Una vittoria che sa di conferma. Il campionato è appena iniziato, ma la gara contro il Catania rappresentava già un piccolo snodo per continuare ad andare avanti sulle ali dell’entusiasmo, missione compiuta per la squadra di Montella. La gara contro gli etnei offre diversi spunti e alcune conferme, il blocco dei titolari inizia ad essere delineato, probabilmente è sugli esterni che c’è maggiore possibilità di scelta ma in difesa e centrocampo sembra essere uno il posto per reparto oggetto di ballottaggio, ciò che sorprende è che pur essendo ad inizio stagione e con un organico quasi integralmente nuovo, la squadra sembra possedere già una sua identità.
Fiorentina in campo con l’ormai consueto 3-5-2; Migliaccio viene preferito a centrocampo a Romulo mentre Ljajic viene scelto come partner di Jovetic in avanti vista l’assenza per infortunio di El Hamdaoui. La Viola comincia bene prendendo bene le misure a centrocampo, guidato anche stavolta da un Pizarro sontuoso, l’unica pecca continua a essere in attacco dove nella prima frazione si nota la solita difficoltà a trovare spazi visto che il Catania si difende bene. La gara la fa la Fiorentina che rischia nel primo tempo solo all’inizio quando Bergessio segna ma in fuorigioco, la difesa però gioca una buona partita, concendendo poco agli etnei. Poco prima dell’intervallo Jovetic sblocca la contesa, bel lavoro di Ljajic in area di rigore e appoggio su Jojo al limite dell’area, tiro potente tra palo e portiere e nulla da fare per Andujar. Con la gara sbloccata la Fiorentina gioca meglio, guardare la padronanza e la tecnica a centrocampo è un piacere per gli occhi, ma la ripresa è segnata dalla bella favola di Luca Toni, sei anni dopo il suo addio, l’attaccante emiliano torna e dopo due minuti va subito a segno, si dirà che appoggiare a porta vuota l’assist di Jovetic era facile, ma non tutti si fanno trovare pronti al limite dell’area di porta per appoggiare in rete, grande l’emozione percepita allo stadio per il ritorno di Toni-gol. Dopo il 2-0 la Viola continua a giocare sfiorando anche la terza segnatura mentre il Catania va vicino a dimezzare lo svantaggio con Bergessio di testa (ottimo Viviano) e Castro (murato da Tomovic). Adesso testa al Parma e poi sarà il turno della gara che tutta la città attende.
Viviano 6,5 Si fa trovare pronto sul colpo di testa di Bergessio, si riscatta dopo Napoli.
Roncaglia 7 E’ l’idolo dello stadio, gioca sull’anticipo, ma è apprezzato soprattutto per la grinta mostrata
Rodriguez 6,5 Dirige bene il reparto anche stavolta, fa vedere un’ottima tecnica, cosa non comune tra i difensori.
Tomovic 6,5 Alla seconda in maglia viola, va bene anche stavolta, da segnalare una buona chiusura nel primo tempo e un salvataggio nella ripresa.
Cuadrado 6 Fa più confusione del solito, alla fine risulta essere meno efficace delle altre gare (dal 28’ st Mati Fernandez sv)
Borja Valero 6,5 Continua a macinare chilometri, facendosi trovare ovunque e sbagliando poco.
Pizarro 7,5 Una delizia per gli occhi, fa sembrare ogni suo tocco semplice anche se in realtà non è così.
Migliaccio 6 Gioca una gara discreta, macchiata però dall’errore nel secondo tempo quando non rinvia correttamente il pallone, Tomovic però salva.
Pasqual 6 Tenta il cross con alterne fortune, a volte scala come terzino come se la squadra difendesse a quattro (dal 37’ st Cassani sv)
Ljajic 6,5 Nel primo tempo fa fatica, ma ci sono due flash che lo contraddistinguono, un bel salvataggio al limite dell’area su un contropiede ospite e il passaggio a Jovetic sul primo gol, cresce nel secondo tempo (dal 16’ st Toni 7 Entra e segna, sfiora anche il raddoppio)
Jovetic 8 E’ il fuoriclasse della Fiorentina, segna e fa segnare, unico piccolo neo eviti le ammonizioni gratuite come quella di ieri.