Sulla partita c’e’ veramente poco da dire.
Pare ormai chiaro che questa squadra non ha ne’ le forze ne’ i nervi per combattere su 3 fronti e ci pare perfino normale. Infatti, oltre alla continuita’ fisica, a questa squadra sembra mancare la continuita’ psicologica per combattere per alti traguardi in piu’ di una competizione.
Difetto di gioventu’ ? Assolutamente no, vista la provata esperienza di molti dei giocatori top. Semmai un difetto di “produzione”, ossia nel dna di molti di questi ragazzi manca un certo grado di sopportazione agli alti stress sportivi. Cio’ provoca le dimenticanze e le lacune tecniche viste ieri a Palermo, quando riteniamo che la Fiorentina sia una spanna sopra alla squadra di Zamparini. Il modo in cui il Palermo ha aggredito la partita nei primi 45 minuti e’ sintomatico. Avevano “fame” mentre i giocatori Viola non erano per nulla concentrati, ricordando che provenivano da un ciclo di partite piuttosto intenso che comprendeva pure 2 turni infrasettimanali di Coppa Italia, vinti brillantemente.
Il Palermo che non ha tutti gli impegni della Fiorentina (per fortuna) si e’ profuso in un forcing continuo, pressing che il centrocampo e la difesa viola non hanno saputo arginare, per poi nel secondo tempo, controllare agevolmente il match e sugellarlo con il 3 goal di Budan.
L’inizio del secondo tempo era stato perfino incoraggiante e possiamo perfino pensare che se i goal di scarto fossero stati soltanto uno la partita poteva essere raddrizzata, perche’ il Palermo era abbastanza stanco ed agiva soltanto in contropiede, ma come hanno sottolineato i piu’, non si puo’ regalare un tempo agli avversari come e’ successo domenica con il Bologna.
L’innesto di Felipe ovviamente comporta una nuova registrazione dei movimenti della difesa, mentre continua, a parer nostro, la latitanza in mezzo al campo, di un reparto sempre in sofferenza, anche nelle partite vittoriose.
E ora ?
E ora conviene concentrarsi su Champions, Coppa Italia (soprattutto) e cercare un piazzamento tra il 5 e il 6 posto in Campionato per garantirsi un posto in Europa League senza passare dai preliminari estivi.
Visti i ritmi di Napoli, Roma, Palermo e il probabile rientro in pista della Juve una volta cambiato Mr.Danone, il 4 posto, a nostro modesto avviso, rimane una chimera.
Pazienza. Non tutte le annate posso essere iper soddisfacenti.
Un successo in Coppa Italia e magari un altro turno in Champions sarebbe comunque un bel vedere, anche se i “puri” storcerebbero la bocca vedendo sfumare i milioni di euro di un nuovo piazzamento in Champions.