

Come abbiamo già eloquentemente spiegato in un articolo precedente, con tanto di calcoli e di cifre, questo non è avvenuto. Non ci sentiamo di sputare sentenze definitive, almeno fino a quando i risultati continueranno a dare ragione sia alla proprietà che al direttore sportivo, ma almeno permetteteci di dubitare sulla reale convinzione di portare avanti un progetto che prevedeva l’acquisto di giovani calciatori, visto l’impossibilità di comprare campioni già affermati, e di non offrire contratti pluriennali a giocatori ultratrentenni.

Queste erano le linee guida delle passate stagioni sconfessate quest’anno dall’acquisto di Natali, Castillo e del seppur bravo Zanetti.

Corvino in una delle ultime conferenze stampa aveva sostenuto che aveva sostituito ogni giocatore partito: Zauri con De Silvestri, Mazuch con Natali, Melo con Zanetti, Semioli con Marchionni e Bonazzoli con Castillo. E Kuz? Siamo rimasti con 3 centrocampisti centrali di ruolo (gli altri sono adattamenti) di cui 1 non da garanzie fisiche per giocare ogni tre giorni cosa che in questa stagione accadrà spesso. Lo stesso Direttore ha già espressamente annunciato che a gennaio ha in mente chi comprerà… ma non era contrario agli innesti nel mercato di riparazione? Ha sempre dichiarato che non è facile far integrare eventuali nuovi calciatori a metà stagione e lo stesso acquisto di Kuz fu giustificato come un’eccezione visto che c’erano altre squadre su di lui e ne fu anticipato l’acquisto da giugno a gennaio.

Speriamo di sbagliarci e che il nostro mister sappia, ancora una volta, compiere un miracolo. Altre squadre più blasonate stanno peggio di noi ed è questa la nostra fortuna…almeno per ora…





Analisi del calciomercato viola: quei 30 mln di euro pronti sotto il mattone

1 09 2009

Calciomercato 02

Finalmente a calciomercato chiuso possiamo analizzare con tranquillità tutti gli aspetti e i movimenti che il buon Corvino ha messo in atto per la Fiorentina 2009-2010.

Queste le sue parole di ieri a SKY SPORT 24: “…questa scelta è stata dettata sia da esigenze tecniche che dalle volontà del ragazzo e non certo da plusvalenze realizzate. Il West Ham ci ha richiesto Da Costa a titolo definitivo e noi abbiamo inserito nella trattativa Savio, che lo seguivamo già dai tempi del Brescia. Purtoppo Da Costa è un giovane che ha avuto poca fortuna da noi o forse non è stato all’altezza. Kuzmanovic non verrà sostituito: con Prandelli abbiamo ragione di pensare di avere delle soluzioni interne. Come promesso investiremo tutto il ricavato di queste cessioni nella fase successiva del mercato a Gennaio. Per migliorare questa Fiorentina non ci vuole un mese ma più mesi. Lo abbiamo fatto l’anno scorso quando a Marzo e ad Aprile abbiamo avviato le operazioni dell’ultimo mercato. Pandev è un grande giocatore con il fiuto del gol, ma non voglio pensare a lui come un sostituto di Mutu in caso di squalifica del rumeno. Dovremo essere, anzi, contenti contro il nostro attaccante non venissero prese alcune sanzioni”

Ecco i principali movimenti:

Giocatori in uscita   (mln di € incassati)

Melo 25
Semioli 5
Kuzmanovic 8

Giocatori in entrata   (mln di € usciti)

De Silvestri 5,5
Di Tacchio 0,5
Natali 2,2
Nacho Castillo 1,1
Marchionni 4
Zanetti 2

+ in extremis lo scambio Da Costa – Savio con relativo conguaglio da parte viola.

Analisi Tecnica

Se parliamo dei giocatori in rosa da cui la prima squadra ha sempre attinto, rispetto  all’anno scorso abbiamo ceduto 2 centrocampisti (Melo e Kuzmanovic), 1 esterno (Semioli), 1 difensore (Zauri) e 1-2 attaccanti (Pazzini, Osvaldo o Bonazzoli…scegliete voi quale), oltre a uno scarsissimo centrale difensivo (Da Costa).

Ad incrementare il parco giocatori invece sono arrivati 2 difensori (Natali e De Silvestri), 2 centrocampisti (Zanetti e Di Tacchio), 2 esterni (Marchionni  e il giovane Savio) e 1 attaccante (se così si può definire Nacho Castillo).

A prima vista la situazione appare di indebolimento tecnico, anche perchè Melo e Kuzmanovic, antipatici quanto vogliamo, avevano un buon livello tecnico. Nelle ultime settimane (prima della cessione di Kuzmanovic) abbiamo più volte detto che questa squadra aveva bisogno di 3 pedine: un difensore centrale, un terzino e un centrocampista di stampo classico, dando però preferenza agli ultimi due perchè in fondo di centrali la Fiorentina ne ha già in rosa diversi. Invece, agli sgoccioli del calciomercato, arriva (non proprio a sorpresa) la cessione di Kuzmanovic e lo scambio Da Costa – Savio, un centrocampista esterno tutto da scoprire.

