L’incubo è finito. La Fiorentina evita la retrocessione vincendo lo scontro diretto di Lecce e si toglie dalla lotta per non retrocedere lasciando l’ultimo posto per la B a Lecce e Genoa. Sia ben chiaro, non c’è nulla da festeggiare, solo un sospiro di sollievo per non ritrovarsi a dover sperare in un punto nell’ultima giornata, anche se va detto che, visti i risultati di domenica, la Fiorentina si sarebbe salvata ugualmente anche se avesse perso.
Dopo l’esonero di Delio Rossi a Lecce va in panchina Guerini, lo schema resta il solito, cambiano invece alcuni interpreti visto che in difesa vengono ripescatati Gamberini e Felipe (al debutto stagionale da titolare), in mediana si rivede Behrami, mentre in avanti Olivera gioca in appoggio a Cerci visto che di altre punte disponibili non ce ne sono. Il Lecce si ritrovava nellla necessità di dover vincere per forza, la Fiorentina poteva così fare la gara come le riesce meglio, ovvero aspettando e ripartendo in contropiede. Nel primo tempo sono pochi i pericoli corsi dai gigliati, mentre da parte Viola ci sono almeno tre grosse opportunità: la prima con un tiro dal limite dell’area di Montolivo, poi Cassani impegna ancora Benassi dopo uno splendido uno-due con Olivera, alla terza occasione la Viola passa in vantaggio su un lungo lancio dalle retrovie Olivera tocca il pallone per smarcare Cerci che si presenta solo davanti a Benassi e lo batte con una conclusione precisa sul primo palo. La sfortuna accompagna la Viola perchè raramente ricordiamo una squadra che è costretta a fare tre cambi per infortuni, nel primo tempo esce Behrami (al suo posto dentro Marchionni), nella ripresa fuori prima Montolivo (per Lazzari) e poi Felipe (al suo posto entra Camporese).
Nel secondo tempo la Fiorentina non ne ha più e consegna di fatto la partita ai salentini, i viola non riescono mai a ripartire e il Lecce così cerca la chance giusta in avanti, la migliore occasione arriva ad inizio ripresa da un calcio d’angolo su cui Boruc esce male ed Esposito di testa coglie la traversa a porta vuota, la Viola corre altri rischi ma il Lecce non crea altre palle gol clamorose.
La Fiorentina si conferma in questa seconda parte di stagione squadra da trasferta con il terzo successo colto lontano dal Franchi negli ultimi due mesi, adesso dopo aver scacciato l’incubo serie B è opportuno pensare alla rifondazione. Servirà una nuova dirigenza, un nuovo allenatore e una robusta rivoluzione tra i calciatori, dopo oltre due anni di anonimato con annesso svuotamento del Franchi è necessario un campio di passo per cambiare questa pericolosa inerzia al ribasso. Domenica prossima ultimo turno di campionato al Franchi, gara senza valore per la classifica, forse sarà utile per dare spazio a qualche giovane.
Boruc 6 Sufficienza risicata, in porta se la cava, ma sbaglia due uscite su calcio d’angolo che potrebbero costare caro
Gamberini 6 Si rivede dopo alcune settimane, si prende pochi rischi ma sbaglia poco
Natali 6 Piccolo passo indietro rispetto ad altre partite, complessivamente sufficiente ma sbaglia diversi appoggi
Felipe 6 La prima da titolare alla pen’ultima giornata, ma giocando a tre in difesa non si poteva rispolverare prima? (dal 31’ st Camporese sv)
Cassani 6 Sbaglia un’occasione clamorosa solo davanti a Benassi, si applica molto in fase difensiva.
Behrami sv Prova a giocare ma dopo neanche mezz’ora deve alzare bandiera bianca (dal 28’ pt Marchionni 6 Gioca da centrocampista centrale e non sfigura)
Montolivo 6 Fornisce una prestazione accettabile pur non essendo al massimo, con ogni probabilità si chiude a Lecce la sua avventura in maglia viola (dal 11’ st Lazzari 5,5 Entra nel momento peggiore della squadra, ma sbaglia troppi appoggi)
Kharja 5 Va a passo lento per tutta la partita, nel secondo tempo è quasi irritante.
