Sampdoria – Fiorentina 0-3

2 05 2013

Terza vittoria consecutiva, quarto posto consolidato e pressione crescente sul Milan. E’ questo il telegramma che arriva da Marassi, campo storicamente ostico, che viene espugnato con pieno merito dalla Fiorentina che nella stessa stagione riesce a viola Marassi due volte. Alla fine, visto com’è andata, forse c’era anche troppo timore per una gara che ha presentato difficoltà solo nella prima mezz’ora ma che poi è diventata un dominio gigliato, dominio testimoniato dai numeri (tiri in porta, possesso palla, angoli) e anche sul piano tecnico è sembrato esserci un divario notevole tra le due squadre. Nella Fiorentina in campo con l’oramai consueto 4-3-3 rientra Jovetic a fare la punta centrale e proprio il montenegrino è l’unico a stonare parzialmente, ma finchè ci sono gli altri a risolvere questo non è certo un problema per Montella, tra coloro che risolvono c’è Ljajic, protagonista atteso dopo quanto accaduto lo scorso anno con Delio Rossi nella gara contro il Novara. Ebbene Ljajic alla fine sarà il migliore dei gigliati con un gol e un assist che di fatto è quasi un altro gol. A Marassi la gara resta in equilibrio solo nella prima metà del primo tempo con la Samp bloccata per cercare di non lasciare spazi sugli esterni alla Fiorentina, la squadra di Montella inizia a travolgere i blucerchiati con il possesso palla e passa al 36′ con una conclusione da fuori area di Cuadrado che sorprende Romero. Il gol dà la carica alla Viola che raddoppia cinque minuti dopo, respinta corta in area di Mustafi e conclusione chirurgica di destro di Ljajic per il 2-0. Il cambio doriano con l’ingresso di Eder semba ravvivare la squadra di Rossi, con Sansone che al 1′ ha una buona occasione ma conclude centralmente, i fantasmi della gara con il Torino vengono subito scacciati perchè la Fiorentina contiene i tentativi della Sampdoria senza grossa sofferenza. A metà tempo Cuadrado pecca di egoismo tirando in porta da posizione decentrata senza servire al centro Jovetic e Aquilani ben appostati, la Viola però è troppo superiore e il gol che chiude la gara arriva al 26′ azione personale di Ljajic con dribbling insistito e assist perfetto per il gol di Aquilani, azione simile al gol segnato con il Genoa e per la Fiorentina segnano gli stessi marcatori del primo tempo contro il Torino. Dopo c’è tempo solo per i cambi e per l’espulsione di Gastaldello, colpevole di un brutto fallo su Ljajic. Finisce in trionfo con la Viola che tiene vive le speranze Champions e consolida il quarto posto in proiezione Europa League, sabato prossimo gara delicatissima contro la Roma, l’ostacolo più duro delle restanti quattro partite di questo splendido campionato.

Viviano 6 Attento nell’ordinaria amministrazione, la Samp fa poco o nulla.

Tomovic 6,5 Si disimpegna bene sulla destra, nella ripresa fa vedere anche buone azioni in fase di possesso.

Savic 6 Partita buona macchiata dall’ingenua ammonizione finale che gli farà saltare il match con la Roma.

Gonzalo Rodriguez 6,5 Finalmente torna sui suoi standard, gestione attenta del reparto e del possesso palla.

Pasqual 6,5 Inizia bloccato con l’ex De Silvestri a cercare di limitarlo, riesce però a trovare i suoi spazi e a rendersi pericoloso.

Aquilani 7 Gara di buon palleggio con il settimo centro stagionale (dal 31′ st Sissoko sv) .

Pizarro 6,5 Partita buona soprattutto nel primo tempo quando va vicino anche al gol.

Borja Valero 6,5 Riscatta la gara opaca contro il Torino con una buona prova, a volte eccede in altruismo.

Cuadrado 7 Il gol che sblocca la partita è fondamentale, se ad inizio stagione sbagliava troppo sotto porta ora sembra avere aggiustato la mira, nel secondo tempo pecca in egoismo in un paio di azioni (dal 31′ st Romulo sv).

Jovetic 6 Partecipa alla festa viola pur non essendo nella miglior giornata.

