Lecce – Fiorentina 0-1

7 05 2012

L’incubo è finito. La Fiorentina evita la retrocessione vincendo lo scontro diretto di Lecce e si toglie dalla lotta per non retrocedere lasciando l’ultimo posto per la B a Lecce e Genoa. Sia ben chiaro, non c’è nulla da festeggiare, solo un sospiro di sollievo per non ritrovarsi a dover sperare in un punto nell’ultima giornata, anche se va detto che, visti i risultati di domenica, la Fiorentina si sarebbe salvata ugualmente anche se avesse perso.

Dopo l’esonero di Delio Rossi a Lecce va in panchina Guerini, lo schema resta il solito, cambiano invece alcuni interpreti visto che in difesa vengono ripescatati Gamberini e Felipe (al debutto stagionale da titolare), in mediana si rivede Behrami, mentre in avanti Olivera gioca in appoggio a Cerci visto che di altre punte disponibili non ce ne sono. Il Lecce si ritrovava nellla necessità di dover vincere per forza, la Fiorentina poteva così fare la gara come le riesce meglio, ovvero aspettando e ripartendo in contropiede. Nel primo tempo sono pochi i pericoli corsi dai gigliati, mentre da parte Viola ci sono almeno tre grosse opportunità: la prima con un tiro dal limite dell’area di Montolivo, poi Cassani impegna ancora Benassi dopo uno splendido uno-due con Olivera, alla terza occasione la Viola passa in vantaggio su un lungo lancio dalle retrovie Olivera tocca il pallone per smarcare Cerci che si presenta solo davanti a Benassi e lo batte con una conclusione precisa sul primo palo. La sfortuna accompagna la Viola perchè raramente ricordiamo una squadra che è costretta a fare tre cambi per infortuni, nel primo tempo esce Behrami (al suo posto dentro Marchionni), nella ripresa fuori prima Montolivo (per Lazzari) e poi Felipe (al suo posto entra Camporese).

Nel secondo tempo la Fiorentina non ne ha più e consegna di fatto la partita ai salentini, i viola non riescono mai a ripartire e il Lecce così cerca la chance giusta in avanti, la migliore occasione arriva ad inizio ripresa da un calcio d’angolo su cui Boruc esce male ed Esposito di testa coglie la traversa a porta vuota, la Viola corre altri rischi ma il Lecce non crea altre palle gol clamorose.

La Fiorentina si conferma in questa seconda parte di stagione squadra da trasferta con il terzo successo colto lontano dal Franchi negli ultimi due mesi, adesso dopo aver scacciato l’incubo serie B è opportuno pensare alla rifondazione. Servirà una nuova dirigenza, un nuovo allenatore e una robusta rivoluzione tra i calciatori, dopo oltre due anni di anonimato con annesso svuotamento del Franchi è necessario un campio di passo per cambiare questa pericolosa inerzia al ribasso. Domenica prossima ultimo turno di campionato al Franchi, gara senza valore per la classifica, forse sarà utile per dare spazio a qualche giovane.

Boruc 6 Sufficienza risicata, in porta se la cava, ma sbaglia due uscite su calcio d’angolo che potrebbero costare caro

Gamberini 6 Si rivede dopo alcune settimane, si prende pochi rischi ma sbaglia poco

Natali 6 Piccolo passo indietro rispetto ad altre partite, complessivamente sufficiente ma sbaglia diversi appoggi

Felipe 6 La prima da titolare alla pen’ultima giornata, ma giocando a tre in difesa non si poteva rispolverare prima? (dal 31’ st Camporese sv)

Cassani 6 Sbaglia un’occasione clamorosa solo davanti a Benassi, si applica molto in fase difensiva.

Behrami sv Prova a giocare ma dopo neanche mezz’ora deve alzare bandiera bianca (dal 28’ pt Marchionni 6 Gioca da centrocampista centrale e non sfigura)

Montolivo 6 Fornisce una prestazione accettabile pur non essendo al massimo, con ogni probabilità si chiude a Lecce la sua avventura in maglia viola (dal 11’ st Lazzari 5,5 Entra nel momento peggiore della squadra, ma  sbaglia troppi appoggi)

Kharja 5 Va a passo lento per tutta la partita, nel secondo tempo è quasi irritante.

Pasqual 6 Si propone spesso in fase offensiva anche se con l’attacco attuale i cross non servono, dà supporto in difesa.

Olivera 7  La sua miglior partita in maglia viola, firma l’assist per il gol di Cerci e manda in porta Cassani, cala nel secondo tempo.