Per cui, a centrocampo, mancando già prima un elemento, adesso nella nostra personale scacchiera adesso mancherebbero 2 giocatori. Ammettiamo, assecondando il PandaLeo, che Di Tacchio possa essere uno di questi; ne manca sempre e comunque uno. Poter immaginare di compete re in Campionato, Coppa Italia e almeno 6 partite di Champions e (forse) 2 di Europa League con un parco di centrocampisti formato da Montolivo, Donadel, Zanetti, Marchionni, Santana, Savio e Di Tacchio a cui aggiungiamo  saltuariamente Gobbi e Jorgensen, ci pare possibile dal punto di vista numerico ma assai improbabile dal punto di vista tecnico.

Teniamo conto che Prandelli vuole giocare con il 4-2-3-1 anche se Gilardino fatica troppo nelle lande desolate dell’attacco viola e il fulcro vitale per questa squadra sono gli esterni. La Fiorentina è un team che fa della sua forza macinare calcio a ritmi alti e dalle prime uscite  di fine estate ci pare chiaro che nel mezzo ci siano diverse lacune. Anche domenica ci siamo fatti trovare esposti in contropiede almeno 3 volte sull’1-0 in nostro favore; è un campanello d’allarme. Montolivo entrerà in forma tra qualche settimana, Donadel non ha molti margini di miglioramento e Zanetti ha un grosso punto interrogativo nella sua situazione fisica. A questa squadra manca una diga o comunque un uomo che filtri e che distribuisca palloni e ovviamente anche la difesa ne soffre…a meno che Prandelli non esasperi ancor di più il gioco sulle fasce con il rischio di diventare prevedebile. Guardiamo questi due misteriosi Di Tacchio e Savio se daranno il loro contributo.

Capitolo difesa: se nè andato Zauri ed è arrivato De Silvestri. Ottimo acquisto; speriamo che la condizione fisica del giocatore proveniente dalla Lazio sia buona, perchè il generoso Comotto o il prestante Gobbi non sono adatti per la Champions, non ce ne vogliano. Sui centrali la coppia Dainelli-Gamberini ci sembra la più collaudata. E cmq ci piace ribadire che non siamo convinti che la difesa viola sia tra le peggiori del panorama italiano/europeo anzi, come dimostrano i dati statistici dal 2006-2007 ad oggi, ci sembra una delle più affidabili. Sembra impossibile visto i commenti che si sprecano in questi giorni ma i numeri non mentono.

Sul fronte attacco con l’esplosione di Jovetic e le conferme di Gilardino e Mutu, dobbiamo sperare che nessuno di questi prenda mai un raffreddore o uno stiramento perchè Nacho Castillo non ci sembra in grado (anche se per ora è trasparente e ingiudicabile) di sostituire degnamente i sopracitati attaccanti e Babacar è ancora troppo giovane e inesperto.

Analisi Economica

Il bilancio economico (generato dai prezzi di vendita/acquisto dei giocatori e dalle relative plusvalenze/minusvalenze) di questa campagna acquisti non fa una piega: assolutamente vincente e tipico di una società sana. Per una Società per Azioni diciamolo, è  un innegabile successo.

Analisi Finanziaria

La situazione finanziaria è data dalle disponibilità di cassa e dai debiti della società. Non abbiamo sottomano il bilancio della Fiorentina ma anche qui, a spanna, la situazione dovrebbe essere florida. I movimenti di quest’anno dovrebbero aver garantito entrare finanziarie sopra i 20 mln di euro. A queste dobbiamo anche aggiungere gli introiti che arriveranno dalle partite di Champions League (e forse Europa League). Per cui il “tesoretto” da spendere dovrebbe superare i 30 mln di euro, con la totale sicurezza di veder pagati gli stipendi a dipendenti e giocatori tutti i mesi, lavorando quindi in un ambiente assolutamente tranquillo.

Conclusioni

Dal punto di vista mediatico è stata una campagna acquisti/cessioni molto tribolata, ma si sa, giornalisti e tifosi hanno il diritto di dire la loro. Tecnicamente la Fiorentina ci sembra leggermente indebolita e quest’anno pare mancato l’arrivo di un grande campione. Gli innesti di Marchionni, Zanetti e probabilmente De Silvestri, sembrano sicuramente azzeccati ma i dubbi sulla tenuta generale della squadra ancora non si sono dissolti. Prandelli saprà gestire al meglio le difficoltà che prima o poi arriveranno e l’impressione è che il gruppo sia molto unito. Sarebbe fondamentale la buona stella sul fronte infortuni.

La vicenda Mutu resta un punto interrogativo ma ora è d’obbligo concentrarsi sul campo. Attendiamo vigili e sereni (con molta fiducia) i risultati della squadra e valuteremo a gennaio quali potrebbero essere le mosse da fare.

Saluti.