Ljajic 8 Segna un gol e mezzo, è in grande condizione, un giocatore trasformato rispetto ad un anno fa (dal 36′ el Hamdaoui sv)





Fiorentina – Torino 4-3

23 04 2013

La partita del gemellaggio con i granata diventa una delle gare più folli viste negli ultimi anni al Franchi, dove la Fiorentina rischia di non vincere (o perdere) una gara già vinta dopo mezz’ora e che riesce a riacciuffare solo all’ultimo respiro.

Una gara che alla fine lascia tre punti, un quarto posto ancora più consolidato e un terzo posto più vicino, visto che il Milan è adesso ad un solo punto. Una gara pazza quella che è andata in scena al Franchi, con la Fiorentina che ha dominato nei primi quaranta minuti trovando la rete per tre volte, Viola con una difesa rivista con la squalifica di Pasqual e in attacco Larrondo tra Cuadrado e Ljajic.

La Viola passa al primo tiro in porta, Cuadrado in pallonetto beffa Gillet dal limite dell’area dopo aver dribblato al limite dell’area Santana, il tiro dell’esterno viola era solo toccato dal portiere granata, ma la palla finiva in rete. Il raddoppio, poco dopo da azione d’angolo cross teso di Borja Valero e colpo di testa vincente di Aquilani, alla mezz’ora il terzo gol direttamente da calcio di punizione di Ljajic su cui Gillet poteva fare di più.

Finita? Per chi era allo stadio sembrava di sì visto il dominio gigliato con tre tiri e altrettanti gol, ma prima dell’intervallo da un errore di Borja Valero nasceva il primo gol granata realizzato da Barreto dal limite dell’area.

Nella ripresa si capiva subito che un pomeriggio di festa sarebbe diventato di sofferenza perchè la Fiorentina sembrava non essere in campo nella ripresa, così quando al 10’ Santana dal limite batteva Viviano, l’incubo rimonta diventava reale.

Il Torino andava vicino al pareggio con Bianchi e poi con Cerci trovava il pari con uno splendido tiro a girare che non lasciava scampo a Viviano. Nella ripresa si è vista una delle peggiori Fiorentina in versione interna, difesa in confusione pressochè totale e squadra incapace di tenere palla in attacco. Ma anche se la Viola ha rischiato di subire il 3-4, il gol decisivo arrivava per la Fiorentina quando non ci credeva più nessuno o quasi e a risultare decisivi erano i tre subentrati, azione avviata da Mati Fernandez, assist di El Hamdaoui e conclusione vincente di Romulo, al suo primo gol al Franchi. Stadio in delirio e tre punti d’oro in una gara che poteva costare caro ma che invece regala solo sorrisi per il pericolo scampato.

LE PAGELLI

Viviano 5,5 Attento in uscita, compie una bella parata ma sbaglia sul secondo gol dove appare in ritardo.

Tomovic 5,5 Sbanda sulla destra dove Santana lo mette in croce.

Gonzalo Rodriguez 5 Non appare essere in un buon momento di forma, non guida la difesa come dovrebbe e anche in fase di rilancio commette alcuni errori.

Compper 6 Del reparto difensivo è quello soggetto a minori sbandamenti o errori.

Savic 6 Non ha un compito facile con Cerci, lo limita per buona parte della gara, ma nelle rare volta in cui lo ha perso ha pagato dazio.

Aquilani 6,5 Realizza un bel gol di testa, da attaccante, nel primo tempo gioca bene, nel secondo va in apnea (dal 31’ st Romulo 6,5 Diventa l’eroe di giornata salvando la Fiorentina)

Borja Valero 5,5 Nel primo tempo si ricordano l’assist per il gol di Aquilani e l’errore che origina il primo gol, nella ripresa sparisce dal gioco.

Pizarro 6,5 Buona la sua prima da capitano, è continuo per tutta la gara.

Cuadrado 7,5 Firma un gol delizioso e fa ammattire la retroguardia granata, sfiora anche il secondo gol.

