Prandelli scrive a Firenze

3 06 2010

Lettera Aperta

A chi mi incontra per strada e mi chiama “Cesare”; a chi ha preso la pioggia, il sole, il vento al Franchi; a chi ha fatto le vacanze a Folgaria, a Castelrotto e a Cortina;
a chi ha pianto per un rigore sbagliato o per la gioia di Anfield; a chi ci ha creduto come me e si è emozionato per una solitaria bandiera viola ad una finestra;
a chi ha pensato che, nonostante sbagliassi qualche cambio, ero comunque una persona per bene; a chi ha saputo capire ed apprezzare il significato del silenzio;
a chi ha fatto centinaia di chilometri per dire “io c’ero”, quelli di Verona, di Torino e che hanno pianto di gioia con noi; a quelli che ci aspettavano all’aeroporto la notte per cantare “forza viola”;
a chi urlava “falli correre” e a chi ha corso; a chi mi diceva, toccandomi ogni volta l’anima, “Grande Mister, uno di noi” oppure “parlare con te è come se parlassi con un parente”, fratello, zio cugino, padre non fa differenza.

A tutti, a Firenze con la sua eleganza un po’ malinconica, la sua diffidenza e la sua generosità, devo dire solo due cose: grazie e vi porterò sempre nel mio cuore.

Cesare





Lettera ai tifosi? No grazie, rispedita al mittente.

24 09 2009

letteradimissioni

Cari tifosi,

CARO PRESIDENTE LE RISPONDIAMO CON EDUCAZIONE.

oggi ho assunto la decisione di fare un passo indietro.

Da alcuni mesi avverto in modo forte che non c’è più la necessaria condivisione del nostro “Progetto” che, con coerenza e serietà, ho cercato di portare avanti in questi anni di mia Presidenza, grazie anche al grande e decisivo supporto di Voi tutti e della Città.

A CHI FA RIFERIMENTO CARO PRESIDENTE?

AI TIFOSI ? AI GIORNALISTI ? AL COMUNE DI FIRENZE ?

FACCIA I NOMI PER FAVORE

Un clima ben diverso da quello che si percepiva anche quando andavamo tutti a sostenere una squadra che si chiamava “Florentia Viola” (non avendo trovato al nostro arrivo nemmeno il nome storico della Società), che giocava in serie C 2 in piccoli paesi della provincia italiana.

CARO PRESIDENTE, SE LO RICORDA VERO CHE AVETE RILEVATO LA SOCIETA’ A COSTO ZERO ? SICURAMENTE LA PROPRIETA’ HA INVESTITO MOLTO IN QUESTI ANNI, MA ORA, IN CASO DI VENDITA, SICURAMENTE LA SOCIETA’ NON VERREBBE SVENDUTA A ZERO EURO…

Momenti in cui si sentiva chiaro l’amore comune, e la voglia di accettare una sfida, per una squadra che aveva di fronte un percorso lungo e difficile, e da più parti ritenuto impossibile.

Tutti insieme, da allora, abbiamo fatto tanta strada, e credo che dobbiamo esserne orgogliosi; abbiamo ridato alla bella Città di Firenze una squadra ai vertici del calcio nazionale ed europeo, una Società solida e ben gestita, una tifoseria che tutti riconoscono corretta, passionale ed appassionata.

CARO PRESIDENTE LA TIFOSERIA NON L’HA “RIDATA ” LEI MA C’E’ SEMPRE STATA, PUNTUALIZZIAMO…

Questo è stato possibile non solo perché gli investimenti economici fatti dalla Proprietà sono stati molto importanti, ma prevalentemente perché tutti noi, Società, dirigenti, tifosi, Città e precedente Amministrazione, abbiamo creduto fin dall’inizio che il “Progetto Fiorentina”, se fossimo rimasti uniti, l’avremmo potuto realizzare.

Vi assicuro che alcuni momenti di grande amarezza, che ho vissuto negli anni passati, sono stati superati proprio grazie al calore che Voi tifosi avete sempre fatto sentire a me e alla Società.

Il futuro dovrà essere quello di avere una Società sempre meglio organizzata, che abbia, o possa generare, le risorse necessarie per autofinanziarsi e, allo stesso tempo, guardare ad importanti obiettivi sportivi, che sono poi la parte che, giustamente, è più vicina al cuore dei tifosi.

OPINIONI RISPETTABILISSIME E SENSATE… E QUINDI ?

Per realizzare questo sogno, tenendo conto dei tempi necessari, ciò che più occorre, oltre ai mezzi economici, è la fiducia e la convinzione reciproca di tutti noi che questi obiettivi li possiamo raggiungere, e la pazienza e la costanza necessaria per ottenerli; proprio la fiducia è quello che ora ho sentito mancare intorno alla Società; ed è quindi questo che mi ha portato a decidere di prendere una pausa di riflessione nella gestione diretta della Società.

