Sampdoria – Fiorentina 0-3

2 05 2013

Terza vittoria consecutiva, quarto posto consolidato e pressione crescente sul Milan. E’ questo il telegramma che arriva da Marassi, campo storicamente ostico, che viene espugnato con pieno merito dalla Fiorentina che nella stessa stagione riesce a viola Marassi due volte. Alla fine, visto com’è andata, forse c’era anche troppo timore per una gara che ha presentato difficoltà solo nella prima mezz’ora ma che poi è diventata un dominio gigliato, dominio testimoniato dai numeri (tiri in porta, possesso palla, angoli) e anche sul piano tecnico è sembrato esserci un divario notevole tra le due squadre. Nella Fiorentina in campo con l’oramai consueto 4-3-3 rientra Jovetic a fare la punta centrale e proprio il montenegrino è l’unico a stonare parzialmente, ma finchè ci sono gli altri a risolvere questo non è certo un problema per Montella, tra coloro che risolvono c’è Ljajic, protagonista atteso dopo quanto accaduto lo scorso anno con Delio Rossi nella gara contro il Novara. Ebbene Ljajic alla fine sarà il migliore dei gigliati con un gol e un assist che di fatto è quasi un altro gol. A Marassi la gara resta in equilibrio solo nella prima metà del primo tempo con la Samp bloccata per cercare di non lasciare spazi sugli esterni alla Fiorentina, la squadra di Montella inizia a travolgere i blucerchiati con il possesso palla e passa al 36′ con una conclusione da fuori area di Cuadrado che sorprende Romero. Il gol dà la carica alla Viola che raddoppia cinque minuti dopo, respinta corta in area di Mustafi e conclusione chirurgica di destro di Ljajic per il 2-0. Il cambio doriano con l’ingresso di Eder semba ravvivare la squadra di Rossi, con Sansone che al 1′ ha una buona occasione ma conclude centralmente, i fantasmi della gara con il Torino vengono subito scacciati perchè la Fiorentina contiene i tentativi della Sampdoria senza grossa sofferenza. A metà tempo Cuadrado pecca di egoismo tirando in porta da posizione decentrata senza servire al centro Jovetic e Aquilani ben appostati, la Viola però è troppo superiore e il gol che chiude la gara arriva al 26′ azione personale di Ljajic con dribbling insistito e assist perfetto per il gol di Aquilani, azione simile al gol segnato con il Genoa e per la Fiorentina segnano gli stessi marcatori del primo tempo contro il Torino. Dopo c’è tempo solo per i cambi e per l’espulsione di Gastaldello, colpevole di un brutto fallo su Ljajic. Finisce in trionfo con la Viola che tiene vive le speranze Champions e consolida il quarto posto in proiezione Europa League, sabato prossimo gara delicatissima contro la Roma, l’ostacolo più duro delle restanti quattro partite di questo splendido campionato.

Viviano 6 Attento nell’ordinaria amministrazione, la Samp fa poco o nulla.

Tomovic 6,5 Si disimpegna bene sulla destra, nella ripresa fa vedere anche buone azioni in fase di possesso.

Savic 6 Partita buona macchiata dall’ingenua ammonizione finale che gli farà saltare il match con la Roma.

Gonzalo Rodriguez 6,5 Finalmente torna sui suoi standard, gestione attenta del reparto e del possesso palla.

Pasqual 6,5 Inizia bloccato con l’ex De Silvestri a cercare di limitarlo, riesce però a trovare i suoi spazi e a rendersi pericoloso.

Aquilani 7 Gara di buon palleggio con il settimo centro stagionale (dal 31′ st Sissoko sv) .

Pizarro 6,5 Partita buona soprattutto nel primo tempo quando va vicino anche al gol.

Borja Valero 6,5 Riscatta la gara opaca contro il Torino con una buona prova, a volte eccede in altruismo.

Cuadrado 7 Il gol che sblocca la partita è fondamentale, se ad inizio stagione sbagliava troppo sotto porta ora sembra avere aggiustato la mira, nel secondo tempo pecca in egoismo in un paio di azioni (dal 31′ st Romulo sv).

Jovetic 6 Partecipa alla festa viola pur non essendo nella miglior giornata.

Ljajic 8 Segna un gol e mezzo, è in grande condizione, un giocatore trasformato rispetto ad un anno fa (dal 36′ el Hamdaoui sv)





Fiorentina – Torino 4-3

23 04 2013

La partita del gemellaggio con i granata diventa una delle gare più folli viste negli ultimi anni al Franchi, dove la Fiorentina rischia di non vincere (o perdere) una gara già vinta dopo mezz’ora e che riesce a riacciuffare solo all’ultimo respiro.

Una gara che alla fine lascia tre punti, un quarto posto ancora più consolidato e un terzo posto più vicino, visto che il Milan è adesso ad un solo punto. Una gara pazza quella che è andata in scena al Franchi, con la Fiorentina che ha dominato nei primi quaranta minuti trovando la rete per tre volte, Viola con una difesa rivista con la squalifica di Pasqual e in attacco Larrondo tra Cuadrado e Ljajic.

La Viola passa al primo tiro in porta, Cuadrado in pallonetto beffa Gillet dal limite dell’area dopo aver dribblato al limite dell’area Santana, il tiro dell’esterno viola era solo toccato dal portiere granata, ma la palla finiva in rete. Il raddoppio, poco dopo da azione d’angolo cross teso di Borja Valero e colpo di testa vincente di Aquilani, alla mezz’ora il terzo gol direttamente da calcio di punizione di Ljajic su cui Gillet poteva fare di più.