Larrondo 5,5 Di palloni giocabili ne ha pochi, ma fa fatica a far salire la squadra (dal 30’ st El Hamdaoui 6,5 Firma l’assist del gol decisivo)

Ljajic 6,5 Non sembra essere al meglio ma firma un bel gol su punizione ed è autore di alcune buone giocate (dal 19’ st Mati Fernandez 6 Impatto sulla gara modesto, ma entra nell’azione del 4-3)





Fiorentina-Genoa 3-2

21 03 2013

La Fiorentina supera a fatica l’ostacolo Genoa e resta in piena lotta per l’Europa. La Viola si è complicata la vita rischiando di non vincere una gara nettamente alla portata.

Tutto ciò per colpa del “solito” vizio, quello di non chiudere le partite e non sfruttare le tante occasioni avute, dopo la gara con il Chievo in cui i gigliati parevano avere maggiore praticità, la squadra di Montella è tornata ad essere la solita squadra bella e spumeggiante, ma incapace di chiudere le partite. E a questo va aggiunta una giornata poco positiva della difesa.

Dopo venti minuti di nulla in cui le squadre si annullano, la Fiorentina prende possesso della gara, i viola creano occasioni con Aquilani e Ljajic (dopo uno splendido assist di Jojo), in entrambi i casi però mira sbagliata. Al 33′ Viola avanti grazie a una splendida azione personale di Ljajic che arrivato sul fondo, trovava pronto Aquilani per la deviazione in rete, gol viziato da una spinta dello stesso centrocampista, ma non vista nè dall’arbitro nè dall’addizionale.

I gigliati potrebbero raddoppiare prima dell’intervallo con Pizarro, ma la sua conclusione da fuori è respinta dalla traversa.

Nella ripresa i cambi di Ballardini hanno effetto positivo, dopo un buon inizio viola il Genoa fa pari da palla inattiva, su calcio d’angolo Portanova è dimenticato dai difensori gigliati e di testa firma il pari. Il pareggio dura poco perchè sul cross di Pasqual, il portiere di riserva del Genoa Tsorvas perde il pallone e Cuadrado può firmare il suo secondo gol in maglia viola. La gioia gigliata dura otto minuti, il tempo di concedere un altro gol comodo al Genoa, perchè Antonelli viene dimenticato dalla difesa gigliata e al  24′ della ripresa siamo 2-2.

Per fortuna però gli ospiti si rovinano da soli, Bertolacci commette un fallo inutile su Mati Fernandez a centrocampo e guadagna il secondo cartellino giallo, due minuti dopo da calcio d’angolo la Viola trova il terzo gol con l’autogol dell’ex, a firma di Cassani. Da lì in poi è solo accademia con la Fiorentina che si divora più volte il quarto gol, ma non rischia più. Adesso la sosta e poi le ultime nove giornate alla conquista dell’Europa.

LE PAGELLE

Viviano 6 Compie l’intervento migliore su Savic, non ha grosse colpe sui gol presi.

Tomovic 5,5 Modesto l’apporto in fase offensiva, in fase difensiva non è sempre attento

Gonzalo Rodriguez 5,5 La difesa sbanda e lui si adegua, nel primo tempo un suo errore poteva costare caro.

Savic 5 Rischia l’autogol, ma compie diversi errori, una delle sue gare peggiori in maglia viola

Pasqual 6 Alla fine è il migliore della difesa, anche se soffre un po’ con Antonelli.

Aquilani 6,5 Il gol è viziato, ma è l’ennesimo stagionale, sbaglia al tiro altre due volte, la sua prova resta positiva (dal 29′ Mati Fernandez 6 Buon impatto sulla gara, sfiora anche il gol).

Pizarro 6,5 Sfortunato nel primo tempo quando timbra la traversa, nella ripresa sale in cattedra.

Borja Valero 6 L’ammonizione gli costerà la squalifica, gara un po’ sotto i suoi standard, ma resta sufficiente (dal 41′ st Migliaccio sv).

Cuadrado 7,5 Segna un gol fortunoso, ma è l’attaccante aggiunto che manda in confusione la difesa genoana che non riesce a contenerlo.

Jovetic 6 Firma un grande assist per Ljajic che non viene finalizzato, non è preciso al tiro.

Ljajic 7 L’assist sul gol di Aquilani è strepitoso, è una pericolo costante per la difesa genoana (dal 30′ st Toni 6 Porta peso in attacco).