Pasqual 6 Si propone spesso in fase offensiva anche se con l’attacco attuale i cross non servono, dà supporto in difesa.
Olivera 7 La sua miglior partita in maglia viola, firma l’assist per il gol di Cerci e manda in porta Cassani, cala nel secondo tempo.
Cerci 7 Ottima gara: firma il gol salvezza e festeggia sotto il curvino ospite, da solo tiene impegnata la retroguardia avversaria.
AN
Lecce – Fiorentina 0-1
7 05 2012Commenti : Leave a Comment »
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Fiorentina – Reggina 3-0 (coppa italia)
1 12 2010La Fiorentina si presenta con una formazione rimaneggiata e con alcuni gioiellini come Carraro e Babacar subito titolari. Si rivede anche, finalmente, a centrocampo Zanetti mentre in porta va, complice anche l’infortunio subito sabato scorso da Boruc, Avramov.
Il primo tempo scivola via senza grandi emozioni concludendosi sul 2-0 per i viola con goal di Babacar imbeccato da un ottimo Carraro e di Marchionni. Insufficiente invece la prova di Zanetti sempre impreciso e lontano dalla migliore condizione.
Il secondo tempo è appena iniziato quando Cerci segna il terzo goal e chiude il discorso qualificazione. Subito dopo Mihajlovic toglie Babacar in vista dell’impegno di domenica in campionato con il Cagliari sostituendolo con Seferovic. A questo punto il ritmo cala e si arriva stancamente al 90. Le uniche emozioni le regalano Seferovic andando vicino al goal con un bel pallonetto e il solito Tedesco che si fa espellere per un fallaccio su Comotto.
Una partita (sicuramente la prima in questa stagione) finalmente tranquilla e con il risultato mai in discussione. L’avversario non era prestigioso ma l’impressione è che la squadra inizi a giocare con più fiducia. Domenica, in campionato, la riprova.
Il prossimo impegno in coppa italia sarà contro il Parma in trasferta sempre in partita singola.
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Sampdoria – Fiorentina 2-1
17 10 2010Adesso mi sono rotto. Altra prova indegna della squadra gigliata che in 95 minuti è riuscita a tirare in porta solo una volta. E’ passata in vantaggio con Marchionni e nel secondo tempo si è vista superare dalla Samp con i goal di Ziegler e Cassano.
Una squadra ancora una volta vuota dentro, impalpabile senza schemi e senza gioco.
E non importa se mancavano molti titolari. Nel calcio si gioca 11 contro 11 e ci sono squadre in serie A dieci volte inferiori alla squadra viola anche senza Mutu, Jovetic e compagnia bella.
E l’ora di dare una svolta. Bisogna assolutamente dare una scossa, una FORTE SCOSSA.
L’uomo che siede in panchina (non riesco proprio a chiamarlo allenatore) ha dimostrato tutta la sua incapacità. In attesa che dica che prenda a pedate nel culo ora l’uno ora l’altro e che il suo “popolo” ha paura solo delle bombe, diamogli una bella medaglina…e salutiamolo. Prima che sia troppo tardi.
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Fiorentina – Rubentus 1-2
6 03 2010Altra prova sconcertatante della squadra gigliata che soccombe contro l’odiata Juventus per 1-2 (Diego,Marchionni e Grosso).
Pronti via e i gobbi sono già in vantaggio: Diego si presenta, in sospetto fuorigioco, davanti a Frey, lo mette a sedere e segna. La reazione Viola c’è e il primo tempo si chiude meritatamente in pareggio grazie al goal di Marchionni che però non esulta (chissà perché visto che è stato mandato via a pesci in faccia…misteri del calcio). Nel secondo tempo tutti si aspettano un arrembaggio della Fiorentina che invece giochicchia e vivacchia per 45 minuti perdendo la partita. Incomprensibile l’involuzione di questa squadra: se è vero che in altre circostanze le assenze erano un alibi oggi no.