CARO PRESIDENTE, GLI UNICI IMPAZIENTI MI SEMBRANO PROPRIO I VERTICI DELLA SOCIETA’ (LEI COMPRESO) CHE NON PASSA GIORNO CHE PIANGANO SULLA FAMIGERATA CITTADELLA VIOLA

Del resto progetti così ambiziosi si possono realizzare solo se ci sono enorme fiducia e condivisione forte degli stessi obiettivi e degli stessi principi, altrimenti l’insuccesso, la confusione ed il malumore saranno sempre in agguato, permettendo che sia privilegiata la piccola polemica del momento (peraltro spesso anche giusta) e facendo perdere il senso dell’obiettivo finale.

Per quanto riguarda l’indispensabile rapporto di fiducia reciproca, con grande franchezza, voglio che la Città di Firenze e tutti i tifosi sappiano che, se si ritiene che ci sia qualcun altro, più adatto di noi a portare avanti questo progetto, si faccia avanti ora e, se avrà le necessarie garanzie per attuarlo, siamo pronti a farci da parte e consegnargli in mano la Società, se questo è quello che serve.

COS’E QUESTO UN RICATTO ? DA QUANDO IN QUA SONO I TIFOSI CHE SCELGONO IL PROPRIETARIO ? PROPRIO UNA BRUTTA USCITA QUESTA CARO PRESIDENTE, DEGNA DI UN IMPRENDITORE DI BASSO SPESSORE QUALE LEI SICURAMENTE NON E’.

OPPURE E’ UN MESSAGGIO VELATO VERSO LE ISTITUZIONI CITTADINE ? IN QUESTO CASO FAREBBE BENE A PARLARE CHIARO E A NON NASCONDERSI DIETRO MESSAGI AI TIFOSI.

Quello che a me sta più a cuore è che questa Società raggiunga obiettivi sempre più alti e che tutti quelli che la sostengono con fede siano soddisfatti e sereni.

COME A TUTTI GLI IMPRENDITORI DI SUCCESSO QUELLO CHE LE STA A CUORE SONO I RISULTATI ECONOMICI DELLA SOCIETA’. STOP.

Voglio cogliere l’occasione per ringraziare ancora una volta tutti quelli che lavorano nella Fiorentina, rassicurandoli che la gestione della società è in ottime mani e sarà portata avanti da chi già la conosce bene.

CARO PRESIDENTE, LASCIARE LA SOCIETA’ SENZA PRESIDENTE LASCERA’ UN MARCHIO INDELEBILE NELLA SUA GESTIONE.

Un abbraccio caloroso alla Squadra e allo Staff Tecnico, un gruppo affiatato di professionisti seri e preparati che ringrazio per i grandi risultati finora ottenuti.

Un saluto a tutti quelli che vogliono veramente bene alla Fiorentina, assicurando loro che la mia passione per la “Viola” non cambierà di una virgola.

UN’ULTIMA COSA PRESIDENTE, LA PERMALOSITA’ NON E’ UN PREGIO PER UN GROSSO IMPRENDITORE. FIRENZE E LA FIORENTINA SONO UN TUTT’UNO DA 82 ANNI E, NE STIA CERTO, CONTINUERANNO AD ESSERLO PER I PROSSIMI 100.

CI AUGURIAMO DI UN SUO SERIO RIPENSAMENTO MA SI RICORDI CHE LA FIORENTINA ESISTERA’ ANCHE DOPO CHE I DELLA VALLE NON CI SARANNO PIU’.

CON “MUTATA” STIMA, SALUTI





La matassa rumena

8 09 2009

mutu-chelsea

Sulla questione morale relativa alla Sentenza Mutu ci siamo già espressi: sentenza giusta ma risarcimento spropositato. Stop.

Sulla lettera che lo stesso Mutu ha indirizzato al Chelsea e alla Fifa con la proposta di risarcimento sotto forma di beneficienza, è inutile dare giudizi; è una faccenda personale e capiamo che la cifra in ballo sia di vitale importanza per l’avvenire del giocatore.

Sicuramente dietro la lettera del giocatore c’è Becali e il pool dei suoi avvocati. Stanno provando ad alzare un polverone mediatico per cercare una transazione con il Chelsea. Ma non sarà facile.

Ma cosa potrebbe accadere?

Ipotizziamo noi un primo scenario.

– A Dicembre diventa definitiva la sentenza e si trova una transazione intorno agli 8-9 mln di euro

– La Fiorentina cede Mutu ad una società che garantisca al giocatore uno stipendio elevato e alla società viola un buon rientro di liquidità

– La Fiorentina spende il tesoretto rimasto nelle casse per un attaccante di alto livello (Pandev?)

Il secondo scenario invece potrebbe essere quello che avevamo già indicato in un altro post: una transazione al 40-50% della cifra con un pagamento dilazionabile in 6-8 anni in modo da permettere al giocatore di guadagnare queste cifre in campionati, magari di minor prestigio, ma più remunerativi  (Russia, Emirati Arabi…).

Non resta che aspettare.

Nel frattempo sinceramente non ci interessano iniziative da paladini.

E’ giusto che il giocatore risolva da solo questa problematica, magari con l’aiuto della società che deve salvaguardare il suo capitale.

Certo capiamo le difficoltà psicologiche del rumeno e, finchè sarà un giocatore della Fiorentina, sportivamente va aiutato e moralmente va lasciato tranquillo.

Ma non parliamo di compassione, per favore.

La compassione va dedicata alle persone che veramente ne hanno bisogno.