Fiorentina – Catania 2-0

17 09 2012

Una vittoria che sa di conferma. Il campionato è appena iniziato, ma la gara contro il Catania rappresentava già un piccolo snodo per continuare ad andare avanti sulle ali dell’entusiasmo, missione compiuta per la squadra di Montella. La gara contro gli etnei offre diversi spunti e alcune conferme, il blocco dei titolari inizia ad essere delineato, probabilmente è sugli esterni che c’è maggiore possibilità di scelta ma in difesa e centrocampo sembra essere uno il posto per reparto oggetto di ballottaggio, ciò che sorprende è che pur essendo ad inizio stagione e con un organico quasi integralmente nuovo, la squadra sembra possedere già una sua identità.

Fiorentina in campo con l’ormai consueto 3-5-2; Migliaccio viene preferito a centrocampo a Romulo mentre Ljajic viene scelto come partner di Jovetic in avanti vista l’assenza per infortunio di El Hamdaoui. La Viola comincia bene prendendo bene le misure a centrocampo, guidato anche stavolta da un Pizarro sontuoso, l’unica pecca continua a essere in attacco dove nella prima frazione si nota la solita difficoltà a trovare spazi visto che il Catania si difende bene.  La gara la fa la Fiorentina che rischia nel primo tempo solo all’inizio quando Bergessio segna ma in fuorigioco, la difesa però gioca una buona partita, concendendo poco agli etnei. Poco prima dell’intervallo Jovetic sblocca la contesa, bel lavoro di Ljajic in area di rigore e appoggio su Jojo al limite dell’area, tiro potente tra palo e portiere e nulla da fare per Andujar. Con la gara sbloccata la Fiorentina gioca meglio, guardare la padronanza e la tecnica a centrocampo è un piacere per gli occhi, ma la ripresa è segnata dalla bella favola di Luca Toni, sei anni dopo il suo addio, l’attaccante emiliano torna e dopo due minuti va subito a segno, si dirà che appoggiare a porta vuota l’assist di Jovetic era facile, ma non tutti si fanno trovare pronti al limite dell’area di porta per appoggiare in rete, grande l’emozione percepita allo stadio per il ritorno di Toni-gol. Dopo il 2-0 la Viola continua a giocare sfiorando anche la terza segnatura mentre il Catania va vicino a dimezzare lo svantaggio con Bergessio di testa (ottimo Viviano) e Castro (murato da Tomovic). Adesso testa al Parma e poi sarà il turno della gara che tutta la città attende.

Viviano 6,5 Si fa trovare pronto sul colpo di testa di Bergessio, si riscatta dopo Napoli.

Roncaglia 7 E’ l’idolo dello stadio, gioca sull’anticipo, ma è apprezzato soprattutto per la grinta mostrata

Rodriguez 6,5 Dirige bene il reparto anche stavolta, fa vedere un’ottima tecnica, cosa non comune tra i difensori.

Tomovic 6,5 Alla seconda in maglia viola, va bene anche stavolta, da segnalare una buona chiusura nel primo tempo e un salvataggio nella ripresa.

Cuadrado 6 Fa più confusione del solito, alla fine risulta essere meno efficace delle altre gare (dal 28’ st Mati Fernandez sv)

Borja Valero 6,5 Continua a macinare chilometri, facendosi trovare ovunque e sbagliando poco.

Pizarro 7,5 Una delizia per gli occhi, fa sembrare ogni suo tocco semplice anche se in realtà non è così.

Migliaccio 6 Gioca una gara discreta, macchiata però dall’errore nel secondo tempo quando non rinvia correttamente il pallone, Tomovic però salva.

Pasqual 6 Tenta il cross con alterne fortune, a volte scala come terzino come se la squadra difendesse a quattro (dal 37’ st Cassani sv)

Ljajic 6,5 Nel primo tempo fa fatica, ma ci sono due flash che lo contraddistinguono, un bel salvataggio al limite dell’area su un contropiede ospite e il passaggio a Jovetic sul primo gol, cresce nel secondo tempo (dal 16’ st Toni 7 Entra e segna, sfiora anche il raddoppio)

Jovetic 8 E’ il fuoriclasse della Fiorentina, segna e fa segnare, unico piccolo neo eviti le ammonizioni gratuite come quella di ieri.