La partita che per tutti i tifosi viola è la più importante della stagione è stata affrontata in modo approssimativo da tutta la compagine gigliata. Sono ormai 6 le partite in casa perse su 14 giocate. Inaccettabile! I motivi non li conosciamo. Facciamo però un ulteriore appello a tutta la società: fate quanto prima chiarezza sul futuro in Viola di Prandelli. Ogni giorno che passa, ogni conferenza con risposte evasive non fa altro che minare un ambiente che, già da qualche tempo, è sull’orlo del baratro.
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Cagliari-Fiorentina 2-2
1 02 2010La Fiorentina ritorna da Cagliari con un punto che serve a smuovere la classifica dopo due sconfitte consecutive. Un 2-2 agguantato dal goal di Jovetic dopo che l’iniziale gol di Marchionni era stato ribaltato da Lazzari e Astori (al suo primo goal in serie A). Un punto che non basta in virtù del fatto che la compagine di Allegri ha giocato un tempo intero in inferiorità numerica e che già nel primo tempo aveva dovuto sostituire per infortunio il portiere titolare.
Veniamo alle prove dei singoli: il migliore in campo dalla parte gigliata è stato sicuramente Marchionni autore del goal del vantaggio e dell’assist per il Jovetic. Buono il secondo tempo anche del Montenegrino e del giovane Ljajic subentrato negli ultimi 15 minuti dove ha dimostrato classe e carattere andando anche al tiro dalla distanza.
Le note negative riguardano ancora una volta Felipe (non ancora ben inserito nei meccanismi della difesa viola), di Montolivo (un calo “fisiologico” lo definiremmo) di Vargas che non è più l’ala esplosiva di inizio stagione colpa anche dell’ultimo infortunio subito e di Gilardino un pò avulso dalla manovra e lasciato solo là davanti.
Inizia adesso una settimana tosta: prima l’Inter a Milano per l’andata della semifinale di coppa e poi domenica la Roma nel posticipo serale. Sul nostro sito abbiamo lanciato un sondaggio (https://universogigliato.wordpress.com/sondaggi/) : cosa fare della stagione viola? Concentrarsi su una competizione in particolare (coppa itala, champions o campionato) o vivere alla giornata cercando di andare avanti il più possibile sui tre fronti?
Ai posteri l’ardua sentenza…
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Fiorentina – Debrecen 5-2
4 11 2009Una Fiorentina acciaccata vince abbastanza facilmente per 5-2 contro il Debrecen con goal di Mutu, Dainelli, Montolivo, Marchionni al quarto goal in 3 gare e Gilardino.contro il Debrecen. In partenza mancano per infortunio Frey e Jovetic ma anche Gamberini e Mutu, seppur partendo titolari, non sono nelle migliori condizioni fisiche e proprio il centrale ex bolognese deve presto abbandonare il campo per un infortunio muscolare. A tal proposito domenica a Udine Dainelli è squalificato e si preannuncia una difesa inedita con Natali e Kroldrup.
Il Mister Prandelli attua anche un turnover a centrocampo, alternando, un tempo ciascuno i due soliti titolari Zanetti e Montolivo. 90 minuti invece ancora una volta per Gilardino. Sinceramente non capiamo fino in fondo il motivo per cui non vengano mai risparmiati delle manciate di minuti all’attaccante biellese. Anche ieri sera, dopo aver segnato il suo personale gol e con ancora una sostituzione da fare si poteva farlo uscire…ma questi sono dettagli e noi ci fidiamo in pieno del nostro condottiero.
Ci rituffiamo adesso nel campionato. Domenica a Udine bisognerà vedere chi possiamo recuperare dal punto di vista fisico. Intanto continuiamo a goderci questa bellissima avventura chiamata Champions.
Il Lione si è qualificato al 90 pareggiando 1-1 contro il Liverpool. Adesso abbiamo 5 punti di vantaggio sui Reds con 2 partite da giocare. Una vittoria contro i francesi, ci proietterebbe agli ottavi di finale, mentre un pareggio contro gli stessi ci vedrebbe costretti ad andare ad Anfield giocando per il pareggio o per la sconfitta di misura (avendo vinto in casa 2-0).
