Catania – Fiorentina 2-1

31 01 2013

La Viola continua a buttarsi via, perde un’altra gara senza meritarlo e allunga a cinque gare la striscia senza successi in un gennaio da incubo. Al Cibali va in onda il solito film di questo mese, la squadra gioca discretamente, ma è troppo imprecisa in attacco dove spreca troppo, in difesa invece basta poco per subire gol e così alla fine resti a domandarti com’è possibile perdere una gara simile, ma il calcio è anche questo. In Sicilia Montella conferma Neto in porta, a centrocampo c’è Migliaccio a far coppia con Aquliani e Borja Valero, in avanti Ljajic è preferito a Toni. L’inizio di gara è favorevole al Catania che va due volte alla conclusione. Al 20′ la Viola passa trovando il primo gol in Viola di Migliaccio, lesto ad appoggiare in porta un perfetto cross di Pasqual. La squadra di Montella fa poi molto possesso cercando di rendersi pericolosa con Ljajic. Nella ripresa la gara cambia immediatamente volto perchè Neto la combina grossa sulla punizione di Gomez sbagliando l’ucita e facendosi battere da Legrottaglie. La Viola non si abbatte e crea diverse palle, prima con Cuadrado che schiaccia sulla traversa un cross di Pasqual, due minuti dopo è Ljajic su punizione a tirare ancora ai legni della porta di Andujar, dopo un’altra occasione alla mezz’ora di Cuadrado arriva l’episodio che cambia l’indirizzo del match: Aquilani protesta per una punizione a metà campo e viene espulso. A otto minuti dalla fine Jojo sfiora la traversa, l’incubo si materializza a due minuti dalla fine Barrientos se ne va sulla destra e Castro batte Roncaglia in elevazione spedendo in porta il pallone che vale la sconfitta gigliata in Sicilia. Battuta d’arresto amara, perchè alla fine in questo mese la Viola in campionato ha fatto un punto in quattro partite, tanti i fattori: difesa più perforata, attacco balbettante, assenza di Pizarro e sfortuna, di fatto la classifica sorride decisamente meno, domenica contro il Parma potrebbe essere l’occasione giusta per ripartire.

 

Neto 4,5 L’uscita sbagliata sul primo gol, poco reattivo sul raddoppio.

Roncaglia 5 Aveva giocato bene fino al raddoppio del Catania, ma poi si perde Castro e la Viola paga dazio.

Gonzalo Rodriguez 5,5 Non ha grosse colpe, ma a volte eccede troppo in preziosismi.

Savic 5 Si perde Legrottaglie sulla punizione del pareggio, tarda a chiudere anche sull’assist del raddoppio.

Cuadrado 6 Crea pericoli continui al Catania, ma è troppo impreciso sotto porta, l’occasione mandata sulla traversa grida vendetta.

Aquilani 4,5 Come fa un giocatore della sua esperienza a prendere un’espulsione simile?

Borja Valero 6 Partita di sacrificio senza grandi invenzioni, riesce a dare comunque il suo contributo.

Migliaccio 6 Segna un gol facile, per il resto apporto limitato.

Pasqual 6,5 Si dimostra l’attaccante più pericoloso, da due suoi cross nascono il gol e l’occasione di Cuadrado (dal 36′ st Tomovic sv).

Ljajic 5,5 Non riesce ad essere incisivo sotto porta, ma almeno ci prova (dal 24′ st Toni 5 Appare giù di forma)

Jovetic 5,5 In leggera ripresa nel secondo tempo, dopo una prima frazione anonima.