Cerci 7 Ottima gara: firma il gol salvezza e festeggia sotto il curvino ospite, da solo tiene impegnata la retroguardia avversaria.

AN





La quota salvezza

17 04 2012

Non eravamo certo partiti con queste aspettative ma purtroppo ci ritroviamo a lottare per la salvezza e in questi giorni da più parti sorge, spontanea, la domanda: ma quanti punti servono per salvarsi?

Noi di Universo Gigliato abbiamo analizzato gli ultimi 10 campionati per vedere, matematicamente e statisticamente quale può essere la famigerata quota salvezza.

Ecco qui di seguito i dati delle squadre che hanno occupato l’ultima posizione utile per la permanenza in serie A:

Stagione

Squadra

Squadra

Squadra

Squadra

Punti

2001/2002

Brescia

Udinese

40

2002/2003

Modena

Empoli

Reggina

38

2003/2004

Reggina

Siena

34

2004/2005

Parma

Fiorentina

42

2005/2006 ***

Messina

31

2006/2007

Cagliari

Torino

Reggina

Siena

40

2007/2008

Catania

37

2008/2009

Bologna

37

2009/2010

Bologna

42

2010/2011

Lecce

41

*** stagione di calciopoli

Abbiamo tolto dai nostri calcoli la stagione 2005/2006 (quella di calciopoli) in quanto la quota salvezza del Messina è puramente teorica in quanto risente della retrocessione all’ultimo posto della Juventus (0 punti finali…che bellezza!!!) e della forte penalizzazione alla Lazio (che ha chiuso il campionato a 32 punti).

Nei restanti 9 campionati la quota salvezza media è 39 punti e il massimo di punti necessari per salvarsi sono stati 42 punti (necessari al Parma e proprio alla Fiorentina nella stagione 2004/2005 e al Bologna nella stagione 2009/2010).

La Fiorentina in questo momento ha 37 punti e questo calendario: Inter (casa), Roma (fuori), Atalanta (f), Novara (c), Lecce (f) e Cagliari (c). Considerando che con 42 punti la salvezza dovrebbe essere sicura, salta subito all’occhio come questa passi inevitabilmente dal Franchi. Vincere con Novara e Cagliari in casa è l’obbiettivo minimo per raggiungere i 42 punti. Se poi viene fuori qualche altro punto tanto meglio…

LR





La moVIOLA

18 01 2012

Si apre con Fiorentina-Lecce di andata questa nuova rubrica dedicata ai fatti eclatanti relativi alla squadra viola. All’Artemio Franchi arriva il signor Calavarese di Teramo, coadiuvato da Altomare e Cariolato, alla sua quinta gara in serie A tra queste un Brescia-Fiorentina 2-2 della stagione scorsa.

Quest’anno è nell’organico della CAN B e la partita viola è la sua seconda nella massima serie in questa stagione, la gara come ipotizzato dal designatore scorre via senza problemi per il giovane arbitro.

Fino all’azione del rigore c’è solo da segnalare la posizione regolare di Ljajic in entrambe le palle gol avute, invece al 20’ del secondo tempo Muriel imbeccato da Di Michele, entra in area a gran velocità e Natali, come un elefante in un negozio di cristalli, lo va a contrastare con NEGLIGENZA causando il rigore che decreterà la sconfitta viola.

Da qui la partita comincia in salita per il signor Calvarese che non si avvede di una prima entrata a gomito alto di Esposito su un giocatore viola, e solo alla seconda con conseguente principio di rissa lo ammonisce tuttavia questo non va a incidere sul risultato che purtroppo per noi tifosi resterà do 0-1.

LuBe





Fiorentina – Lecce 0-1

16 01 2012

Punto e a capo. La Fiorentina non riesce a ripartire e a dare continuità di risultati e cade clamorosamente in casa contro l’ultima della classe. Una gara approcciata con il solito modulo, il 3-5-2, la squadra di Rossi fa capire ben presto di essere in altra giornata rispetto alle gare con il Novara e contro la Roma e di esser tornata ad essere squadra senza anima. Il primo tempo scorre via tra tanta mediocrità, il centrocampo viola fa una gran fatica a costruire e sulle fasce la Viola non riesce a sfondare, a destra non gioca quasi mai, a sinistra Vargas è in giornata no. Nella ripresa con l’ingresso di Lazzari esce Salifu e Montolivo viene riportato centrale, l’ex cagliaritano sbaglia tutto quello che può sbagliare , mentre Ljajic in avanti fa rimpiangere il fatto che non sia arrivato un attaccante perchè spreca due ottime occasioni. Ma la gara viola resta di una pochezza disarmante così a metà ripresa arriva il rigore che decide la partita nato da un inutile fallo di Natali su Cuadrado, con il rigore trasformato da Di Michele. La reazione viola è confusa, tra i fischi entra anche Cerci, alla Viola capita qualche occasione da palla inattiva e con Jovetic apparso anche lui sotto gli standard visti nelle ultime due partite.
Finisce così con la prima sconfitta interna della gestione Rossi, una partita assai deludente per una squadra che non riesce ad abbondonare la mediocrità che oramai l’accompagna da due anni.
 