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Fiorentina – Catania 3-1
1 11 2009Arbitri scarsi O in malafede? Questo è il dubbio che attanaglia il classifico tifoso. Ma c’è anche una terza ipotesi e cioè che questa classe arbitrale sia scarsa E in malafede. L’arbitraggio di oggi è stato veramente indisponente. Un’espulsione ingiusta nel primo tempo ai danni di Dainelli e almeno due cartellini rossi risparmiati al Catania (Carboni e Biagianti) prima di darne uno sacrosanto a Capuano. Nonostante tutto questo la Fiorentina è tornata alla vittoria (cosa purtroppo non successa contro Lazio, Juve e Genoa le altre partite che gridano vendetta). Fuori per infortunio Jovetic e Mutu, ma molto probabilmente pronti per la champions, Prandelli schiera un inedito tridente di trequartisti con Marchionni, Santana e Vargas.
Pronti, via e i viola sono passati in vantaggio con Marchionni. L’espulsione già citata del capitano viola complica però le cose ai gigliati e all’inizio del secondo tempo il Catania ha pareggiato con Mascara. La parità numerica ristabilita con l’espulsione di Capuano fa scomparire la squadra etnea che soccombe con altri 2 goal: uno ancora di Marchionni (al terzo centro in 2 partite) e uno del ritrovato Gilardino.
Le citazioni positive per questa gara vanno sicuramente a Marchionni autore di una doppietta, al solito Vargas, strepitosa anche questa sua prova, ed all’ottimo secondo tempo di De Silvestri.
Torniamo alla vittoria dopo 4 gare e per la prima volta in campionato segniamo più di 2 goal. Se ci fosse stato dato quanto dovuto saremmo in una posizione nettamente più interessante. Per ora ci sono stati pochi poggi e molte buche…Ci dicono che alla fine saranno in egual numero. Attendiamo speranzosi.
Permetteteci infine di salutare una persona: ciao Mascara…ciao, ciao ciao!
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Genoa – Fiorentina 2-1
29 10 2009Click. Chi ha spento l’interruttore di questa squadra? Di fronte ad un Genoa tuttaltro che irresistibile arriva un’altra sconfitta. Una prima mezzora giocata in modo autoritario dai Viola. Poi dal 30 si è spenta la luce e il Genoa è venuto fuori. Solo per 15 minuti nel secondo tempo la Fiorentina ha costruito qualcosa di buono segnando un goal e colpendo due pali: uno con Montolivo e uno con Gamberini. Subito dopo i due legni colpiti è arrivato il pareggio di Marchionni su assist di Pasqual. Proprio Pasqual è poi stato protagonista, questa volta in negativo, per il definitivo vantaggio rossoblu.
Una partita quindi a due velocità della compagine gigliata condizionata, ormai è diventata un’abitudine, dall’arbitro. Due i rigori contestati dalla Fiorentina e la moviola sembra dar ragione alla formazione Viola. Pur non avendo giocato benissimo, il pareggio, visti i due legni colpiti e i due rigori non fischiati, sarebbe stato il risultato più giusto.
Per la prima volta, sicuramente più per necessità che per convinzione, Prandelli ha fatto scendere in campo Gilardino, Mutu e Jovetic contemporaneamente. L’esperimento non è andato certo bene e probabilmente, questa situazione, sarà ripetuta solo in emergenza o a partita in corso. Non è il momento certo di far polemiche ma è necessario, proprio in questi momenti, di fare quadrato intorno alla squadra per ritrovare gioco e risultati. Non ci permettiamo quindi di dire chi ha giocato male, in questa sconfitta c’è anche una buona dose di sfortuna, ma vogliamo solo evidenziare l’ottima prova di Montolivo, finalmente continuo nelle giocate e ispirato nei tiri da fuori.