Fiorentina – Juventus 0-0

17 04 2011

“Batto la Juve, così non rompono le palle”  A chiunque fossero riferite le parole rilasciate nel prepartita dal tecnico serbo è evidente come ancora una volta siano state disattese dal risultato finale. A deludere è, ancora una volta, anche la prestazione della squadra in quella che Andrea Della Valle aveva definito 7 giorni fa la “partita dell’anno”, quella gara insomma che doveva quantomeno lasciare un segno positivo in una stagione grigia.

L’impegno in campo dei viola, questo va detto subito scanso equivoci, non è certo mancato oggi pomeriggio sul prato del Franchi ma da solo, ovvero senza l’appoggio di un disegno tattico, non è stato sufficiente per avere la meglio su una Juventus davvero modesta. La buona gara di Montolivo e Behrami ha permesso alla Fiorentina di spadroneggiare a centrocampo nonostante il modulo guardingo scelto da Del Neri ma la manovra gigliata finiva sempre per rallentare vistosamente nei momenti cruciali. I pericoli, rari ad onor del vero, creati dalle parti di Buffon sono stati solo frutto di singole giocate e mai di azioni corali. Positiva almeno la prestazione del pacchetto difensivo che, dopo 3 gare con più ombre che luci, ha permesso a Boruc di lasciare inviolata la proprio porta, seppur il giocatore polacco abbia comunque dovuto intervenire in modo decisivo su una conclusione di Del Piero nella ripresa.

ADV, intervenuto nel dopo gara, ha ribadito che il contratto del tecnico viola non è oggetto di discussione da parte della società nonostante i ben distinti cori di parte dello stadio che invitavano Mihajlovic a lasciare la panchina. Non resta quindi che prendere atto delle dichiarazione dell’ex presidente e augurarsi che tutto lo staff viola stia seriamente programmando la prossima stagione per non dover riveder ripetersi i soliti errori che hanno ormai segnato questa.





Al peggio non c’è mai fine

1 02 2011

Mai detto fu appropriato. Le ultime ore di calciomercato hanno riservato ai tifosi viola l’ennesima beffa. Il contratto di Barreto non è stato depositato e quindi il trasferimento è saltato. I motivi non li sapremo mai. Ognuno scarica le colpe sull’altro. La verità è una sola: la Fiorentina esce indebolita da questa sessione invernale di calciomercato. Sono stati comprati Behrami e due ragazzini (Neto e Salifu) e sono stati ceduti Papa Waigo, Zanetti, Felipe e, molto probabilmente nelle prossime ore Bolatti. Dei 3 rinforzi annunciati da ADV neanche l’ombra. Una società che si dimostra ancora una volta disorganizzata, improvvisata e non all’altezza.

Adesso, lo diciamo sin d’ora in modo che i tifosi invece di andare ad assistere alla conferenza stampa di chiusura di calcio mercato possano andare a fare una passeggiata o a fare shopping, ci diranno che l’anno scorso a febbraio eravamo quarti, negli ottavi della champions, fra le prime 4 in coppa italia e che questa squadra è difficile da migliorare. Basta!

Speriamo che questa stagione finisca al più presto e che a giugno venga fatta una bella pulizia.

Ah! dimenticavo: ci ricordiamo benissimo anche di quando eravamo a Gualdo…





Cittadella: la novella dello stento

12 10 2010

Un Andrea Della Valle “tosto”, quello che s’è concesso ai microfoni e le telecamere dei giornalisti e riportato nella sezione media del sito ufficiale viola.

Senza ricorrere a troppe scusanti, ha parlato apertamente del periodaccio che stà vivendo la squadra in campionato invitando però gli organi d’informazione, come già accaduto in passato, ad una critica più costruttiva e meno indirizzata a sminuire la presenza della famiglia marchigiana nell’azienda calcio. L’ex presidente (così siamo ancora costretti a chiamarlo) ha ribadito anzi l’impegno della società nel risalire la china.

Parole che fanno piacere e ben sperare ma che ovviamente necessiteranno di essere accompagnate dai fatti.