Finita? Per chi era allo stadio sembrava di sì visto il dominio gigliato con tre tiri e altrettanti gol, ma prima dell’intervallo da un errore di Borja Valero nasceva il primo gol granata realizzato da Barreto dal limite dell’area.

Nella ripresa si capiva subito che un pomeriggio di festa sarebbe diventato di sofferenza perchè la Fiorentina sembrava non essere in campo nella ripresa, così quando al 10’ Santana dal limite batteva Viviano, l’incubo rimonta diventava reale.

Il Torino andava vicino al pareggio con Bianchi e poi con Cerci trovava il pari con uno splendido tiro a girare che non lasciava scampo a Viviano. Nella ripresa si è vista una delle peggiori Fiorentina in versione interna, difesa in confusione pressochè totale e squadra incapace di tenere palla in attacco. Ma anche se la Viola ha rischiato di subire il 3-4, il gol decisivo arrivava per la Fiorentina quando non ci credeva più nessuno o quasi e a risultare decisivi erano i tre subentrati, azione avviata da Mati Fernandez, assist di El Hamdaoui e conclusione vincente di Romulo, al suo primo gol al Franchi. Stadio in delirio e tre punti d’oro in una gara che poteva costare caro ma che invece regala solo sorrisi per il pericolo scampato.

LE PAGELLI

Viviano 5,5 Attento in uscita, compie una bella parata ma sbaglia sul secondo gol dove appare in ritardo.

Tomovic 5,5 Sbanda sulla destra dove Santana lo mette in croce.

Gonzalo Rodriguez 5 Non appare essere in un buon momento di forma, non guida la difesa come dovrebbe e anche in fase di rilancio commette alcuni errori.

Compper 6 Del reparto difensivo è quello soggetto a minori sbandamenti o errori.

Savic 6 Non ha un compito facile con Cerci, lo limita per buona parte della gara, ma nelle rare volta in cui lo ha perso ha pagato dazio.

Aquilani 6,5 Realizza un bel gol di testa, da attaccante, nel primo tempo gioca bene, nel secondo va in apnea (dal 31’ st Romulo 6,5 Diventa l’eroe di giornata salvando la Fiorentina)

Borja Valero 5,5 Nel primo tempo si ricordano l’assist per il gol di Aquilani e l’errore che origina il primo gol, nella ripresa sparisce dal gioco.

Pizarro 6,5 Buona la sua prima da capitano, è continuo per tutta la gara.

Cuadrado 7,5 Firma un gol delizioso e fa ammattire la retroguardia granata, sfiora anche il secondo gol.

Larrondo 5,5 Di palloni giocabili ne ha pochi, ma fa fatica a far salire la squadra (dal 30’ st El Hamdaoui 6,5 Firma l’assist del gol decisivo)

Ljajic 6,5 Non sembra essere al meglio ma firma un bel gol su punizione ed è autore di alcune buone giocate (dal 19’ st Mati Fernandez 6 Impatto sulla gara modesto, ma entra nell’azione del 4-3)





Fiorentina – Milan 2-2

8 04 2013

Termina in parità il big match della 31a giornata tra Fiorentina e Milan in una gara ricca di sorprese e condizionata pesantemente dal pessimo arbitraggio di Tagliavento.
Difronte ad un Franchi stracolmo – nonostante l’antipatico orario da pranzo domenicale! – Montella recupera in extremis Jovetic dal primo minuto ed affida a Savic i comandi della difesa e l’ingrato compito di marcare Balotelli. Dall’altra parte il fischiatissimo Montolivo si presenta per la prima da ex a Firenze con la fascia da capitano avversaria e tanta voglia di zittire lo stadio: la sua missione può definirsi raggiunta già al quarto d’ora, quando il 18 rossonero strappa via la palla al limite dell’area dai piedi di un ingenuo Pizarro e trafigge Viviano con un preciso rasoterra. L’inaspettato e grave errore del cileno, condito da un atteggiamento fin troppo timoroso da parte della squadra, gela il Franchi. La reazione dei viola in campo stenta ad arrivare e anzi è il Milan a farsi più pericoloso sfruttando i contropiedi nati dalle indecisioni di una difesa che al 30° deve fare a meno anche di Savic, sostituito per una noia muscolare dal tedesco Compper. Da questa situazione di precario equilibrio, a 5 minuti dall’intevallo, nasce il secondo errore della retroguardia gigliata e il primo evidente del direttore di gara: Tomovic, costretto a commettere fallo di ostruzione su El Shaarawy lanciato verso la porta proprio da un suo errato controllo di palla, vede sventolarsi in faccia direttamente un cartellino rosso dal signor Tagliavento. La decisione, considerata fin da subito eccessiva, lascia la Fiorentina in 10 e crea rumorose proteste persino in tribuna d’onore. Prima della fine della prima frazione Montella, costretto ad un nuovo cambio per il riacutizzarsi dell’infortunio di Jovetic, manda in campo anche Romulo nel tantativo disperato di ristemare un reparto arretrato totalmente improvvisato.
Da un primo tempo da incubo nasce però una ripresa su tutt’altri toni, tutta cuore e grinta che spingono la Fiorentina, nonostante il 2-0 firmato Flamini al 17° della ripresa, a schiacciare il Milan nella propria metà campo. A raddrizzare il risultato ci pensano poi 2 calci di rigore, fischiati a favore dei viola (non senza polemiche!) nel giro di 10 minuti. Prima Ljajic e poi Pizarro battono Abbiati dagli 11 metri regalando un insperato e preziosissimo pari. Nel finale c’è spazio per nuove proteste, stavolta da parte dei rossoneri, per un mani di Roncaglia di area di rigore che Tagliavento fortunatamente giudica involontario.
Finisce quindi 2-2 una gara non esattamente per palati fini ma che è servita a mostrarci anche il lato grintoso e orgoglioso di un gruppo che continua comunque nel suo percorso di crescita.