 
Boruc 6,5; Gamberini 6, Natali 5, Nastasic 6; Cassani 5,5 (35′ st Romulo sv), Behrami 5,5 Salifu 5,5 (1′ st Lazzari 4,5) Montolivo 5,5, Vargas 4,5; Ljajic 4,5 (20′ st Cerci 5) Jovetic 5,5

AN

 





Fiorentina – Lecce 1-1

24 01 2011

Come già scritto durante questa “travagliata” stagione, è sempre più dura trovare nuovi spunti e aggettivi per raccontare le gesta settimanali della Fiorentina targata Mihajlovic.

Anche questa domenica, i viola scesi in campo non hanno fatto niente più del loro solito per rendere questa nuova cronaca diversa da tante altre già passate. I segnali dell’ennesima prestazione deludente sono chiari fin dai primi minuti: lenti davanti e impacciati dietro. E proprio da uno svarione difensivo, alla mezz’ora del primo tempo, il Lecce passa avanti con Di Michele. L’attaccante pugliese pochi minuti dopo avrebbe già la palla del KO sui piedi ma grazia Boruc sparando sulla traversa un calcio di rigore da lui stesso guadagnato su un altro errore della retroguardia gigliata. Nella ripresa la Fiorentina riesce a pareggiare grazie al solito Gilardino ma è ancora il Lecce a rendersi più pericoloso e a sfiorare il clamoroso successo.

Nessun cambio di rotta insomma, i progressi di Napoli svaniti nel nulla. E, quel che è peggio, il tutto nella quasi totale indifferenza del Franchi. Restano pochi giorni alla chiusura della finestra invernale di mercato: non resta che sperare che siano spesi in modo tale da rilanciare la squadra e  ridare un po’ dell’entusiasmo perso alla tifoseria. L’unica soluzione possibile al momento per evitare guai ben peggiori.





Lecce Fiorentina 1-0

13 09 2010

Con un bel salto carpiato all’indietro rispetto a due settimane fa, per gioco, idee ed impegno, la Fiorentina di Mihajlovic cicca la prima trasferta stagionale sul campo del neo promosso Lecce. E stavolta neanche l’evidente errore del guardalinee di turno (2 in 2 gare, che media!) e le solite assenze riescono a dare una giustificazione soddisfacente ad un risultato, alla vigilia, quantomeno inaspettato.

La rete di Di Michele dopo appena 9 minuti, nata in verità casualmente da un goffo e sfortunato intervento di Montolivo sugli sviluppi di un calcio piazzato, ha purtroppo evidenziato nella squadra viola un’approssimativa intesa fra i reparti, spesso troppo distanti, e una non perfetta condizione di alcuni singoli, necessaria, come sappiamo per recente esperienza, per supportare questo tipo di modulo. E così fra la scarsa lucidità in regia di Montolivo e D’Agostino ed i testardi e infruttuosi dribbling di Cerci, la gara di oggi è scivolata via con poche, pochissime occasioni da rete per i viola. Tra queste, ovvero tra l’uscita tempestiva di Rosati sui piedi di Gilardino e il colpo di testa a lato di Ljajic, c’è in realtà anche una rete, segnata in tuffo del sempre generoso Kroldrup. Ma l’urlo del danese è stato ricacciato subito in gola insieme al nostro dalla bandierina alzata a sproposito dall’assistente di Orsato, giusto per far capire meglio una volta di più quanto questa domenica vada rapidamente archiviata nello scatolone “brutti ricordi”.

I risultati e le prestazioni delle altre pretendenti per un piazzamento europeo aiutano per fortuna ad alleviare il sapore amaro rimasto  in bocca e a pazientare ancora un pò. Perché infondo è lecito sbagliare, specie se dopo pochi mesi dal cambio della guida tecnica. L’importante sarà non perseverare, magari già da sabato prossimo!