Ma ciò che più fa e farà discutere sicuramente nei prossimi giorni è la netta precisazione di ADV di abbandonare definitivamente il progetto cittadella: i lunghi tira-e-molla da parte della classe politica sembrano aver definitivamente stancato la proprietà. Probabilmente le dichiarazione nei giorni scorsi del presidente della regione Toscana Enrico Rossi, in cui spiegava che l’area di Castello sarà destinata esclusivamente all’ampliamento dell’areoporto cittadino, sono state le ultime gocce che hanno fatto traboccare un vaso ormai colmo di promesse e di buone intenzioni mai mantenute dalla giunta fiorentina.

Se si tratta di un ultimo ed estremo tentativo di scuotere la situazione o di un vero e definitivo addio al progetto è ancora presto per dirlo ma siamo sicuri che la reazione di Palazzo Vecchio non si farà attendere.





Arlecchino si confessò burlando

27 05 2010

La società viola prende per la prima volta la parola dopo il terremoto dell’affare Prandelli. E’ il Presidente Cognini che con un’intervista al Corriere Fiorentino, a firma di Andrea Di Caro, racconta la propria “verità”. Non molto convincente in alcuni passaggi (per esempio quando racconta del colloquio avuto con Prandelli prima di Samp-Fiorentina) e non molto credibile in altri (quando asserisce che la telefonata di Abete è arrivata improvvisamente e li ha quasi sorpresi durante la programmazione della nuova stagione), non toglie i tanti dubbi su questa vicenda ma rafforza la certezza che, comunque, sia stata gestita non male…ma malissimo.

Ripetiamo ancora una volta che la proprietà può disporre dei propri dipendenti come vuole. Li può assumere ed esonerare in qualsiasi momento. Avremmo solamente gradito un modo migliore, più trasparente (visto che Cognigni usa spesso questa parola) anche solo per rispetto dei tifosi e per quei valori che la stessa famiglia Della Valle dice (per ora solo a parole) di voler portare nel calcio.

Restano la delusione di perdere l’allenatore più amato dalla tifoseria viola negli ultimi 40 anni e il grosso difetto di comunicazione da parte dei massimi dirigenti societari.

Occorre girare pagina il prima possibile per ripartire più forti di prima. La passione per la maglia Viola rimane invariata nonostante abbiamo perso gran parte della fiducia riposta nei Della Valle.

L’augurio è che possano costruire, comunque, una squadra ancora più forte di quella guidata da Prandelli perché a noi è questo che interessa!

 Forza Viola…sempre…e comunque!

 Qui sotto vi proponiamo uno stralcio dell’intervista fatta da Andrea De Caro del Corriere Fiorentino.

Presidente Cognigni, l’addio di Prandelli non va giù. A Firenze delusione e striscioni. Come reagisce la società? «Con i dati di fatto. Non abbiamo segreti. Venerdì scorso c’era stata una riunione in sede presenti Andrea Della Valle, Prandelli, Corvino, Pin e io. Abbiamo delineato i programmi della prossima stagione, il modulo, gli obiettivi di mercato, acquisti e cessioni. Si è organizzata l’attività del ritiro estivo. Il nostro futuro lo vedevamo con Prandelli. Poi mercoledì Abete ha chiamato Andrea Della Valle…».

E non ve lo aspettavate? «No, una cosa è leggere le cose sui giornali, un’altra quando accadono. La società non aveva avuto contatti precedenti. E neanche Prandelli. Quando è arrivata la telefonata, con forte difficoltà e imbarazzo, abbiamo dato il nostro ok».

Potevate non darlo… «Non sarebbe stato giusto, per due ragioni. La prima è una forma di rispetto verso la Federazione che è il nostro massimo organismo. Non si può tanto facilmente dire di no e mettersi contro la Figc. La seconda ragione è la gratitudine verso Cesare. Allenare l’Italia è il sogno di tutti. Non si può privare un tecnico della scelta se accettare o meno una proposta così prestigiosa».