Viviano 6,5: qualche indecisione in uscita ma anche il merito di tenere a galla la squadra nel momento peggiore

Roncaglia 6: duro nei contrasti come suo solito ma efficace. Nel finale rischia tantissimo con quel braccio largo…

Savic 6,5: impeccabile fino all’infortunio (Compper 6: buon impatto sulla gara)

Tomovic 5,5: espulsione forse ingiusta ma anche tanta imprecisione

Pasqual 6: solita gara di sacrificio del capitano

Borja Valero 6,5: contribuisce con la sua classe al predominio viola a centrocampo nel secondo tempo

Pizarro 5: disastroso per tutta la gara, ha il merito almeno di tirare e realizzare il rigore del 2-2

Aquilani 6: corre tanto

Cuadrado 6,5: imprendibile quando la Fiorentina riesce a distendersi in avanti, costringe De Sciglio al fallo che porta al pari

Ljajic 6,5: si guadagna (e poi segna) il rigore che riapre la gara con una serpentina in area davvero notevole! (Migliaccio sv)

Jovetic 5,5: combina poco, sgomita finchè può (Romulo 6: soldatino)

LeoB





Fiorentina-Genoa 3-2

21 03 2013

La Fiorentina supera a fatica l’ostacolo Genoa e resta in piena lotta per l’Europa. La Viola si è complicata la vita rischiando di non vincere una gara nettamente alla portata.

Tutto ciò per colpa del “solito” vizio, quello di non chiudere le partite e non sfruttare le tante occasioni avute, dopo la gara con il Chievo in cui i gigliati parevano avere maggiore praticità, la squadra di Montella è tornata ad essere la solita squadra bella e spumeggiante, ma incapace di chiudere le partite. E a questo va aggiunta una giornata poco positiva della difesa.

Dopo venti minuti di nulla in cui le squadre si annullano, la Fiorentina prende possesso della gara, i viola creano occasioni con Aquilani e Ljajic (dopo uno splendido assist di Jojo), in entrambi i casi però mira sbagliata. Al 33′ Viola avanti grazie a una splendida azione personale di Ljajic che arrivato sul fondo, trovava pronto Aquilani per la deviazione in rete, gol viziato da una spinta dello stesso centrocampista, ma non vista nè dall’arbitro nè dall’addizionale.

I gigliati potrebbero raddoppiare prima dell’intervallo con Pizarro, ma la sua conclusione da fuori è respinta dalla traversa.

Nella ripresa i cambi di Ballardini hanno effetto positivo, dopo un buon inizio viola il Genoa fa pari da palla inattiva, su calcio d’angolo Portanova è dimenticato dai difensori gigliati e di testa firma il pari. Il pareggio dura poco perchè sul cross di Pasqual, il portiere di riserva del Genoa Tsorvas perde il pallone e Cuadrado può firmare il suo secondo gol in maglia viola. La gioia gigliata dura otto minuti, il tempo di concedere un altro gol comodo al Genoa, perchè Antonelli viene dimenticato dalla difesa gigliata e al  24′ della ripresa siamo 2-2.

Per fortuna però gli ospiti si rovinano da soli, Bertolacci commette un fallo inutile su Mati Fernandez a centrocampo e guadagna il secondo cartellino giallo, due minuti dopo da calcio d’angolo la Viola trova il terzo gol con l’autogol dell’ex, a firma di Cassani. Da lì in poi è solo accademia con la Fiorentina che si divora più volte il quarto gol, ma non rischia più. Adesso la sosta e poi le ultime nove giornate alla conquista dell’Europa.

LE PAGELLE

Viviano 6 Compie l’intervento migliore su Savic, non ha grosse colpe sui gol presi.

Tomovic 5,5 Modesto l’apporto in fase offensiva, in fase difensiva non è sempre attento

Gonzalo Rodriguez 5,5 La difesa sbanda e lui si adegua, nel primo tempo un suo errore poteva costare caro.

Savic 5 Rischia l’autogol, ma compie diversi errori, una delle sue gare peggiori in maglia viola

Pasqual 6 Alla fine è il migliore della difesa, anche se soffre un po’ con Antonelli.

Aquilani 6,5 Il gol è viziato, ma è l’ennesimo stagionale, sbaglia al tiro altre due volte, la sua prova resta positiva (dal 29′ Mati Fernandez 6 Buon impatto sulla gara, sfiora anche il gol).

Pizarro 6,5 Sfortunato nel primo tempo quando timbra la traversa, nella ripresa sale in cattedra.

Borja Valero 6 L’ammonizione gli costerà la squalifica, gara un po’ sotto i suoi standard, ma resta sufficiente (dal 41′ st Migliaccio sv).

Cuadrado 7,5 Segna un gol fortunoso, ma è l’attaccante aggiunto che manda in confusione la difesa genoana che non riesce a contenerlo.

Jovetic 6 Firma un grande assist per Ljajic che non viene finalizzato, non è preciso al tiro.

Ljajic 7 L’assist sul gol di Aquilani è strepitoso, è una pericolo costante per la difesa genoana (dal 30′ st Toni 6 Porta peso in attacco).





Lazio – Fiorentina 0-2

12 03 2013

All’Olimpico di Roma si affrontano due dirette contendenti per l’europa. La squadra di casa parta sulla carta favorita e Montella prima e Diego Della Valle dopo, in settimana avevano caricato a dovere la squadra.