Domenica arriva il Catania, poi il Debrecen e poi l’Udinese in Friuli. Tempo per rifarsi c’è. Il quarto posto è lontano 2 punti…
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Le avventure del PandaLeo
3 09 2009Nessuno ce ne voglia ma l’ultima conferenza stampa è stata troppo esilarante:
“Noi abbiamo un grande popolo viola, un attaccamento che si vede da poche altre parti. Quando dico che se c’è qualcuno migliore dei Della Valle si faccia avanti sono mie considerazioni che però spesso ci prendono. La nostra è una proprietà che non ha mai chiesto niente e in questi anni ci ha rimesso 170 milioni di euro, adesso ha chiesto un aiuto per crescere tutti insieme e lasciare anche qualcosa alla città. Adesso che c’è una parte importante di critica che non è mai contenta, la mia proprietà le avverte e rimane delusa. Quando invece si lavora e si fanno sforzi, ci vuole il piacere di farlo e allora se c’è qualcun altro si faccia avanti”.
“Mi sarei sentito come quell’uomo che dopo essere stato con 99 donne, prima della 100esima non ce la facesse e fosse additato come gay. Dopo tante vittorie e risultati positivi, al primo problema ci tratterebbero come il gay della situazione“.
“Forse come società abbiamo sbagliato qualcosa da un punto di vista della comunicazione visto che mi sembrava chiarissimo il nostro programma. Lo scorso anno avevamo speso il budget di due stagioni, quest’anno abbiamo detto che sarebbe stato un autofinanziamento e che sarebbe stato reinvestito quello che veniva dal mercato. Molti non lo hanno capito e hanno detto che questi soldi non sono stati reinvestiti, noi lo stiamo facendo. Forse non nei tempi giusti ma io ho avuto autorizzazione dalla mia società a spenderli, però ho avuto difficoltà e ne ho spesi solo una parte. Quelli che sono rimasti saranno reinvestiti quando ci sarà la possibilità di farlo, senza ansia. Io ieri a fine mercato mi sono detto da solo ‘Pantaleo, hai fatto un grande lavoro, meglio degli altri anni’ ma poi ho sentito e letto i media e ho sentito tutti insoddisfatti. Devo prendere atto che quando ci sono tante persone scontente forse devi fare un’analisi di coscienza. Non solo ho scontentato una parte della critica ma anche la mia proprietà dato che ho splaffonato di 4 milioni il monte ingaggi. Allora mi sono detto ‘Pantaleo, hai sbagliato tutto’ anche se il mio allenatore a me dice che è contento, ha condiviso ogni operazione, da Natali a Zanetti da Castillo a Marchionni. Abbiamo ceduto Kuzmanovic che era insoddisfatto, Prandelli ha detto ok e non ha voluto nessuna alternativa perchè ha Jorgensen. La mia proprietà ha accettato la situazione nonostante i 7 milioni di euro in più.
Alla critica dico che non sono l’ultimo arrivato, anzi sono uno dei numeri uno del calcio. Sono un realista ma anche un sognatore, non sono un fanfarone a cui piace fare proclami.
In 4 anni abbiamo fatto grandi cose, dando lustro ai tifosi anche in Europa perdendo solo 4 partite su 24. Cosa deve fare di più questa prorietà che ha messo 170 milioni di euro in questi anni sulla Fiorentina. Io ho fatto tanti errori ma grazie a Dio, visti i risultati, ho fatto anche tante cose importanti.”
“Crespo è meglio di Castillo? Sì ma mi sarebbe costato 4 milioni di euro lordi, Castillo tra ingaggio e cartellino è costato 1,8 milioni lordi. Crespo l’avevo quasi preso ad aprile ma avrebbe inciso sul monte ingaggi. Se avessi preso lui, magari negli altri ruoli avrei preso giocatori con ingaggi più bassi di quelli che poi sono arrivati (Zanetti, Marchionni, ndr)”.