Ma Prandelli si è sentito scaricato. Per la seconda volta…

«Andiamo con calma. Non credo che Prandelli possa dire che il club lo ha scaricato. Gli abbiamo concesso di scegliere in assoluta tranquillità se accettare la Nazionale o portare avanti i programmi stabiliti con noi. C’è un solo tifoso che volendogli bene lo avrebbe privato della possibilità di decidere? Lo abbiamo scaricato o gli abbiamo fatto un regalo? Diventerà uno dei primi cinque allenatori più conosciuti al mondo. Ma nella sua domanda parlava ‘‘di scaricato una seconda volta’’. Quale sarebbe la prima?»

La chiacchierata fatta a Genova prima di Samp-Fiorentina, in cui fu autorizzato a guardarsi intorno…

«Alt. Chiariamo una volta per tutte. Con Cesare feci un discorso assolutamente generale sul mondo del calcio e sulle opportunità per un tecnico di valutare certe proposte. Non ho mai detto: guardati intorno».

Il fatto che negli ultimi mesi così spesso protagonisti viola abbiano dato diverse interpretazioni agli stessi fatti, da cosa dipende? Differenza di sensibilità personale?

«Forse qualcuno ci ha marciato. O forse chi si è trovato a scrivere o a commentare lo ha fatto pro qualcuno e contro qualcun altro. Ma tornassi indietro chiarirei prima quei contrasti gonfiati che in realtà non ci sono stati».

Potevate magari fare qualche conferenza stampa congiunta per chiarire meglio?

«No, non facciamo confusione. Questa società non è una cooperativa, c’è una divisione dei ruoli e ognuno risponde nel suo».

A proposito di corti circuiti e cose poco chiare: ma arrivò prima il comunicato del passo indietro di Ddv o quello di Prandelli «senza se e senza ma»?

«Nell’ordine logico quello del patron. La sua decisione era stata presa già dal giorno prima. Si è dovuto attendere il comunicato perché Diego era in viaggio. Quello di Cesare arriva in base a tutto quello che era già successo».

Vi aspettavate in società certe dichiarazioni ai giornali del patron?

«Quando Diego parla non lo fa mai a caso. Possono sembrare scelte di pancia, ma in realtà è perché magari sa qualcosa che non sappiamo neanche noi».

Perché non ha concesso quei 5 minuti a Prandelli?

«Perché Diego ha staccato la spina nonostante c’è chi dice che anche adesso sia stato lui a parlare con Abete e a scaricare il tecnico. Invece Abete ha parlato con Andrea, non abbiamo scaricato nessuno, e Diego non si interessa più di Fiorentina. Se non per controllare alcuni resoconti finanziari».

I tifosi vogliono festeggiare Prandelli. Che ne pensa?

«Ritengo che certe petizioni andrebbero fatte per altre cose, ma i tifosi sono liberi di salutare un tecnico che ha dato tanto e ha lavorato bene. E credo che Cesare ringrazierà loro per l’affetto e l’appoggio ricevuto, visto che anche nell’anno in cui abbiamo perso 17 partite non è mai stato criticato. Il comportamento civile dei tifosi, che hanno protestato uscendo dalla curva, ma senza fischiare dimostra la loro maturità. Né la società ha mai contestato il tecnico: questo è il fair play Fiorentina. Se Cesare ha assunto questo profilo di equilibrio e serenità, che lo rende perfetto come Ct, lo deve anche alla nostra realtà».

Mercato: Corvino può comprare o deve prima vendere?

«Può comprare, ha già un budget importante. Mi ha chiesto un anticipo per fare acquisti e gliel’ho concesso. Per me potrebbe anche non vendere nessuno. Ma c’è da capire chi è ancora adatto a stare con noi. Il girone di ritorno la società non lo dimentica, l’ultimo k.o. a Bari ci è costato due milioni. Leggo ancora di giocatori che vogliono valutare i programmi, sappiano che siamo noi che stiamo valutando chi merita di restare».

Dobbiamo aspettarci molte novità? «Credo di sì. Comincia un nuovo ciclo. E non si deve aver paura di cambiare quando si hanno le idee chiare. E noi le abbiamo. Ai tifosi dico che dovrebbero preoccuparsi solo se fosse questa società a mollare. Ma noi non molliamo, rilanciamo».

Se ci fossero 5-6 facce nuove e altrettanti addii si stupirebbe?

«No, affatto. E ci sarebbero stati anche se fosse rimasto Cesare. Anzi paradossalmente ora qualcuno ha più chance di restare».

