Parola alla difesa

28 09 2011

Uno dei luoghi comuni dei tifosi viola è che la nostra difesa sia scarsa. Da anni sentiamo parlare dell’esigenza di acquistare un centrale di valore o di quale errore macroscopico sia stato perdere  Ujfalusi o  Dainelli. Siamo andati allora ad analizzare i goal subiti dalle squadre che hanno disputato tutte  le ultime 5 stagioni di serie A. Il risultato è sorprendente e forse qualcuno si ricrederà sulla solidità della difesa:

  1. Inter 168 goal subiti
  2. Milan 172 g.s.
  3. Fiorentina 199 g.s.
  4. Lazio 221 g.s.
  5. Roma 225 g.s.
  6. Sampdoria 236 g.s.
  7. Udinese 260 g.s.
  8. Cagliari 261 g.s.
  9. Catania 261 g.s.
  10. Palermo 268 g.s.




La Fiorentina che nasce (parte I)

16 06 2010

Allo stato attuale delle cose e in attesa di qualche cessione (Mutu, Donadel, Vargas, Comotto?) vediamo cosa manca secondo noi alla squadra gigliata per poter affrontare al meglio la prossima stagione. Una premessa è d’obbligo: non avendo impegni europei le partite saranno meno e quindi, almeno numericamente, la rosa non ha la necessità di essere foltissima. La tattica dovrebbe essere un 4-3-3.

Tra i pali non ci dovrebbero essere, il condizionale visti gli ultimi episodi è d’obbligo, grossi scossoni e il portierone francese  Frey difenderà ancora la porta viola. C’è da sciogliere il dubbio sul n.12 nel caso Avramov venga ceduto. I 4 centrali difensivi sono tutti confermati: Gamberini e Felipe sono i titolari e Natali e Kroldrup (quest ultimo fresco di rinnovo contrattuale) sono le alternative. A destra il titolare è De Silvestri e Comotto (se rimane) la riserva. A sinistra, invece, con l’addio di Gobbi è rimasto il solo Pasqual. In verità nell’ultima stagione in alcune partite in questa posizione ci ha giocato Felipe non garantendo però buoni risultati.

Concludendo, per la difesa, la priorità è di acquisire un difensore laterle sinistro.





Palermo – Fiorentina 3-0

25 01 2010

Sulla partita c’e’ veramente poco da dire.

Pare ormai chiaro che questa squadra non ha ne’ le forze ne’ i nervi per combattere su 3 fronti e ci pare perfino normale. Infatti, oltre alla continuita’ fisica, a questa squadra sembra mancare la continuita’ psicologica per combattere per alti traguardi in piu’ di una competizione.

Difetto di gioventu’ ? Assolutamente no, vista la provata esperienza di molti dei giocatori top. Semmai un difetto di “produzione”, ossia nel dna di molti di questi ragazzi manca un certo grado di sopportazione agli alti stress sportivi. Cio’ provoca le dimenticanze e le lacune tecniche viste ieri a Palermo, quando riteniamo che la Fiorentina sia una spanna sopra alla squadra di Zamparini. Il modo in cui il Palermo ha aggredito la partita nei primi 45 minuti e’ sintomatico. Avevano “fame” mentre i giocatori Viola non erano per nulla concentrati, ricordando che provenivano da un ciclo di partite piuttosto intenso che comprendeva pure 2 turni infrasettimanali di Coppa Italia, vinti brillantemente.

Il Palermo che non ha tutti gli impegni della Fiorentina (per fortuna) si e’ profuso in un forcing continuo, pressing che il centrocampo e la difesa viola non hanno saputo arginare, per poi nel secondo tempo, controllare agevolmente il match e sugellarlo con il 3 goal di Budan.

L’inizio del secondo tempo era stato perfino incoraggiante e possiamo perfino pensare che se i goal di scarto fossero stati soltanto uno la partita poteva essere raddrizzata, perche’ il Palermo era abbastanza stanco ed agiva soltanto in contropiede, ma come hanno sottolineato i piu’, non si puo’ regalare un tempo agli avversari come e’ successo domenica con il Bologna.

L’innesto di Felipe ovviamente comporta una nuova registrazione dei movimenti della difesa, mentre continua, a parer nostro, la latitanza in mezzo al campo, di un reparto sempre in sofferenza, anche nelle partite vittoriose.

E ora ?

E ora conviene concentrarsi su Champions, Coppa Italia (soprattutto) e cercare un piazzamento tra il 5 e il 6 posto in Campionato per garantirsi un posto in Europa League senza passare dai preliminari estivi.

Visti i ritmi di Napoli, Roma, Palermo e il probabile rientro in pista della Juve una volta cambiato Mr.Danone, il 4 posto, a nostro modesto avviso, rimane una chimera.

Pazienza. Non tutte le annate posso essere iper soddisfacenti.

Un successo in Coppa Italia e magari un altro turno in Champions sarebbe comunque un bel vedere, anche se i “puri” storcerebbero la bocca vedendo sfumare i milioni di euro di un nuovo piazzamento in Champions.