Il mister viola dopo aver fatto intendere un ritorno al 3-5-2 con l’inserimento di Roncaglia per Tomovic schiera nuovamente la Fiorentina con il 4-3-3 con Migliaccio unica novità al posto dello squalificato Aquilani.

La Fiorentina parte sorniona, Floccari prova ad impensinsierire la retroguardia viola nei primissimi minuti ma senza successo. Intanto i viola prendono possesso del centrocampo ma soprattutto del pallone che gira veloce tra i piedi dei gigliati nonostante un terreno di gioco reso lento dalla forte pioggia caduta. Pizarro e Borja Valero entrano in rampa di lancio e i laziali non riescono a toccare palla, al 14′ arriva il primo tiro verso la porta biancoceleste di Cuadrado che Marchetti para senza difficoltà.

Poco  dopo ci prova pure Ljajic, pure oggi in gran spolvero, ma senza fortuna, intanto la viola preme ed al 19′ incursione di Ljajic che passa a Borja Valero che fa velo per l’arrivante Jovetic che infila Marchetti sul palo lontano per l’uno a zero.

La Lazio appare stordita dal vantaggio viola ed a parte un ‘azione fermata per fuorigioco (netto) non riescono a rendersi pericolosi, al contrario dei viola che continuano a macinare gioco ed a far “frullare” la palla a centrocampo.

Al 30′ bell’inserimento di Cuadrado che guadagna un corner, corner che porta la viola vicino al raddoppio con Jovetic che batte a rete da distanza ravvicinata ma la difesa laziale riesce a deviare la palla nuovamente in corner. In quello seguente solo Gervasoni vede un fallo di Gonzalo su Dias quando in realtà è stato il brasiliano su ben tre corner ha contrastatare fallosamente il giocatore argentino ma in Italia si sa i rigori per le trattenute non esistono.

Sul finire del primo tempo la Lazio inizia a giocare ma le sue azioni offensive non sembrano pericolose, la difesa viola riesce sempre a controllare gli attaccanti biancocelesti e Viviano non viene mai impegnato seriamente.

Inizia la ripresa e la viola riparte subito con un percussionedi Cuadrado che subisce fallo ma non per Gervasoni che invece concede al 4′ un calcio di punizione per la Fiorentina da una distanza di circa 25 metri, la batte Ljajic che calcia sul palo del portiere ma Marchetti ingannato si stava spostando dall’altro lato. Raddoppio per la viola e rete importantissima per il serbo che a suon di goal, assist ma sopratuttto tanto impegno sta riacquistando la simpatia dei tifosi gigliati.

Mentre la pioggia inizia a cadere molto forte inizia la reazione biancocelesta ma soprattutto di Emiliano Viviano che qui all’olimpico fu protagonista in negativo nello scontro coi giallorossi. Al 56′ bella punizione di Hernanes che tira all’incrocio ma trova la deviazione del portierone viola, poco dopo replica un altro bell’intervento su Kozak (subentrato ad Ederson) bestia nera dei viola.

Al 65′ azione pericolosa di Cuadrado che “guadagna” un giallo ai danni di Dias, la successiva punizione di Ljajic è di poco alta sulla traversa. E’ l’ultimo tiro del serbo che viene sostituito da Llama, Montella arretra così i due esterni lasciando il solo Jovetic in avanti.

La Fiorentina è assolutamente padrona del centrocampo ed è grazie soprattutto a Borja Valero che riesce a toccare e a non perdere neanche un pallone anzi rendedo i suoi passaggi sempre potenziali assist per i compagni. Ovviamente Pizarro non è da meno in quella che per lui non è una partita come le altre e lo si capisce dai fischi, della tifoseria biancoceleste, che accompagna ogni sua azione.

Al 82′ si vede la Lazio con un tiro di Onazi che termina fuori, intanto ultima girandola di cambi in casa viola con l’ingresso di Romulo per Cuadrado e di Sissoko per Borja Valero. Al 90′ unica sbavatura della difesa viola che su un corner per i laziali lascia Floccari indisturbato al tiro ma ancora una volta Viviano dice di no e mantiene la propria porta imbattuta.

Dopo 3′ di recupero Gervasoni emette il triplice fischio per una partita che vuol dire sorpasso ai danni dei biancocelesti e quarto posto in solitaria complice la contemporanea sconfitta casalinga dell’Inter.

LE PAGELLE

Viviano 7 torna sul luogo del delitto e ne esce alla grande. Poco impegnato ma quelle poche volte risponde alla grande! SARACINESCA

Tomovic 6,5 è un terzino vecchio stile più difensivo rispetto a quelli odierni ma va bene così se sulla fascia destra c’è un certo Cuadrado. ROCCIOSO

Gonzalo Rodriguez 7 forse sbaglia un solo passaggio ma per il resto comanda ottimamente la retroguardia viola. BALUARDO

Savic 6+ Floccari gli fa vedere i sorci verdi e non sempre riesce a contenerlo fortuna vuole che il resto della retroguardia vigila attenta dietro di lui. FORTUNATO

Pasqual 7 torna a fare il terzino e lo si vede difendere come mai prima aveva fatto, chissà se Prandelli se ne’è accorto. RINATO

Migliaccio 6,5 sostituisce un certo Aquilani e non lo fa rimpiangere anzi qualche tifoso lo preferisce all’ex romanista. GARANZIA

Pizarro 7,5 nel momento in cui decide di prendere le redini del gioco la palla scompare dai piedi biancocelesti. METRONOMO