Fiorentina – Pescara 0-2

8 01 2013

La Befana porta un regalo prezioso per il futuro e il carbone sotto forma di una gara indigesta. Il 2013 si caratterizza per ora con un grande acquisto, Giuseppe Rossi, che sarà disponibile dalla prossima primavera e dall’inattesa battuta d’arresto contro il Pescara per la prima sconfitta interna stagionale. Una gara maledetta, giocata bene per un tempo dalla Fiorentina che ha trovato sulla sua strada un portiere in gran giornata e può recriminare per la scarsa precisione in zona gol, nella ripresa dopo un avvio non brillante è mancata la reazione, una volta subito lo svantaggio. In un Franchi entusiasta con il giusto omaggio al neo acquisto Rossi in tribuna, la Viola ricominciava in formazione quasi tipo, l’unica assenza era quella di Rodriguez, appiedato dal giudice sportivo. Pronti via e la gara sembra essere un monologo della Fiorentina, vicinissima subito al vantaggio con Toni che però solo davanti a Perin gli tirava addosso. La fiera dello spreco andava avanti per tutta la prima frazione di gioco quando la Fiorentina spreca davvero troppo sia per imprecisione, che per l’ottima giornata del portiere Perin, partecipano alla fiera degli errori Tomovic, Aquilani, Jovetic e Borja Valero. Nella ripresa la Viola si smarrisce, il Pescara che nel primo tempo aveva tirato una sola volta nello specchio della porta passa alla prima conclusione della ripresa con Jonathas sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La Fiorentina perde Pizarro per infortunio, Montella inserisce Mati Fernandez al posto del cileno e Ljajic al posto di Toni, ma la Viola non sfonda, anzi accusa decisamente lo svantaggio, non riuscendo a creare pericoli significativi e perdendosi sempre sulla tre quarti non riuscendo più a innescare le fasce. Sul finire della partita Roncaglia perde palla in disimpegno e permette a Celik di volare verso la porta per l’incredibile raddoppio abruzzese. Una giornata storta in un girone d’andata come questo ci può stare, l’importante sarà reagire nelle prossime sfide quando si alzerà decisamente l’asticella relativa al livello degli avversari da fronteggiare.

Neto 6 Non ha responsabilità  sui gol subiti, chiamato in causa solo una volta per il resto sbriga l’ordinaria amministrazione.

Roncaglia 5 Avrebbe preso la sufficienza senza la leggerezza del 90’ che costa il raddoppio e la chiusura anticipata della gara

Tomovic 5,5 Bruciato sullo stacco sul primo gol ospite, commette altri errori non gravi.

Savic 5,5 Non sempre preciso, da una sua mancata intesa con Neto nasce il calcio d’angolo ospite da cui scaturisce il primo gol.

Cuadrado 6 Nel primo tempo va alla grande mettendo in seria difficoltà Modesto, nella ripresa non si vede o quasi.

Aquilani 6 Sufficienza risicata, è lecito attendersi di più, sfiora il gol nel primo tempo, nella ripresa anche da vice Pizarro il suo contributo è limitato

Pizarro 6,5 E’ tra i migliori, quando esce si spegne la luce a centrocampo, per fortuna il suo infortunio non è grave (dal 20 ’ st Mati Fernandez  5 Resta un corpo estraneo alla squadra )

Borja Valero 6 Primo tempo buono, avrebbe meritato il gol ma Perin glielo nega, nella ripresa fa un passo indietro.

Pasqual 5 Non attacca la fascia come suo solito, insolitamente impreciso (dal 33’ st Seferovic sv)

Toni 5,5 L’occasione migliore gli capita all’inizio ma la spreca malamente, però forse è uscito troppo presto (dal 12’ st Ljajic  5,5 Ci prova con scarsa fortuna a risollevare una squadra in difficoltà )

Jovetic 5,5 Primo tempo negativo, nella ripresa va un meglio ma appare essere un po’ imballato.





Intervista doppia a Bernardo Brovarone e Saverio Pestuggia

31 12 2012

Oggi vi proponiamo un’intervista doppia a due noti personaggi e amici di UniversoGigliato. Bernardo Brovarone e Saverio Pestuggia:

Diamo un po’ di pagelle: che voto dai a questa prima parte del campionato viola?

Bernardo: Voto 9

Saverio: Il voto è 8,5

I 3 giocatori più determinanti di questa prima parte di stagione…

Bernardo: Pizarro, Borja e  Toni

Saverio: Il più determinante è stato Borja Valero, poi metterei Pizarro e Gonzalo Rodriguez

La delusione…

Bernardo: Viviano

Saverio: Per ora direi Mati Fernandez che ancora non ha espresso il suo talento, poi metterei Viviano che ricordavo grandissimo a Bologna

Non mi aspettavo un così alto rendimento da….

Bernardo: Roncaglia

Saverio: sicuramente Luca Toni mi ha stupito più degli altri

Secondo te in quali ruoli dovrebbe intervenire la società gigliata nel mercato di riparazione?

Bernardo: due punte e un centrocampista

Saverio: un difensore centrale per la mancanza di riserve e un attaccante per sopperire anche all’assenza di El Hamdaoui

Parliamo di possibili acquisti per il prossimo mercato di giugno: quali sono i tuoi 3 sogni nel cassetto?