Udinese – Fiorentina 0-1 (Coppa Italia)

21 12 2012

Fiorentina ai quarti di finale, è questo il verdetto che arriva dallo stadio Friuli.

Una Viola cinica e fortunata riesce a strappare la qualificazione per il turno successivo, non è stata certamente la miglior Fiorentina, anzi.

Però stavolta va apprezzato lo spirito di sacrificio della squadra, capace comunque di reggere l’urto contro un’ Udinese che sembrava in buona serata. La squadra di Montella si ritrova all’improvviso senza Pizarro con Aquilani a sostituirlo come regista, in avanti spazio alla coppia Seferovic-Lajajic che si dimostra troppo leggera per la gara.

La partita va avanti nella superiorità pressochè continua dei friulani, tutti gli indicatori numerici sono dalla parte di Guidolin tra tiri in porta, occasioni da gol, angoli, ma alla Viola basta un gol di Borja Valero nato da un’azione di Mati Fernandez e dal tiro dello spagnolo con una deviazione che basta per ingannare il portiere Padelli.

L’Udinese ha fatto molto, ma non è riuscita a segnare sia per demeriti propri che per la buona vena del portiere viola Neto autore di un paio di interventi decisivi. Anche nella ripresa il copione non cambia con i friulani che partono forte ma che vanno solo vicini al pareggio senza trovarlo, con il passare dei minuti la pressione è andata in parte allenatandosi, ma alla Fiorentina, a parte la punizione di Pasqual è mancata la voglia di cercare di chiudere la partita, non tirando quasi mai in porta.

La Viola torna così ai quarti di finale, il cammino in Coppa resta pieno di ostacoli, ma la conquista dell’Europa potrebbe passare proprio da questa competizione.

LE PAGELLE:

Neto 7 Si dimostra ancora una volta all’altezza, anzi stavolta è il migliore dei viola.

Roncaglia 7 Il più positivo dei tre difensori, salva nel primo tempo un gol a portiere battuto.

Rodriguez 6 Maluccio nel primo tempo dove appare in difficoltà, riemerge nella ripresa.

Tomovic 6 Il ritorno da titolare è sufficiente, sabato rigiocherà ma sulla destra.

Cuadrado 5,5 Abbastanza fumoso, nella ripresa dimostra di avere le polveri bagnate quando spreca in contropiede (dal 32′ st Romulo sv)

Mati Fernandez 5,5 Partecipa all’azione del gol, ma non si ricordano altri squilli nella sua partita.

Aquilani 6 Non è Pizarro, ma da lui passano comunque un notevole numero di palloni.

Borja Valero 7 Il gol e non solo, dà il solito supporto a tutta la squadra, in particolare nella ripresa.

Pasqual 6 Gara di sacrificio impreziosita dalla traversa colta su punizione

Ljajic 5,5 Non ha molti palloni a disposizione, ma quanto meno è generoso (dal 15′ st Jovetic 6 Mezz’ora di gioco in cui fa di più di domenica scorsa)

Seferovic 5,5 Vedi alla voce Ljajic, non gli si può rimproverare l’impegno ma incide poco sulla gara