Borja Valero 8 vero MVP della partita. E’ ovunque e non sbaglia un solo pallone anche se non segna è lui il vero intoccabile di questa squadra TOP PLAYER

(dal 88′ Sissoko SV)

Cuadrado 7- meno continuo del solito forse per il campo persante ma quando decide di partire o fai fallo o non lo fermi. TGV

(dal 86′ Romulo SV)

Jovetic 7 segna un gran gol e solo la difesa biancoceleste gli impedice la doppietta speriamo si ripeta ogni domenica. DECISIVO

Ljajic 7,5 segna e fa segnare, corre su ogni pallone… si sta conquistando il rinnovo ma soprattuo la stima della curva a suon di bellissime partite. UMILE

(dal 66′ Llama 6,5 entra in una gara già decisa ma lui comunquen non sbaglia nulla. OPERAIO)

 

Montella 8 non è un allenatore perfetto, a volte sbaglia ma ha la capacità di capire gli errori e di impegnarsi per migliorare. Se la viola esprime, a detta di tutti, il miglior calcio della serie A è soprattutto merito suo e questo non va dimenticato anche quando si perde.

 





Bologna – Fiorentina 1-2

1 03 2013

La Fiorentina non riesce a salire il gradino, quello per passare dall’essere una squadra piacevole e bella a vedersi ad essere una grande squadra. Purtroppo a Bologna si ripete il copione andato già in scena in altre trasferte, specie nel 2013, partiamo da alcuni dati di fatto: la differenza di rendimento tra gare interne e gare esterne sta diventando abnorme e con tre sole vittorie esterne conquistate la strada per l’Europa è davvero complicata, la media punti della squadra cambia notevolmente se Pizarro è presente o meno, la squadra quando gioca in trasferta subisce troppe rimonte.

A Bologna va in scena una gara che ha somiglianze con altre trasferte, ma se a Udine la Viola poteva chiamare in causa decisioni arbitrali discutibili, a Catania la squadra aveva dominato senza concretizzare, in Emilia la Viola si accontenta di giocare un tempo e nella ripresa cala vistosamente e alla fine la sconfitta è in parte anche meritata.

Manca alla Fiorentina il carattere per diventare una grande squadra, perchè la squadra pur facendo fatica in zona gol non riesce mai a chiudere le partite e dire che il Bologna ad inizio ripresa non pareva certo irresistibile. Nella prima frazione di gara le emozioni accendono i primi minuti con Gabbiadini che colpisce il palo a Vivano battuto e Cuadrado che a tre mentri dalla porta riesce a mettere fuori un assist di Ljajic che era più facile da buttare dentro che sbagliare.

La Viola passa avanti al 27’ quando Ljajic batte Curci sul suo palo in diagonale sfruttando l’assist di Aquilani, ma fino all’intervallo il Bologna si rende pericoloso con Gabbiadini e Gilardino, i campanelli d’allarme erano quindi già suonati prima del riposo.

Nella ripresa con un Bologna che non spingeva troppo la Viola abbassava il proprio baricentro rinuniando a cercare di chiudere la gara nel momento propizio, su palla inattiva al 13’ da una punizione di Diamanti arrivava il pareggio con Motta abile a battere Viviano dall’area di porta.

La Fiorentina si sgonfia, Montella decide di non fare cambi e a sette minuti dalla fine Christodoupoulos va a iscriversi nella lunga lista dei goleador al primo gol in A contro la Fiorentina approfittando di una serie di errori difensivi viola in serie. Sul finale la squadra di Montella potrebbe pareggiare, ma il colpo di testa di Toni a cinque metri dalla porta finisce alto, con un altro gol clamoroso sbagliato si chiude la gara. Per la Viola altri punti pesanti lasciati per strada, a fine stagione potrebbero pesare notevolmente.

LE PAGELLE:

Viviano 6- Rivedibile il suo non intervento sulla punizione del pareggio

Tomovic 5 Sbanda paurosamente in entrambe la marcature felsinee.

Gonzalo Rodriguez 6 Sbaglia poco rispetto ai compagni di reparto

Savic 5 Diverse imprecisioni e il mancato disimpegno sul raddoppio bolognese

Pasqual 5 Non dà grande apporto in attacco, sbaglia anche lui sul raddoppio del Bologna (dal 44’ st Larrondo sv)

Aquilani 6 Firma l’assist del pareggio, impreciso in fase conclusiva.

Migliaccio 5,5 Ci mette tanto impegno, ma latita sul piano qualitativo (dal 35’ st Toni 5 Si divora un gol clamoroso).

Borja Valero 6 E’ tra i più continui nell’arco dei novanta minuti.

Cuadrado 4,5 Si divora un gol ad inizio partita che entrerà negli annali, non si riprende più e domenica mancherà per squalifica

Jovetic  5,5 Non riesce a rendersi pericoloso anche se gli arrivano pochi palloni.

Ljajic 6,5 Firma un gol e un assist delizioso per Cuadrado, cala nettamente nella ripresa (dal 33’ st Sissoko sv)





Fiorentina – Inter 4-1

20 02 2013

La Viola si regala la partita perfetta nella sfida contro l’Inter.  La squadra di Montella riscatta alla grande la partita di Torino e vince dominando la gara contro i neroazzurri, un autentico dominio in cui i gigliati prevalgono sui nerazzurri sotto il profilo del gioco, tecnico e di corsa. Montella presenta una squadra con un modulo elastico, a momenti la squadra difende a 4 ma a seconda delle fasi di gioco si trasforma, a trarre maggiore beneficio da questa variazione è il reparto avanzato, Cuadrado fa male alla difesa avversaria dovendo preoccuparsi meno della fase difensiva, Pasqual riesce comunque a proporsi sulla fascia, mentre in avanti Ljajic e Jovetic offrono una prestazione maiuscola condita da due gol a testa e da un’ottima intesa. Il centrocampo giganteggia, vince sotto ogni punto di vista la sfida con il reparto neroazzurro, il rientro di Aquilani è un valore aggiunto per tutto il reparto, Pizarro fa il regista con la solita maestria e non viene limitato da Guarin.