“Il difensore centrale che non siamo riusciti a prendere, non lo vuole solo Prandelli, ma anche Corvino e la proprietà. Evidentemente sarà la mia incapacità perchè ogni anno ho fatto il massimo per trovarlo, siamo tutti delusi di non averlo trovato, non solo Prandelli. Kuzmanovic era un giocatore sul quale il mio allenatore riponeva grandi aspettative, tanto che lo riteneva il possibile sostituto di Melo. Si è reso poi conto che non era subito pronto e si è detto a Kuzmanovic che doveva lavorare, lui non lo ha ritenuto giusto e ha chiesto la cessione. Ho chiesto all’allenatore se voleva un sostituto, ho fatto i nomi di Dzemaili o Edinho, ma sono stati ritenuti non idonei. Jorgensen è stato considerato l’alternativa per il centrocampo con Di Tacchio quinta opzione. Poi è nata l’operazione con il West Ham con cui abbiamo parlato anche di Upson, poi loro hanno richiesto Da Costa e a quel punto ho deciso di prendere un giocatore di prospettiva, che avevo già seguito”.
“Non abbiamo cambiato strategia, abbiamo sempre cercato di mettere insieme quantità e qualità, cioè esperienza e gioventù, questa è stata da sempre la nostra miscela. Con Jovetic non è cambiata la strategia, abbiamo puntato su giovani come Jovetic, De Silvestri e Savio, insieme all’esperienza di Marchionni e Zanetti. Per Savio ho dato 2,5 milioni di euro più Da Costa perchè credo in queste potenzialità, è un investimento. Pazzini e Osvaldo non abbiamo voluti venderli noi, sono voluti andare via e lo stesso Kuzmanovic che se restava contovoglia a gennaio sarebbe stato venduto a meno di 8 milioni. Noi abbiamo il quinto monte ingaggi d’Italia ma abbiamo ottenuto un terzo e tre quarti posti. La proprietà non può fare di più, ha messo 170 milioni di euro, adesso chiede solo un aiuto alla città attraverso la Cittadella viola“.
“Più di quello che abbiamo fatto in questi anni non possiamo farlo. La mia proprietà è delusa dopo tutto quello che ha fatto di respirare malumori e insoddisfazioni. Se qualcuno ha un’altra proprietà disposta a investire di più e fare di più per la Fiorentina si faccia avanti.
Si può criticare, avrò sbagliato Da Costa, ok, ho sbagliato Jimenez, ok, ho sbagliato Pazienza ok
ma guardiamo quello che si è fatto di positivo, non parlatemi di insoddisfazione”.
Ho fatto tanti errori, Lupoli, Jemenez, da Costa, Mazuch…Bene, ne ho sbagliati tanti.
Ma mi sembra di avre fatto anche qualcosa di buono alla luce dei risultati ottenuti.
“Questa proprietà ha messo 170 milioni di Euro fino ad adesso. E’ il 5° budget in Italia. Di più non possiamo fare. Come potete essere insoddisfatti? Ho già detto che reinvestiremo tra l’altro, quando sarà il momento però. Certo non mi muoverò solo perchè lo dice la critica, questo sia chiaro. La società è delusa da questo atteggiamento da parte della stampa. Ho una proprietà delusa ed amareggiata. Se qualcuno crede che ci siano persone pronte ad investire di più nella Fiorentina si faccia avanti e le presenti.”
“E’ partito Kuzmanovic ma il mio allenatore ha detto che Jorgensen diventerà un grande centrale.
Savio è stato pagato 8 milioni di sterline qualche mese fa. Non mi sembra una brutta operazione.
Miranda? E’ un giocatore che avrei voluto. Ma oggi posso prendere Natali, giocatore di cui Prandelli è felicissimo, domani si vedrà…”
“Il presidente ha detto che avremmo investito entro il 31 Agosto? Ma l’abbiamo fatto. I 20 milioni di Euro che abbiamo speso fino a adesso sono i soldi della cessione di Melo… I soldi di cui siamo rientrati dopo non abbiamo avuto il tempo di spenderli.”
Vi ricorda qualcuno ?
Infine Berlusconi ha replicato ironicamente: «Malato? Basterebbe vedere le cose che ho fatto in questi 15 mesi di attività di governo per chiarire che non solo non sono malato, ma che sono Superman. Anzi a me Superman fa ridere…»
Abbiamo scherzato ma evidentemente…non ci siamo inventati nulla.
Saluti.