Fiorentina – Atalanta 4-1

20 11 2012

Sulle ali dell’entusiasmo la Fiorentina centra il quinto successo consecutivo e sale al terzo posto in classifica. L’entusiasmo è più che legittimo, legato alla voglia di rivalsa dopo due anni e mezzo di bocconi amari e da un gioco estremamente spettacolare che è un piacere per gli occhi e per gli amanti del calcio. La gara con l’Atalanta si presentava come la classica partita difficile, rognosa, dopo aver vinto quattro partite di fila e aver espugnato San Siro, c’era il rischio che gli elogi facessero sottovalutare una squadra quadrata e in buona forma come quella neroazzurra, invece la Viola ha offerto un’altra gara ai limiti della perfezione e senza il suo giocatore migliore, Jovetic ancora fuori per infortunio. Pronti via e la Fiorentina va subito in vantaggio sfruttando ancora le palle inattive, punizione dalla sinistra di Pasqual e girata di Gonzalo Rodriguez, pallone sulla traversa interna e poi in fondo alla rete, la Viola va vicina al secondo gol con Pasqual che non trova la porta su servizio aereo di Toni. Dopo il quarto d’ora l’Atalanta inizia a crescere, ci prova senza fortuna con Denis e trova il pari alla mezz’ora con Bonaventura che ribatte in rete un pallone a pochi passi da Viviano, gol in leggero fuorigioco ma senza però che se ne accorga l’assistente. Subito il pareggio, la Fiorentina rimette il piede sull’accelleratore e sul finire del primo tempo chiude definitivamente l’incontro, al 42′ punizione dal limite di Aquilani da far vedere alle scuole calcio, tiro imparabile al sette e Viola di nuovo avanti, tre minuti dopo Cigarini perde palla sul pressing viola e abbatte Cuadrado lanciato a rete, l’Atalanta resta in dieci, ma prima dell’intervallo arriva anche il terzo gol; ancora da palla inattiva, corner di Borja Valero e deviazione in rete sul secondo palo ancora di Aquilani. Gol del 3-1 e Franchi in delirio. Nella ripresa la Fiorentina arrotonda il risultato con Toni che devia in rete un cross di Aquilani al 4′ della ripresa in quella che era stata la prima occasione da gol della ripresa. Con il quarto gol si chiude di fatto la gara in netto anticipo, la squadra di Montella ci prova ancora a segnare con i tentativi senza fortuna in particolare di Ljajic ed El Hamdaoui che non riescono però a iscriversi sul tabellino dei marcatori. Con la quinta vittoria consecutiva Firenze sogna, risultati oltre la più rosea aspettativa, adesso i dibattiti in città sono sugli obiettivi che ci si deve porre, per ora è bene intanto sognare e godersi il momento felice.

Viviano 6 Forse è poco reattivo sul gol di Bonaventura, ma si sta abituando bene, tiri dalle sue parti ne arrivano pochi.

Roncaglia 6,5 L’attacco dell’Atalanta non gli crea grandi problemi (dal 30′ st Hegazy sv Debutto in Italia per l’egiziano)

Rodriguez 7 Terzo gol stagionale con inserimento perfetto sulle palle inattive, prestazione per il resto positiva

Savic 6,5 Sta acquistando sicurezza e sembra giocare con maggiore tranquillità.

Cuadrado 7 Anche lui ha qualche colpa sul gol atalantino, ma fa ammonire diversi avversari più si guadagna il rosso di Cigarini.

Aquilani 8 Decide la gara con due gol d’autore, una punizione meravigliosa e un guizzo da attaccante sul finire del primo tempo, chiude la domenica con l’assist per Toni (dal 23′ st Mati Fernandez 6 Entra a gara oramai chiusa)

Pizarro 7,5 Dà la solita interpretazione di quello che deve fare un regista, peccato per l’ennesima ammonizione che gli costerà la trasferta di Torino

Borja Valero 6,5 Gara di sostanza, sempre al servizio della squadra.

Pasqual 6,5 Corre tanto, buona gara con l’assist in apertura sul gol di Rodriguez, va anche vicino al gol ma non inquadra la porta.

Ljajic 6 Corre tanto e fa pressione sui portatori di palla avversari, non ha buona mira nelle conclusioni.

Toni 7 Fa salire la squadra, lotta e conquista punizioni, nella ripresa chiude subito la gara andando a segno di testa (dal 12′ st El Hamdaoui 6 Ci prova più volte, ma l’unica volta che segna c’è la bandierina alzata dell’assistente