La cronaca registra tiri nello specchio della porta solo da parte gigliata, Fiorentina vicina al gol subito con Jovetic che pescato da un lancio di Pizarro si fa bloccare la conclusione da Handanovic, i Viola passano al 13’: cross di Pasqual, Jojo spizza di testa il pallone e Ljajic, perso dalla difesa interista, batte Handanovic. Con il gol del vantaggio la Viola continua a far girare la testa all’Inter andando al tiro più volte con gli attaccanti e i centrocampisti, Handanovic riesce però a mantenere i neroazzurri in partita. L’Inter è ai limiti dell’inguardabile, nella prima frazione si registra solo un tiro dell’ex Kuzamanovic che si perde vicino al palo. Alla mezz’ora sale in cattedra Jovetic che si inventa un gol da campione con un destro a girare dal limite dell’area che si infila al sette, gol da fuoriclasse e serviti tutti i critici che lo avrebbero messo in panchina. Nel secondo tempo la Viola arrotonda il punteggio, prima Jovetic approfitta di un assist di tacco di Aquilani per segnare il terzo gol gigliato, poi è Ljajic a chiudere i conti con un destro dal limite dell’area che batte Handanovic. Con venticinque minuti da giocare la gara va in archivio, quando non c’è più partita Cassano segna un gol che vale solo per aggiornare il tabellino. La Viola si regala così una notte da sogno partendo di nuovo alla conquista dell’Europa.

 

Viviano s.v. Assiste alla partita, non può nulla sul gol finale di Cassano

Tomovic 6,5 Inizia con un retropassaggio da brividi, poi migliora e sbaglia poco.

Gonzalo Rodriguez 7 Torna a guidare con la consuetà autorità, un paio di interventi sono da applausi.

Savic 6,5 Concede poco a Palacio, non sbaglia quasi nulla, unico neo un’ammonizione evitabile

Pasqual 6,5 Parte da terzino, ma a volte avanza e mette dentro il cross da cui nasce il vantaggio

Aquilani 7 Al rientro dalla squalifica, il centrocampo ne beneficia, dal suo intercetto nasce il gol del raddoppio, geniale l’assist di tacco sul terzo gol.

Pizarro 7 Torna a prendere le redini della squadra dopo la serata no di Torino, regia di livello assoluto macchiata dall’ennesimo giallo che gli farà saltare Bologna (dal 24′ Sissoko 6 All’esordio in Viola).

Borja Valero 7 E’ anche lui in grande serata, nel primo tempo oltre a essere ovunque cerca diverse volte il gol, ma Handanovic gli dice di no.

Cuadrado 6,5 La difesa dell’Inter non riesce a prendergli le misure così è costretta a continui raddoppi o a fermalo con le cattive (dal 39′ Llama sv).

Jovetic 8 Torna (finalmente!) ad essere decisivo, un gol da fuoriclasse e uno da attaccante di rapina (dal 29′ El Hamdaoui sv).

Ljajic 7,5 Firma la sua prima doppietta italiana e gioca la sua migliore partita in viola, con il merito di sbloccare la gara, oltre a questo incide sulla gara in modo notevole sacrificandosi anche nei recuperi.





Fiorentina – Udinese 2-1

27 08 2012

Un esordio in campionato quasi indimenticabile. Sì perchè la Fiorentina vince alla fine di una gara ben giocata e in cui ritrova finalmente quella sintonia tra pubblico e squadra da troppo tempo perduta. La ripartenza viola nasce indubbiamente da un mercato finora buono, dove si è deciso di dare un taglio con il gruppo del passato, ancora mancano gli ultimi giorni per le ultime cessioni e per l’acquisto di un attaccante, ci auguriamo che Jovetic resti qui un altro anno, cederlo ora vorrebbe dire ammazzare l’entusiasmo che si respira in ogni angolo della città dove si parla di Fiorentina.

Montella sceglie di giocare ancora con il 3-5-2, con la stessa formazione che aveva eliminato il Novara con la sola eccezione del portiere, la Viola fa subito capire di voler fare la partita, i centrocampisti fanno girare bene la palla e i lanci lunghi sembrano praticamente aboliti, nella prima frazione le occasioni migliori capitano a Romulo (conclusione a lato) e a Ljajic pericoloso sugli sviluppi di un angolo. L’Udinese crea due occasioni da gol, in entrambi i casi cercando di attaccare la profondità sul fuorigioco, nella seconda occasione Maicosuel su passaggio filtrante di Muriel fa secco Viviano e regala il vantaggio all’Udinese, un vantaggio immeritato per il volume di gioco a favore della Fiorentina. La squadra di Montella non fa una piega e non accusa contraccolpi dallo svantaggio. Nella ripresa la squadra continua ad attaccare anche se si nota in area di rigore l’assenza di un centravanti “vero”, serve un episodio per rimettere la gara in carreggiata e l’episodio arriva a metà tempo conclusione in diagonale di Jovetic, palla deviata e Brkic battuto è il gol del pari. La Fiorentina, supportata dalla spinta del pubblico, vuole vincere, mentre l’Udinese pare accontentarsi del pari, l’ingresso di El Hamdaoui favorisce il gioco viola, l’attaccante arrivato dall’Ajax fa anche vedere buoni numeri. Nel finale sulla punizione di Pasqual che si infrange sul palo sembrano svanire i sogni di vittoria, ma nel recupero su un lancio perfetto di Aquilani, Jovetic in diagonale fa secco Brkic e manda in estasi l’intero Franchi.