Bernardo: Biglia Aduriz G.Rossi

Saverio: faccio solo un nome: Osvaldo

Pensi davvero che Diego Della Valle ritorni vicino alla squadra?

Bernardo: penso che Diego approfitterà del miracolo Prade’ Macia e tornerà a gonfiare il petto al franchi …

Saverio: credo che basti e avanzi Andrea in questo formato. Diego può stare pure alla finestra

Grazie ad entrambi per la cortese disponibilità. A presto….e buon 2013!!!





Palermo – Fiorentina 0-3

24 12 2012

La Fiorentina si congeda splendidamente dal 2012 vincendo da grande squadra al Barbera e chiudendo questa prima parte di campionato (manca l’ultima gara del girone di andata contro il Pescara) al terzo posto. Un piazzamento del tutto impensabile alla vigilia del campionato, con una squadra totalmente rivoluzionata, la Viola sta sorprendendo tutti e, vista la qualità del gioco espresso, per ora si merita pienamente la posizione conquistata. In Sicilia la squadra di Montella si trova senza Roncaglia squalificato e Pizarro infortunato, al suo posto gioca l’ex rosanero Migliaccio in mezzo al campo; si comincia e la Viola va vicina al gol per almeno tre volte nei primi dieci minuti, nelle prime due occasioni è Toni ad avere l’occasione per sbloccare la gara senza inquadrare la porta, nella terza occasione è bravo il portiere di casa a respingere su Jovetic. Passati i primi minuti la gara si gioca su ritmi alti, il Palermo non riesce a creare nulla che impensierisca Neto, la Viola nonostante il risveglio dei padroni di casa va ancora vicino alla segnatura prima con Borja Valero e poi ancora con Toni, in entrambe le circostanze è Ujkani a tenere il Palermo in parità. All’intervallo si pensa alle tante occasioni create e non concretizzate e alle leggi non scritte del calcio, ma anche nella ripresa il copione non cambia c’è solo la Fiorentina, che capitalizza un assist perfetto di Cuadrado per il taglio di Jovetic che torna al gol dopo l’infortunio. Dopo il gol del vantaggio la Viola continua a giocare, il Palermo fa poco, chiama in causa Neto solo con un paio di tiri da fuori area. La Fiorentina chiude la pratica nel finale con due calci da rigore, il primo per una cravatta di Donati ai danni di Toni, il secondo per un mani di Morganella, dal dischetto stavolta non ci sono problemi, prima Jovetic trasforma con un cucchiaio, poi Gonzalo Rodriguez chiude i conti definitivamente. Si va alla pausa natalizia con la Fiorentina in una posizione strepitosa, in grado di competere per l’Europa, a Gennaio ricominica il mercato, ai dirigenti l’arduo compito di provare a migliorare questa squadra, per ora è bene pensare ai primi sei mesi del 2012 a questa seconda parte di annata e fare un grande applauso a chi è riuscito a contribuire alla ripartenza della nostra squadra.

Neto 6 A differenza di Udine non è chiamato a parate di rilievo, il Palermo lo chiama in causa raramente.

Savic 6,5 Non sbaglia niente o quasi e sta acquisendo sicurezza.

Rodriguez 6,5 Guida la difesa con la solita sicurezza, segna il 3-0 su rigore salendo a cinque gol stagionali, peccato per il giallo che lo porterà in squalifica.

Tomovic 6 Dei tre difensori è quello che commette qualche errore in più, ma nulla di grave.

Cuadrado 7 Una spina nel fianco per il Palermo che non riesce ad arginarlo, serve l’assist per il primo gol di Jovetic (dal 42′ st Cassani sv)

Aquilani 6 Non gioca male, ma da uno con i suoi mezzi è lecito attendersi di più (dal 24′ st Pizarro 6,5 Entra lui e la manovra scorre ancora più fluida) .

Migliaccio 6 Gioca titolare contro la sua ex squadra, conferma di essere un’alternativa valida, molta quantità e qualche buona chiusura.

Borja Valero 7 E’ ovunque, la squadra si appoggia a lui e lui dà il solito contributo di sostanza in fase difensiva ed offensiva (dal 36′ st Mati Fernandez sv).

Pasqual 6,5 Gara positiva, mette diversi palloni interessanti al centro e supporta la squadra in fase difensiva.

Toni 7 Va vicino al gol più volte nel primo, nella ripresa sfiora ancora il gol e si procura il rigore della sicurezza, è in ottima condizione fisica.