Andrea Di Caro – Corriere Fiorentino 





QUI CI PRENDONO PER LE MELE!

20 05 2010

Credevamo che con le due dimissioni farsa della scorsa stagione questa proprietà avesse raggiunto il punto massimo di presa di giro della tifoseria. Evidentemente ci siamo sbagliati…e di grosso.

Non discutiamo sulla scelta di cambiare o meno un allenatore ma sul modo e sul rispetto che devono portare alla città di Firenze.

Questo il comunicato uscito poche ore fa sul sito ufficiale www.violachannel.tv  “Con riferimento alle notizie apparse oggi su alcuni organi di stampa in merito a un contatto tra il Presidente della FIGG Giancarlo Abete e Diego Della Valle, ACF Fiorentina precisa che solo ieri il dott. Abete ha chiesto ad Andrea Della Valle di poter prendere contatto con Cesare Prandelli. Preso atto che la richiesta riguardava la Nazionale Italiana, Andrea Della Valle ha manifestato al dott. Abete la disponibilità della Società di rimettersi alle decisioni del proprio allenatore. ACF Fiorentina, nell’interesse della squadra e dei suoi tifosi, chiede solo che la situazione venga chiarita al più presto, in modo da pianificare il proprio futuro.”

Stavolta la dirigenza viola ha veramente esagerato. Erano mesi che si sentiva parlare di Prandelli come prossimo allenatore della nazionale, ma le smentite arrivavano puntuali. Gollo (in arte Pantaleo Corvino) si era spinto anche oltre proponendo ai tifosi di scomettere alla Snai sulla permanenza in maglia gigliata del mister anche per la prossima stagione. Ora escono con un comunicato dove, per l’ennesima volta, rendono la patata bollente a Prandelli. Allucinante la frase “precisa che solo ieri il dott. Abete ha chiesto ad Andrea Della Valle di poter prendere contatto con Cesare Prandelli”.

Probabilmente nella mente della dirigenza Viola  il tifoso viola è così rappresentato:

Al Mister un caloroso saluto e un ringraziamento per tutte le belle stagioni passate insieme.

Ultime precisazioni per Corvino (cercando di anticipare quello che dirà nella prossima conferenza stampa):

1) ci ricordiamo benissimo di quando giocavamo a Gualdo

2) negli ultimi anni non abbiamo VINTO 4 Champions ma abbiamo PARTECIPATO a 2 Champions

Forza Viola! Gli uomini passano…la maglia resta!





Milan – Fiorentina 1-0

2 05 2010

Ennesima sconfitta stagionale (la terza consecutiva) per i Viola.   Una prestazione migliore di quella di Bergamo e di quella contro il Chievo ma il risultato non cambia. Troppo rinunciatari gli uomini di Prandelli contro un Milan certamente non irresistibile che guadagna i tre punti con un rigore trasformato da Ronaldinho.

Lento il centrocampo, evanescente l’attacco solo la difesa si dimostra all’altezza con una buona prova dei due centrali Kroldrup e Natali che respingono tutti gli attacchi del Milan fino al fallo, decisivo, commesso in area dal danese.

Due ultime annotazioni. La prima:  dopo le molte critiche, rivolte anche da questo sito ai fratelli Della Valle, bisogna rendere merito ad Andrea che nell’ultima conferenza stampa si è scusato con i tifosi per le ultime, penose, prestazioni della squadra gigliata cosa che ne i calciatori ne l’allenatore avevano fatto. La seconda: a fine campionato la squadra effettuerà una tournee in Canada dove affronterà in “amichevole” la Juventus. Ecco…ci sentiamo di condividere uno striscione apparso al Franchi qualche giorno fa: “Non  esistono amichevoli con la Juve”