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Analisi del calciomercato viola: quei 30 mln di euro pronti sotto il mattone
1 09 2009Finalmente a calciomercato chiuso possiamo analizzare con tranquillità tutti gli aspetti e i movimenti che il buon Corvino ha messo in atto per la Fiorentina 2009-2010.
Queste le sue parole di ieri a SKY SPORT 24: “…questa scelta è stata dettata sia da esigenze tecniche che dalle volontà del ragazzo e non certo da plusvalenze realizzate. Il West Ham ci ha richiesto Da Costa a titolo definitivo e noi abbiamo inserito nella trattativa Savio, che lo seguivamo già dai tempi del Brescia. Purtoppo Da Costa è un giovane che ha avuto poca fortuna da noi o forse non è stato all’altezza. Kuzmanovic non verrà sostituito: con Prandelli abbiamo ragione di pensare di avere delle soluzioni interne. Come promesso investiremo tutto il ricavato di queste cessioni nella fase successiva del mercato a Gennaio. Per migliorare questa Fiorentina non ci vuole un mese ma più mesi. Lo abbiamo fatto l’anno scorso quando a Marzo e ad Aprile abbiamo avviato le operazioni dell’ultimo mercato. Pandev è un grande giocatore con il fiuto del gol, ma non voglio pensare a lui come un sostituto di Mutu in caso di squalifica del rumeno. Dovremo essere, anzi, contenti contro il nostro attaccante non venissero prese alcune sanzioni”
Ecco i principali movimenti:
Giocatori in uscita (mln di € incassati)
Melo | 25 |
Semioli | 5 |
Kuzmanovic | 8 |
Giocatori in entrata (mln di € usciti)
De Silvestri | 5,5 |
Di Tacchio | 0,5 |
Natali | 2,2 |
Nacho Castillo | 1,1 |
Marchionni | 4 |
Zanetti | 2 |
+ in extremis lo scambio Da Costa – Savio con relativo conguaglio da parte viola.
Analisi Tecnica
Se parliamo dei giocatori in rosa da cui la prima squadra ha sempre attinto, rispetto all’anno scorso abbiamo ceduto 2 centrocampisti (Melo e Kuzmanovic), 1 esterno (Semioli), 1 difensore (Zauri) e 1-2 attaccanti (Pazzini, Osvaldo o Bonazzoli…scegliete voi quale), oltre a uno scarsissimo centrale difensivo (Da Costa).
Ad incrementare il parco giocatori invece sono arrivati 2 difensori (Natali e De Silvestri), 2 centrocampisti (Zanetti e Di Tacchio), 2 esterni (Marchionni e il giovane Savio) e 1 attaccante (se così si può definire Nacho Castillo).
A prima vista la situazione appare di indebolimento tecnico, anche perchè Melo e Kuzmanovic, antipatici quanto vogliamo, avevano un buon livello tecnico. Nelle ultime settimane (prima della cessione di Kuzmanovic) abbiamo più volte detto che questa squadra aveva bisogno di 3 pedine: un difensore centrale, un terzino e un centrocampista di stampo classico, dando però preferenza agli ultimi due perchè in fondo di centrali la Fiorentina ne ha già in rosa diversi. Invece, agli sgoccioli del calciomercato, arriva (non proprio a sorpresa) la cessione di Kuzmanovic e lo scambio Da Costa – Savio, un centrocampista esterno tutto da scoprire.
Per cui, a centrocampo, mancando già prima un elemento, adesso nella nostra personale scacchiera adesso mancherebbero 2 giocatori. Ammettiamo, assecondando il PandaLeo, che Di Tacchio possa essere uno di questi; ne manca sempre e comunque uno. Poter immaginare di compete re in Campionato, Coppa Italia e almeno 6 partite di Champions e (forse) 2 di Europa League con un parco di centrocampisti formato da Montolivo, Donadel, Zanetti, Marchionni, Santana, Savio e Di Tacchio a cui aggiungiamo saltuariamente Gobbi e Jorgensen, ci pare possibile dal punto di vista numerico ma assai improbabile dal punto di vista tecnico.
