A bocce ferme

3 09 2010

A bocce ferme facciamo il punto sulla campagna trasferimenti operata da Pantaleo Corvino in vista della nuova stagione.

Diciamo subito che, secondo noi, il mercato viola si merita un bel 7 per diversi motivi.

Innanzitutto c’è da dire che le premesse non erano ottimali: si parlava del “sacrificio” di un big per permettere al DS di autofinanziare la campagna acquisti cosa che non è avvenuta e tutti i giocatori più importanti (ad iniziare da Vargas che sembrava essere il prescelto) sono rimasti con la casacca gigliata.

E’ stata poi colmata la lacuna più grossa della stagione scorsa: più volte ci siamo trovati a dire che Zanetti non garantiva, dal punto di vista puramente fisico, una certa continuità e che Bolatti, con la sua lentezza di esecuzione, non era adattissimo alla serie A. Ecco che quindi PantaLeone ha prelevato dall’Udinese Gaetano D’Agostino (solo 12 mesi fa accostato al Real Madrid e vicinissimo all’accordo con la Juve).

Altro aspetto negativo venuto a galla nell’ultima stagione riguardava il portiere di riserva. Avramov non era considerato all’altezza (già con il Chievo in Coppa Italia non fece una bella prova) e quindi si è pensato di prendere non una riserva ma un portiere “quasi” all’altezza del titolare. L’acquisto di Boruc (1.2 milioni di euro) è sicuramente un’ottima operazione sia dal punto di vista economico che tecnici e garantisce alla Fiorentina un’ottima alternativa a Frey. C’è chi ha storto il naso nel mettere due portiere di ottimo livello in competizione ma c’è da ricordare che Frey ha, nel contratto, una clausola rescissoria neanche molto alta (18 milioni) che permette a qualsiasi club di acquistare il portiere francese senza il consenso della Fiorentina e quindi è stato necessario  tutelarsi (cosa sarebbe successo se non fosse stato preso Boruc e il 31 agosto fosse arrivata un’offerta di 18 milioni per Frey? Ci saremmo trovati  con il solo Avramov…)

L’infortunio di Jovetic ha poi complicato un po’ tutta la strategia di mercato ed ha reso necessario l’acquisto di  un trequartista. Non poteva arrivare un nome di prima fascia in quanto a novembre rientra Mutu e nel finale di stagione ci sarà anche il giovane Montenegrino e quindi si è optato per anticipare l’arrivo di Cerci che sarebbe dovuto arrivare a parametro zero nella prossima stagione.

Una discreta campagna acquisti quindi che poteva comunque essere più completa. Mancano infatti, secondo noi, due pedine: un terzino sinistro (e questo era anche l’orientamento della società altrimenti non si spiegherebbe la lunga telenovela di Insua) ed un vice-Gilardino.

Il mercato adesso è chiuso ma esiste ancora una possibilità: tesserare uno svincolato. Di nomi ce ne sono tanti da Dida a Baronio da Barone a Mozart ma c’è anche un certo Julio Cruz che forse potrebbe fare al caso nostro…





Andiamo controcorrente: voto 7 al mercato di gennaio

2 02 2010

Qualcuno si chiedera’ il perche’ di un voto piuttosto alto visto che non sono arrivati acquisti roboanti ma piuttosto solo nomi “in sordina” o comunque “positivamente futuribili”. Ricordiamoci poi, che noi non siamo mai stati teneri quando c’e stato da criticare Corvino e la societa’, ma gli eventi vanno giudicati in maniera equidistante ed equilibrata. E proprio qui sta secondo noi, l’efficacia della campagna acquisti. Era inutile, infatti, pensare e impostare gli acquisti di gennaio in funzione del 4 posto in campionato che, a meno di miracoli e di incredibili filotti primaverili, quest’anno ci sfuggira’ sicuramente. Vuoi perche’ Roma e Milan ormai ci hanno distanziato, vuoi perche’ Juventus, Napoli e le gia’ altre due gia’ menzionate, vengono costantemente aiutate da arbitraggi fantasiosi che sicuramente non ci permetteranno di chiudere quel gap di 6 o 7 punti venutosi a creare. Certamente, eventuali vittorie casalinghe con Roma e Milan (piuttosto improbabili ma non impossibili) riassesterebbero la classifica ma abbiamo ormai perso troppi punti casalinghi con squadre ampiamente alla nostra portata e questi passi falsi alla fine peseranno.

Ma torniamo al mercato invernale.

Sono arrivati (in ordine sparso): Felipe, Bolatti, Llajic, Seferovic, Keirrison.

Sono partiti: Dainelli, Castillo e Jorgensen.

Il nostro voto cosi’ alto alla campagna acquisti va visto in prospettiva, perche’ e’ proprio in questo modo che si programmano le prossime stagioni. Una societa’ che non ha i mezzi dell’Inter, non puo’ improvvisare acquisti dell’ultimo momento ma deve saper programmare almeno i prossimi 2/3 anni. Per questo, acquisti cosi’ giovani e importanti (strappati a squadre molto blasonate) vanno giudicati (almeno sulla carta) in maniera assolutamente positiva. Occorre non avere fretta e vederli nell’ottica delle prossime annate, ovviamente facendoli subito giocare e assestare in queste ultime 3 mesate di campionato, in modo che siano pronti a settembre.

Sicuramente le prestazioni di Felipe devono essere migliori, Bolatti per ora e’ un oggetto misterioso, Llajic domenica ha ben impressionato e gli altri 2 ancora non si sono visti. Ma come si fa a giudicare negativamente un mercato di gennaio qualitativamente e quantitavimente di buon livello, dove sono arrivati tutti giocatori molto giovani che potranno essere l’ossatura della Fiorentina dei prossimi anni ?

Se a questo aggiungiamo il ritorno in squadra di Jovetic, Gamberini, Zanetti e sperando nella vena ritrovata di Gilardino (che ricordiamo ha giocato un numero impressionante di partite consecutive) il finale di stagione non sara’ cosi’ nefasto. Se riuscissimo a superare il gigante Inter in semifinale e contemporaneamente la Roma superasse l’Udinese, la pratica Europa League sarebbe gia’ archiviata, dandoci cosi’ la possibilita’ di giocare in maniera mentalmente sciolta le ultime 15 partite di campionato, oltre che, chiaramente, darci la possibilita’ di giocare una prestigiosa finale di Coppa.

E non nascondiamoci pure il fatto che nessuno dei tifosi viola si e’ gia’ arreso davanti allo scoglio Bayern ed in fondo tutti pensiamo di avere  discrete possibilita’ di passare il turno. Certo se non ci fosse stato il problema delle pastiglie romene al rabarbaro, le quotazioni viola in Champions sarebbero sicuramente piu’ alte, ma inutile martirizzare il giocatore che (stavolta) evidentemente ha solo commesso una sciocchezza lavorativa…

Le prossime 4/5 settimane sono di fuoco. Ci godremo (speriamo) una partita ogni 3 giorni, e che partite…Inutile stare a piangere sul latte versato (ultimi risultati modesti e “affaire mutu); la squadra deve stare unita e concentrata e fare il miglior cammino possibile, in modo da non chiudere la stagione con qualche eventuale rimpianto. Poi il 2009/2010 verra’ archiviato proiettandoci gia’ nel futuro ricordandoci della bella cavalcata in Champions, del risultato in Coppa Italia, e speriamo, nella qualificazione per l’Europa League (non scontata).

Avanti Viola.