Tappiamoci il naso…

30 03 2010

Sospiro di sollievo. Troppo importante la famiglia Della Valle per Firenze e per la Fiorentina. E così, con il comunicato di Diego Della Valle che si autoesonera dalla carica di Presidente Onorario,  termina la giornata più lunga degli ultimi 8 anni della storia gigliata. Una giornata iniziata con il titolo del Corriere dello Sport-Stadio che annunciava l’addio di DDV dalla società viola e un susseguirsi di voci sulla possibile cessione della stessa. Invece poco dopo le 16 ecco  la lettera dell’ex Patron che lascia tutto nelle mani del fratello Andrea. Poche righe, a dir la verità poco comprensibili, degne del miglior Conte Mascetti con una serie di supercazzole (” La sottile strumentalizzazione che in questo periodo qualcuno ha tentato di fare nei confronti della Società, contrapponendola ai suoi tifosi, ha superato ogni livello di tollerabilità”) sui motivi (?) che hanno portato alla sofferta decisione. Non è la prima volta che la famiglia Marchigiana scrive lettere ai tifosi accusando chissà chi. Già a settembre Andrea ne scrisse una per comunicare ai tifosi la scelta  di lasciare la Presidenza. Ancora stiamo aspettando di capire le motivazioni perché ora, come allora, ci sfuggono.

Guardando però quello che c’è intorno e visto anche l’interesse (!) mostrato dagli imprenditori Fiorentini all’indomani del fallimento, teniamoci stretti questa proprietà con le loro “cheche” ma anche con gli straordinari risultati raggiunti. Tappiamoci il naso ed andiamo avanti…





Nati per soffrire

30 03 2010

Ci risiamo.

Ogni 3 o 4 anni arriva la bomba nello stagno che ghiaccia tutti i tifosi della Fiorentina.

Francamente ci rimane difficile prendere posizione. Siamo stati critici negli scorsi mesi nei confronti della proprietà (Lettera ai tifosi rispedita al mittente) e nei confronti di Corvino, ma stavolta, di fronte alla decisione (da verificare) di Diego della Valle di passare la mano, ci rimane incomprensibile capire come la situazione possa essere precipitata in così pochi giorni.

Ci sono alcuni punti oscuri da chiarire:

a) le volontà di cessione dei Della Valle deriva dalla famosa questione Cittadella?

b) siamo sicuri che Prandelli non abbia avuto qualche contatto con qualche squadrone a striscie ?

c) riusciremo mai a sapere la verità ?

d) come si comporteranno le istituzioni cittadine ?

Comunque sia, difficile che la squadra non rimanga immune da queste oscure vicende e riusciremo a rovinare anche questa stagione che poteva essere più che degna.

Può anche darsi che i Della Valle, delusi dall’impossibilità di “fare cassa” con la Cittadella, abbiamo cavalcato l’onda della diatriba con Prandelli per fingere un impermalosimento e cedere il passo.

Come può darsi che questo articolo su Stadio sia un “messaggio” strategico e la cessione non sia la reale volontà della proprietà.

Intanto attendiamo qualche comunicato ufficiale per capirci di più.

Una cosa è certa: il tifoso viola è nato perennemente per soffrire.

 





Fiorentina – Udinese 4-1

28 03 2010

Continua la rincorsa ad un posto in Europa da parte della Fiorentina. 4-1 all’Udinese con goal di Vargas, Pepe, Gilardino, Santana e Jovetic.

C’era molta attesa oggi al Franchi per vedere come il popolo Viola avrebbe accolto Cesare Prandelli dopo la conferenza stampa di ieri. Cori e applausi per il tecnico di Orzinuovi ma anche un coro “solo per la maglia noi cantiamo solo per la maglia” che spiega bene il tifo-pensiero: vogliamo chiarezza!

Partita abbastanza soporifera con un Udinese che si è resa però pericolosa più di una volta nel corso del primo tempo salvo poi sparire definitivamente nel secondo e soccombere sotto la quaterna gigliata. La palma del migliore in campo per Universo Gigliato va oggi a Santana. Spesso contestato, anche su questo sito, l’ala argentina ha disputato un’ottima partita condita da assist ed un gol personale.

Adesso si torna in campo sabato, vigilia di Pasqua, in quel di Parma per continuare a scalare le posizioni in classifica in attesa che la proprietà ed il tecnico si chiariscano e che il progetto Viola possa continuare o meglio…ripartire.

Un’ultima provocazione: abbiamo una lettera per una Fiorentina migliore, vincente e che possa ancora competere per i primi posti della classifica. Abbiamo 600.000 firme e quella di Prandelli. Mancano 2 firme quelle di Diego e Andrea Della Valle…