Teniamo conto che Prandelli vuole giocare con il 4-2-3-1 anche se Gilardino fatica troppo nelle lande desolate dell’attacco viola e il fulcro vitale per questa squadra sono gli esterni. La Fiorentina è un team che fa della sua forza macinare calcio a ritmi alti e dalle prime uscite di fine estate ci pare chiaro che nel mezzo ci siano diverse lacune. Anche domenica ci siamo fatti trovare esposti in contropiede almeno 3 volte sull’1-0 in nostro favore; è un campanello d’allarme. Montolivo entrerà in forma tra qualche settimana, Donadel non ha molti margini di miglioramento e Zanetti ha un grosso punto interrogativo nella sua situazione fisica. A questa squadra manca una diga o comunque un uomo che filtri e che distribuisca palloni e ovviamente anche la difesa ne soffre…a meno che Prandelli non esasperi ancor di più il gioco sulle fasce con il rischio di diventare prevedebile. Guardiamo questi due misteriosi Di Tacchio e Savio se daranno il loro contributo.
Capitolo difesa: se nè andato Zauri ed è arrivato De Silvestri. Ottimo acquisto; speriamo che la condizione fisica del giocatore proveniente dalla Lazio sia buona, perchè il generoso Comotto o il prestante Gobbi non sono adatti per la Champions, non ce ne vogliano. Sui centrali la coppia Dainelli-Gamberini ci sembra la più collaudata. E cmq ci piace ribadire che non siamo convinti che la difesa viola sia tra le peggiori del panorama italiano/europeo anzi, come dimostrano i dati statistici dal 2006-2007 ad oggi, ci sembra una delle più affidabili. Sembra impossibile visto i commenti che si sprecano in questi giorni ma i numeri non mentono.
Sul fronte attacco con l’esplosione di Jovetic e le conferme di Gilardino e Mutu, dobbiamo sperare che nessuno di questi prenda mai un raffreddore o uno stiramento perchè Nacho Castillo non ci sembra in grado (anche se per ora è trasparente e ingiudicabile) di sostituire degnamente i sopracitati attaccanti e Babacar è ancora troppo giovane e inesperto.
Analisi Economica
Il bilancio economico (generato dai prezzi di vendita/acquisto dei giocatori e dalle relative plusvalenze/minusvalenze) di questa campagna acquisti non fa una piega: assolutamente vincente e tipico di una società sana. Per una Società per Azioni diciamolo, è un innegabile successo.
Analisi Finanziaria
La situazione finanziaria è data dalle disponibilità di cassa e dai debiti della società. Non abbiamo sottomano il bilancio della Fiorentina ma anche qui, a spanna, la situazione dovrebbe essere florida. I movimenti di quest’anno dovrebbero aver garantito entrare finanziarie sopra i 20 mln di euro. A queste dobbiamo anche aggiungere gli introiti che arriveranno dalle partite di Champions League (e forse Europa League). Per cui il “tesoretto” da spendere dovrebbe superare i 30 mln di euro, con la totale sicurezza di veder pagati gli stipendi a dipendenti e giocatori tutti i mesi, lavorando quindi in un ambiente assolutamente tranquillo.
Conclusioni
Dal punto di vista mediatico è stata una campagna acquisti/cessioni molto tribolata, ma si sa, giornalisti e tifosi hanno il diritto di dire la loro. Tecnicamente la Fiorentina ci sembra leggermente indebolita e quest’anno pare mancato l’arrivo di un grande campione. Gli innesti di Marchionni, Zanetti e probabilmente De Silvestri, sembrano sicuramente azzeccati ma i dubbi sulla tenuta generale della squadra ancora non si sono dissolti. Prandelli saprà gestire al meglio le difficoltà che prima o poi arriveranno e l’impressione è che il gruppo sia molto unito. Sarebbe fondamentale la buona stella sul fronte infortuni.
La vicenda Mutu resta un punto interrogativo ma ora è d’obbligo concentrarsi sul campo. Attendiamo vigili e sereni (con molta fiducia) i risultati della squadra e valuteremo a gennaio quali potrebbero essere le mosse da fare.
Saluti.
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