Bologna – Fiorentina 2-0

22 02 2012

Seconda sconfitta consecutiva per la Fiorentina che perde il recupero a Bologna e mostra i soliti limiti nella versione lontana dal Franchi. I numeri esterni della Fiorentina restano assai modesti: peggior attacco in trasferta di tutta la serie A, la Viola è andata a segno solo in due gare sulle undici giocate lontano da Firenze. Di sicuro la svolta attesa con l’arrivo di Rossi sulla panchina viola non c’è stata, pur riconoscendo all’allenatore progressi sia sul piano della manovra che sul piano della condizione fisica un cambio di marcia non c’è stato, segno evidente che cambiare allenatore è la via più facile per una squadra che non va, ma non è possibile intervenire su limiti tecnici e caratteriali oramai evidenti in questa squadra.

Il primo tempo della Fiorentina non sarebbe male, pur senza Behrami e con un centrocampo a volte troppo compassato la squadra di Rossi va vicina al gol in quattro occasioni, con Jovetic e Amauri, ma l’imprecisione e le parate del portiere Gillet negano ai viola il vantaggio.

Il Bologna, imbattuto in campionato nel 2012, continua il suo momento magico e chiude avanti  il primo tempo per 2-0 finalizzando le uniche palle gol avute, la prima alla mezz’ora con Diamanti perso nella marcatura dalla retroguardia viola e abile a ribattere in rete la prima respinta di Boruc, la seconda con un bellissimo gol di tacco di Ramirez su cross teso di Di Vaio; inizia a lascir perplessi la difesa a tre impostata da Rossi contro squadre che danno pochi riferimenti offensivi.

Se il 2-0 all’intervallo era un risultato che lasciava poche speranze di rimonta, l’espulsione sciagurata di Olivera al 5′ della ripresa per una gomitata su Diamanti chiude il match con largo anticipo, così come successo con il Napoli venerdì buona parte della ripresa si rivela totalmente inutile con la Fiorentina in 10 incapace di proporre alcuna reazione e a rischio di subire il terzo gol. Domenica la trasferta Roma contro una Lazio in piena crisi sarà una gara difficile dove la squadra di Rossi dovrà evitare la terza sconfitta consecutiva per non finire invischiata nella lotta per non retrocedere.

AN

Boruc 5,5; Gamberini 5 Natali 6 Nastasic 5 (28′ st De Silvestri 5,5); Cassani 6 Olivera 3 Montolivo 5 Lazzari 5 Vargas 5,5 (13′ Salifu 5,5); Jovetic 6, Amauri 5,5





Fiorentina – Brescia 3-2

9 01 2011

Se pensavate che questa Fiorentina, costruita e ideata solo qualche anno fa per collocarsi stabilmente nelle zone alte della serie A e in Europa, non potesse fare peggio degli ultimi mesi prandelliani e i primi con Mihajlovic in panchina… beh, restate pure comodi! Che lo spettacolo (deprimente) prosegue senza variazioni di copione.

Dopo Bologna, anche la gara interna col Brescia conferma che neanche la pausa natalizia prolungata ha giovato al tecnico serbo e i suoi ragazzi: timorosi, impacciati e – quel che è peggio – senza la minima idea di come stare in campo.
Quello che succede nei primi 45 minuti della sfida del Franchi, considerata da tutti fondamentale per tenere almeno a distanza la zona retrocessione, è da incubo, con gli ospiti che chiudono in vantaggio per due reti a zero. I gol di Diamanti e Cordova sono di rara bellezza ma la Fiorentina, alla pausa dell’intervallo, è ancora assente ingiustificata nonostante che Sinisa si prodighi in affannosi cambi di modulo e giocatori. Fortuna vuole che difronte ai viola si trovasse una squadra con ancora maggiori problemi e paure, incapace di gestire il prezioso e meritato vantaggio e in grado si sciogliersi come burro quando, a metà ripresa, Gilardino indovinava di testa l’angolo giusto con una torsione delle sue. Da lì a poco i rumorosi fischi del Franchi e i cori sempre più polemici si tramutavano in tiepidi applausi per Santana (quarto centro consecutivo) e Ljajic, per un’inaspettata quanto casuale rimonta.

Insomma un successo senza troppi sorrisi, figlio più di una reazione nervosa che del gioco e con la complicità di un avversario davvero morbido.

Pensare di ripetere una prestazione simile, anche solo per metà, sabato prossimo al San Paolo equivalrebbe ad una sconfitta certa. E allora non ci resta che sperare che Fiorentina-Brescia sia l’ennesima occasione di svolta della stagione, magari stavolta quella vera…