Parola alla…difesa

29 09 2009

difesa

Finalmente le acque si sono calmate; le parole di Diego Della Valle (tutto un altro spessore e personalità rispetto al fratello) sono servite per rasserenare l’ambiente. Ora ragionevolmente si può pensare al calcio giocato.

Osservando le statistiche della classifica di Serie A ci si rende conto che la Fiorentina è (in ottima compagnia) la difesa meno battuta del campionato e, senza la batosta all’Olimpico, sarebbe di gran lunga la migliore.

E allora perchè tanti dubbi sulle qualità del reparto ?

La risposta è semplice: perchè non ci sono nomi altisonanti ma solo buoni giocatori. Non ci sono i Nesta, i Cannavaro, i Chiellini…fortemente sopravvalutati ma sempre agli onori delle cronache. Ma ci sono invece giocatori che però rendono al 100% delle loro possibilità e forniscono quindi una prova d’insieme spesso molto concreta.

Guardiamo le statistiche degli ultimi 4 campionati:

2006-2007: MIGLIORE DIFESA CON 31 RETI SUBITE

2007-2008: 4 DIFESA CON 39 RETI SUBITE

2008-2009: 4 DIFESA CON 39 RETI SUBITE

2009-2010: attualmente migliore difesa del campionato

I numeri parlano da soli.

I vari Gamberini, Dainelli, Kroldrup, senza dimenticare Ujfalusi, non saranno esteticamente e tecnicamente da paragonare a Beckenbaur ma la solidità di questo reparto è un dato di fatto. Quest’anno se qualche pecca dovessi trovarla la cercherei in mezzo al campo, non foss’altro per la scarsità tecnica dei ricambi.

Pensiamo al Liverpool.

A occhio potrebbero bastare 10 punti: 6 con il Debrecen, 3 con il Lione, 1 stasera.

In caso di pareggio a Firenze e contemporaneo pareggio del Lione (improbabile) la serata non sarebbe totalemente negativa.

La parola al campo.





Analisi del calciomercato viola: quei 30 mln di euro pronti sotto il mattone

1 09 2009

Calciomercato 02

Finalmente a calciomercato chiuso possiamo analizzare con tranquillità tutti gli aspetti e i movimenti che il buon Corvino ha messo in atto per la Fiorentina 2009-2010.

Queste le sue parole di ieri a SKY SPORT 24: “…questa scelta è stata dettata sia da esigenze tecniche che dalle volontà del ragazzo e non certo da plusvalenze realizzate. Il West Ham ci ha richiesto Da Costa a titolo definitivo e noi abbiamo inserito nella trattativa Savio, che lo seguivamo già dai tempi del Brescia. Purtoppo Da Costa è un giovane che ha avuto poca fortuna da noi o forse non è stato all’altezza. Kuzmanovic non verrà sostituito: con Prandelli abbiamo ragione di pensare di avere delle soluzioni interne. Come promesso investiremo tutto il ricavato di queste cessioni nella fase successiva del mercato a Gennaio. Per migliorare questa Fiorentina non ci vuole un mese ma più mesi. Lo abbiamo fatto l’anno scorso quando a Marzo e ad Aprile abbiamo avviato le operazioni dell’ultimo mercato. Pandev è un grande giocatore con il fiuto del gol, ma non voglio pensare a lui come un sostituto di Mutu in caso di squalifica del rumeno. Dovremo essere, anzi, contenti contro il nostro attaccante non venissero prese alcune sanzioni”

Ecco i principali movimenti:

Giocatori in uscita   (mln di € incassati)

Melo 25
Semioli 5
Kuzmanovic 8

Giocatori in entrata   (mln di € usciti)

De Silvestri 5,5
Di Tacchio 0,5
Natali 2,2
Nacho Castillo 1,1
Marchionni 4
Zanetti 2

+ in extremis lo scambio Da Costa – Savio con relativo conguaglio da parte viola.

Analisi Tecnica

Se parliamo dei giocatori in rosa da cui la prima squadra ha sempre attinto, rispetto  all’anno scorso abbiamo ceduto 2 centrocampisti (Melo e Kuzmanovic), 1 esterno (Semioli), 1 difensore (Zauri) e 1-2 attaccanti (Pazzini, Osvaldo o Bonazzoli…scegliete voi quale), oltre a uno scarsissimo centrale difensivo (Da Costa).

Ad incrementare il parco giocatori invece sono arrivati 2 difensori (Natali e De Silvestri), 2 centrocampisti (Zanetti e Di Tacchio), 2 esterni (Marchionni  e il giovane Savio) e 1 attaccante (se così si può definire Nacho Castillo).

A prima vista la situazione appare di indebolimento tecnico, anche perchè Melo e Kuzmanovic, antipatici quanto vogliamo, avevano un buon livello tecnico. Nelle ultime settimane (prima della cessione di Kuzmanovic) abbiamo più volte detto che questa squadra aveva bisogno di 3 pedine: un difensore centrale, un terzino e un centrocampista di stampo classico, dando però preferenza agli ultimi due perchè in fondo di centrali la Fiorentina ne ha già in rosa diversi. Invece, agli sgoccioli del calciomercato, arriva (non proprio a sorpresa) la cessione di Kuzmanovic e lo scambio Da Costa – Savio, un centrocampista esterno tutto da scoprire.