Milan – Fiorentina 1-3

13 11 2012

La gara al limite della perfezione nella Scala del calcio. La Fiorentina espugna San Siro e coglie il quarto successo consecutivo, ma se l’anno scorso la vittoria di Milano rappresentò ossigeno puro nella lotta per la salvezza, stavolta il successo con i rossoneri sembra un’esame di laurea superato che consacra definivamente i gigliati per le zone alte della classifica. Ciò che impressiona nel successo viola è la personalità e il modo in cui la Fiorentina gioca, cercando per larghi tratti di gara di imporre il proprio gioco, il tutto senza il giocatore migliore, visto che Jovetic era fuori per infortunio. Nelle ultime gare la Viola ha iniziato a trovare gol da fonti alternative, mandando a segno gli altri attaccanti, difensori e centrocampisti, cercando così di dipendere meno dalle prodezze del suo fuoriclasse La squadra di Montella inizia la gara nel modo giusto, andando in pressione sui portatori di palla del Milan e passa subito in vantaggio, la rimessa laterale in zona d’attacco battuta da Cuadrado trova la spizzata di Toni e la conclusione sotto misura vincente di Aquilani, che in pochi scampoli di partita fin qui giocati ha firmato un gol e due assist. La Viola gioca bene e non ci sono tracce di reazione milanista fino alla mezz’ora quando su una palla lunga dalla mediana Roncaglia frana addosso a Pato in piena area, per l’arbitro Romeo è rigore, dal dischetto però Pato manda alle stelle il tiro dal dischetto. Passano pochi minuti e la Fiorentina raddoppia, ancora da rimessa laterale nasce il gol gigliato, con Borja Valero che approfitta della morbidezza difensiva di Mexes per battere imparabilmente in diagonale Abbiati e mandare in estasi i tanti tifosi viola giunti al Meazza. Se nel primo tempo quella della Fiorentina assomiglia a una lezione di calcio, nella prima parte della ripresa il Milan dà segnali di risveglio, prima un colpo di testa di Boateng esce di poco, poi Pazzini, subentrato ad inizio ripresa ad un Pato disastroso, dimezza lo svantaggio ribadendo in rete un tiro sul palo di Mexes. A quel punto si teme la possibile rimonta rossonera, ma la Fiorentina non si scompone e Montella inserisce forze fresche, con la Fiorentina che negli ultimi venti minuti riprende il bandolo della matassa andando vicina più volte a chiudere definitivamente i conti, vanno vicini al gol tutti i giocatori che subentrano. Prima Mati Fernandez e Cassani graziano la retroguardia milanista, in particolare il terzino spreca una grandissima occasione solo davanti ad Abbiati a sei metri dalla porta, a cinque minuti dalla fine con il Milan in dieci per l’infortunio di Bonera, arriva il primo gol in Italia di El Hamadoui con un gran tiro a girare dal limite dell’area che batte imparabilmente Abbiati. Finisce in apoteosi con i tifosi gigliati in festa prima a San Siro e poi al ritorno dei giocatori alla stazione di Santa Maria Novella, dopo due anni e mezzo di ombre Firenze è tornata a riappropriarsi della propria squadra.

Viviano 6 Esente da colpe sul gol di Pazzini, per il resto solo ordinaria amministrazione

Roncaglia 6 Gioca una gara gagliarda, ma regala un rigore al Milan, non ha alcun senso intervenire in quel modo su Pato in area di rigore.

Rodriguez 7 E’ attento, preciso negli anticipi, guida la difesa con sicurezza.

Savic 6,5 Non sfigura per niente a San Siro, arrivato con alcuni punti interrogativi, per ora il suo rendimento è discreto.

Cuadrado 6,5 Stavolta la Viola affonda poco sugli esterni, ma lui riesce a mettere in difficoltà Constant, sul finale imbecca  il primo gol italiano di El Hamdaoui.

Aquilani 7 Prima gara da titolare e primo gol in viola, ha un minutaggio ancora limitato ma dà un discreto apporto finchè ha benzina (dal 10′ st Mati Fernandez 6 Gioca meglio di altre volte, sbaglia in modo grossolano un occasione a cinque metri dalla porta)

Pizarro 7 Fa girare la squadra a suo piacimento, peccato per il giallo, è necessario che abbassi il ritmo delle ammonizioni.

Borja Valero 8 Partita strepitosa dello spagnolo, oltre alla notevole quantità di palloni gestiti con maestria, firma il gol del raddoppio.

Pasqual 6 Gara onesta sulla fascia di sinistra, viene cercato poco dai compagni, dà supporto in fase difensiva.

Ljajic 6 Gioca una partita di sacrificio, fa pressing sui portatori di palla e conquisterebbe un rigore prima del gol di Aquilani (dal 10′ st El Hamdaoui 6,5 Entra in gara con un impatto sulla partita non positivo poi però si inventa un gran gol che chiude anzi tempo la partita

Toni 6,5 Entra nel primo gol con uno sponda di testa e guadegnerebbe un espulsione  (dal 30′ st Cassani 5,5 Fa a tempo a divorarsi un gol clamoroso).