Viviano 6 Non ha colpe sul gol, sbaglia un uscita nel primo tempo, per il resto ordinaria amministrazione

Roncaglia 6 Cerca spesso l’anticipo, gioca una partita discreta macchiata dall’errore di reparto sul gol subito.

Rodriguez 5,5 E’ quello che ha maggiori responsabilità sul gol subito, per il resto buona guida del reparto, è discreto anche nell’impostare l’azione, appare un po’ lento sullo scatto.

Nastasic 5,5 Anche lui corresponsabile del gol subito, nella ripresa rischia di causare un rigore.

Cassani 6 Gara ordinaria senza grossi squilli, ma se vuole mantenere il posto deve dare di più (12′ st Cuadrado 6,5 Apporta vivacità sulla destra, si crea una buona occasione da gol ma la difesa friulana spazza via il pericolo)

Romulo 6 Parte anche stavolta titolare e se la cava discretamente mostrando ancora una condizione fisica ottima, sfiora anche il gol (34′ st Aquilani 6,5 Entra e firma l’assist decisivo)

Pizarro 6 Piccolo passo indietro rispetto alla gara di coppa italia ma vederlo con la palla tra i piedi è sempre un piacere per gli occhi.

Borja Valero 6,5 Tocca anche stavolta una marea di palloni sbagliando il minimo, dà supporto anche agli altri due reparti.

Pasqual 6 Gioca discretamente ma sbaglia qualche cross di troppo, sfortunato sulla punizione allo scadere.

Jovetic 7 La classe del campione, nel contesto di una partita che non era stata certo buona segna una doppietta che manda in estasi il Franchi, il secondo gol è da attaccante vero.

Ljajic 6,5 Gioca una buona gara, si costruisce due buoni occasioni ed esalta i riflessi di Brkic (dal 21′ st El Hamdaoui 6 Entra e fa vedere buoni numeri cambiando il peso in attacco, sbaglia però un’occasione non difficile)





Fiorentina – Inter 0-0

24 04 2012

Un pareggio agrodolce che in molti avrebbero sottoscritto alla vigilia e che alla fine lascia un retrogusto amaro visto l’andamento del match. La gara contro l’Inter si gioca all’ora di pranzo in una domenica ventosa in cui la Fiorentina si ritrova in emergenza in attacco dove gioca l’accoppiata Cerci- Ljajic, visto l’infortunio di Jovetic e la squalifica di Amauri. Per il resto Rossi opera due mosse a sorpresa accantonando in difesa Gamberini per far giocare Camporese e a metà campo va fuori Montolivo con Kharja titolare.

L’inizio della partita è favorevole alla Fiorentina con un paio di occasioni subito per Kharja dal limite dell’area su servizio di Lazzari e poi con lo stesso Lazzari che cerca di sorprendere Julio Cesar con un sinistro da metà campo che si perde di poco fuori. La squadra gigliata disputa una gara attenta in fase difensiva, cercando di non concedere spazi ai neroazzurri, in avanti è da segnalare il gran lavoro svolto da Cerci che svaria su tutto il fronte d’attacco. Nel primo tempo si segnala poco da parte interista, a parte un paio di tentativi controllati con facilità da Boruc. Nella ripresa la Fiorentina avrebbe la grande chance di sbloccare la gara con un calcio di rigore concesso dall’arbitro Valeri per un fallo in uscita di Julio Cesar su Lazzari, che era stato imbeccato perfettamente da Kharja. La trasformazione del rigore viene fallita da Ljajic, il cui tiro rasoterra non è troppo angolato e Julio Cesar devia in angolo.  Dopo il rigore fallito il serbo viene sostituito da Acosty, la Fiorentina sfiora il gol con Nastasic, ancora una volta pericoloso su palla inattiva, nel finale la Viola rischia su un paio di tentativi dell’Inter in particolare una girata di Milito mette i brividi al Franchi. Finisce così per la seconda volta di fila senza gol, ma se la gara con il Palermo fu una mezza delusione, stavolta è da apprezzare il grande spirito di sacrificio mostrato da tutta la squadra in una gara temibile. Va segnalato anche come alla fine la squadra di Rossi schierasse un nutrito gruppo di giovani con in campo quattro giocatori nati dal 1991 in poi vale a dire Acosty, Salifu, Camporese e Nastasic. In classifica il vantaggio sul terz’ultimo posto rimane invariato, mentre viene agganciato il Cagliari e si guadagna un altro punto di vantaggio sul Genoa, umiliato a Marassi dal Siena.

Boruc 6 Domenica decisamente più tranquilla rispetto alle previsioni, non sbaglia quando viene chiamato in causa.

Camporese 6,5 Altra buona partita, fa bene in fase difensiva e si propone anche in attacco, dopo la gara con il Milan un’altra gara non facile superata a pieni voti.

Natali 6,5 Guida la difesa con saggezza, un paio di chiusure importanti.

Nastasic 6,5 Fa a sportellate con Milito, oltre ad una gara positiva in difesa sfiora ancora una volta il gol da calcio d’angolo

Cassani 6 Sufficienza risicata, va meglio in fase di non possesso quando deve aiutare i compagni in copertura, in fase di possesso sbaglia diversi appoggi

Kharja 6,5 Una delle sue migliori partite in maglia viola, la cosa migliore è l’assist per Lazzari sull’azione da rigore.