Per cui, a centrocampo, mancando già prima un elemento, adesso nella nostra personale scacchiera adesso mancherebbero 2 giocatori. Ammettiamo, assecondando il PandaLeo, che Di Tacchio possa essere uno di questi; ne manca sempre e comunque uno. Poter immaginare di compete re in Campionato, Coppa Italia e almeno 6 partite di Champions e (forse) 2 di Europa League con un parco di centrocampisti formato da Montolivo, Donadel, Zanetti, Marchionni, Santana, Savio e Di Tacchio a cui aggiungiamo  saltuariamente Gobbi e Jorgensen, ci pare possibile dal punto di vista numerico ma assai improbabile dal punto di vista tecnico.

Teniamo conto che Prandelli vuole giocare con il 4-2-3-1 anche se Gilardino fatica troppo nelle lande desolate dell’attacco viola e il fulcro vitale per questa squadra sono gli esterni. La Fiorentina è un team che fa della sua forza macinare calcio a ritmi alti e dalle prime uscite  di fine estate ci pare chiaro che nel mezzo ci siano diverse lacune. Anche domenica ci siamo fatti trovare esposti in contropiede almeno 3 volte sull’1-0 in nostro favore; è un campanello d’allarme. Montolivo entrerà in forma tra qualche settimana, Donadel non ha molti margini di miglioramento e Zanetti ha un grosso punto interrogativo nella sua situazione fisica. A questa squadra manca una diga o comunque un uomo che filtri e che distribuisca palloni e ovviamente anche la difesa ne soffre…a meno che Prandelli non esasperi ancor di più il gioco sulle fasce con il rischio di diventare prevedebile. Guardiamo questi due misteriosi Di Tacchio e Savio se daranno il loro contributo.

Capitolo difesa: se nè andato Zauri ed è arrivato De Silvestri. Ottimo acquisto; speriamo che la condizione fisica del giocatore proveniente dalla Lazio sia buona, perchè il generoso Comotto o il prestante Gobbi non sono adatti per la Champions, non ce ne vogliano. Sui centrali la coppia Dainelli-Gamberini ci sembra la più collaudata. E cmq ci piace ribadire che non siamo convinti che la difesa viola sia tra le peggiori del panorama italiano/europeo anzi, come dimostrano i dati statistici dal 2006-2007 ad oggi, ci sembra una delle più affidabili. Sembra impossibile visto i commenti che si sprecano in questi giorni ma i numeri non mentono.

Sul fronte attacco con l’esplosione di Jovetic e le conferme di Gilardino e Mutu, dobbiamo sperare che nessuno di questi prenda mai un raffreddore o uno stiramento perchè Nacho Castillo non ci sembra in grado (anche se per ora è trasparente e ingiudicabile) di sostituire degnamente i sopracitati attaccanti e Babacar è ancora troppo giovane e inesperto.

Analisi Economica

Il bilancio economico (generato dai prezzi di vendita/acquisto dei giocatori e dalle relative plusvalenze/minusvalenze) di questa campagna acquisti non fa una piega: assolutamente vincente e tipico di una società sana. Per una Società per Azioni diciamolo, è  un innegabile successo.

Analisi Finanziaria

La situazione finanziaria è data dalle disponibilità di cassa e dai debiti della società. Non abbiamo sottomano il bilancio della Fiorentina ma anche qui, a spanna, la situazione dovrebbe essere florida. I movimenti di quest’anno dovrebbero aver garantito entrare finanziarie sopra i 20 mln di euro. A queste dobbiamo anche aggiungere gli introiti che arriveranno dalle partite di Champions League (e forse Europa League). Per cui il “tesoretto” da spendere dovrebbe superare i 30 mln di euro, con la totale sicurezza di veder pagati gli stipendi a dipendenti e giocatori tutti i mesi, lavorando quindi in un ambiente assolutamente tranquillo.

Conclusioni

Dal punto di vista mediatico è stata una campagna acquisti/cessioni molto tribolata, ma si sa, giornalisti e tifosi hanno il diritto di dire la loro. Tecnicamente la Fiorentina ci sembra leggermente indebolita e quest’anno pare mancato l’arrivo di un grande campione. Gli innesti di Marchionni, Zanetti e probabilmente De Silvestri, sembrano sicuramente azzeccati ma i dubbi sulla tenuta generale della squadra ancora non si sono dissolti. Prandelli saprà gestire al meglio le difficoltà che prima o poi arriveranno e l’impressione è che il gruppo sia molto unito. Sarebbe fondamentale la buona stella sul fronte infortuni.

La vicenda Mutu resta un punto interrogativo ma ora è d’obbligo concentrarsi sul campo. Attendiamo vigili e sereni (con molta fiducia) i risultati della squadra e valuteremo a gennaio quali potrebbero essere le mosse da fare.

Saluti.