Behrami 6,5 Solito flangiflutti a centrocampo, la mediana viola non puà fare a meno di lui anche se gioca non al 100% (dal 22 st Salifu 6 Va a far legna in mezzo al campo(

Lazzari 6,5 Si vede subito che è in gran spolvero, conquista anche il rigore.

Pasqual 6 Fa 200 gare in A e tutte con la maglia viola, discreta gara, un po’ in sofferenza nel finale

Cerci 6,5 Fa una gara di gran sacrificio, ha messo in difficoltà la difesa dell’Inter, avesse sempre giocato con questo spirito….

Ljajic 5 Non aveva giocato una gran partita, il rigore calciato male è un aggravante (26’ st Acosty 6 Entra e si becca l’ammonizione, peccato non aver provato a sfruttare la sua velocità)

AN





Fiorentina – Chievo Vr. 1-2

2 04 2012

La Fiorentina si suicida in casa contro il Chievo e vede avvicinanarsi lo spettro della retrocessione. Se ancora l’incubo serie B non è troppo vicino lo si deve all’andamento del Lecce che non sfrutta un calendario benevolo e resta sotto di 5 punti dai viola anche se va sempre ricordato lo scontro diretto all pen’ultima giornata. Al Franchi va in scena un’altra gara da incubo dopo quella di due settimane fa contro la Juventus, se la “manita” bianconera aveva fatto danni e fatto accumulare tanta rabbia, stavolta contro il Chievo lo scenario è anche peggiore perchè contro una squadra ampiamente alla portata la squadra di Rossi offre l’ennesima prestazione da dimenticare, giocando una gara senza mordente e senza la minima idea di gioco, la squadra viola è molle e con pochissimo movimento senza palla, in difesa è spesso in sofferenza ee è pressochè nulla in attacco.

In questo scenario come raccogliere i punti necessari per evitare la retrocessione diventa un interrogativo di difficile soluzione, ma se gli errori sono a monte ora conta il presente e diventa lecito domandarsi se sia giusto andare avanti con quest’allenatore che è sicuramente bravo ma che per ora a Firenze sta fallendo la missione che gli era stata affidata. Nel primo tempo si vede subito che non è aria per la Fiorentina, con la curva in silenzio dopo la sconfitta di due settimane fa, la squadra viola fatica ad imbastire un’azione decente che sia una, pochi gli smarcamenti in fase offensiva, Amauri gioca spalle alla porta e non incide in zona gol, Jovetic sembra in un periodo di forma non buono e la Viola confeziona il primo regalo del suo pomeriggio da dimenticare con Natali che sbagli il retropassaggio e firma un assist perfetto per Pellissier che porta avanti il Chievo. Lo stesso attaccante clivense potrebbe raddoppiare in chiusura di tempo ma sbaglia il pallonetto sull’uscita di Boruc, la Fiorentina è quasi non pervenuta se si eccettuano un paio di tentativi di Pasqual e Jovetic. Nella ripresa la musica non cambia, la Fiorentina resta inguardabile mentre il Chievo si difende con ordine, tra i viola entra Ljajic al posto di Amauri, la squadra di Rossi non impegna mai il portiere ospite Sorrentino, per raggiungere il pareggio è necessaria una palla inattiva, punizione di Ljajic perfetta dai 20 metri e pari gigliato. La Fiorentina non contenta di avere regalato un gol nel primo tempo fa il bis a tre minuti dalla fine con Pasqual che sbaglia il disimpegno al limite dell’area, Paloschi che ne approfitta e serve Rigoni che da pochi metri batte Boruc . Adesso la strada per la salvezza si fa durissima ma non si vede chi possa prendere in mano la situazione e salvare questa squadra alla deriva.

 

Boruc 5,5 Sui due gol presi non ha colpe, fa un paio di parate decenti e il solito semi disastro nei rinvii.

Cassani 5,5 Non fa disastri, ma si limita al compitino, si propone poco in fase offensiva.

Gamberini 5,5 Anche lui non fa regali, ma la difesa viola soffre troppo nel settore centrale.

Natali 4 L’assist per il primo gol ospite è un errore troppo grave, gli inserimenti in fase offensiva non lo salvano.

Pasqual 4 Aveva già giocato una brutta partita tra cross sbagliati e tiri sciagurati, l’errore finale porta la squadra nel baratro.

Marchionni 5,5 Alla seconda da titolare sembra già un po’ di deficit di condizione, ma è tra i pochi a non avere voglia di fare brutte figure.

(25′ st Lazzari 5 entra in campo e sbaglia tutto quello che può sbagliare)

Behrami 5 Irriconoscibile, contributo minimo in fase di non possesso, male invece quando c’è da costruire il gioco.

Montolivo 6 E’ l’unico che in mediana prova a inventarsi qualcosa, meglio nel primo tempo che nella ripresa, ammonito sarà squalificato contro il Milan.

Vargas 5 Sbaglia molto, dopo i timidi segnali di risveglio delle altre gare, brusco passo indietro.

Amauri 4,5 Oramai è più di un caso, si limita alle sponde ma un attaccante dovrebbe fare i gol.

(1′ st Ljajic 6 Aveva provato a salvare la Fiorentina con un bel gol su punizione, ma non aveva fatto i conti con la difesa viola che era in vena di regali)

Jovetic 5 Conquista diverse punizioni, ma sembra giù di forma, da lui sarebbe lecito attendersi un contributo maggiore.

AN