Jovetic 7 Alla terza partita dopo l’infortunio torna sul tabellino dei marcatori, sblocca la gara con un taglio perfetto e la chiude con un rigore con cucchiaio, per la prima tripletta in Italia c’è tempo…





Fiorentina – Sampdoria 2-2

5 12 2012

La Fiorentina manca il successo interno con la Sampdoria e alla fine deve essere contenta di aver mantenuto l’imbattibilità casalinga. Resta un po’ di rammarico perchè l’avversario era alla portata, ma la Fiorentina paga una prestazione complessiva al di sotto degli standard abituali e le troppe assenze in avanti. In campo in difesa c’è Tomovic al posto di Roncaglia, a centrocampo rientra Pizarro in avanti Montella decide di optare per il duo Mati Fernandez – El Hamdaoui. Già in avvio si capisce che non è la solita Fiorentina, che fatica a farsi viva in avanti dalle parti di Da Costa. Ma i gigliati come spesso accade sfruttano le palle inattive così da un corner di Borja Valero è Savic di testa a portare avanti i gigliati, la Samp però replica ai gigliati prima i viola sono graziati da Krstcic che spedisce fuori una corta respinta di Viviano su tiro da fuori di Tissone. Poi è lo stesso Tissone a cogliere la traversa da fuori, sul finire del primo tempo gigliati che reclamano il rigore per un fallo su Mati in area di rigore. Nella ripresa la Samp pareggia subito con un bel lavoro di Krstcic al limite dell’area che prima mette a sedere Rodriguez e poi da fuori area batte Viviano. La Samp si copre e quando si fa viva in avanti riesce a mettere in difficoltà i gigliati, la Viola invece paga un po’ dazio a centrocampo dove brilla il solo Pizarro e non trova un attacco adeguato, i doriani vanno avanti al 28′ della ripresa quando Rodriguez spedisce in rete un cross dalla sinistra e sorprende Viviano. La Viola riparte subito e fa pari su una punizione di Pasqual è ancora Savic ad andare a segno. Il pari carica la Fiorentina che ci prova più volte creando alcune mischie e una bella occasione per Aquilani proprio alla fine dei quattro minuti di recupero. Finisce pari, la Viola perde terreno rispetto alle concorrenti in Europa ma in serate come questa è bene accontentarsi, servirà una Viola migliore sabato prossimo all’Olimpico contro una Roma in piena risalita.

Viviano 5,5 Poco reattivo nel primo tempo sulla conclusione di Tissone, non ha colpe per noi sui gol subiti

Tomovic 5,5 Gioca a destra in difesa ma come anche in coppa non ci convince, qualche pallone perso di troppo e qualche omissione in fase difensiva

Rodriguez 5 La peggior partita in maglia viola, abbocca alla finta di Krstcic sul primo gol e sigla l’autogol.

Savic 7,5 In fase difensiva è il più convincente, si scopre golaeador e con una doppietta salva la Viola.

Cuadrado 6 E’ apparso da subito non il solito giocatore sulla fascia, forse ha inciso l’intervento di Berardi in avvio su di lui.

Romulo 5 E’ fuori partita, si fa vedere solo in fase di non possesso a coprire, ma è da alcune partite che il suo rendimento è in calo (dal 14′ st Seferovic 6 Sfiora il gol e ne segna un altro ma in offside, forse è acerbo ma noi l’avremmo messo dall’inizio)

Pizarro 6,5 E’ il migliore in mediana, prova ad illuminare il gioco, si prende la nona ammonizione stagionale.

Valero 6 Prestazione sufficiente, un passettino indietro rispetto ad altre gare sublimi, firma comunque un assist dalla bandierina del calcio d’angolo (dal 41′ st Migliaccio sv)

Pasqual 6 Meno incisivo del solito, viene controllato bene dalla retroguardia blucerchiata, mette la firma sull’assist del 2-2

Mati Fernandez 5,5 Non riesce ad incidere da seconda punta, sembra davvero necessario recuperarlo, è anche sfortunato nella ripresa quando il suo tiro viene respinto da Tomovic (dal 25′ st Aquilani 6 Va meglio del compagno, sfiora il gol sul finire)

El Hamdaoui 5 Male, non si prende sulle spalle l’attacco, forse perchè è più una seconda punta, nell’occasione migliore avuta spedisce fuori un assist di Pasqual.





Fiorentina – Juve Stabia 2-0 (Coppa Italia)

30 11 2012

Missione compiuta, la Fiorentina batte la Juve Stabia e si qualifica per gli ottavi di Coppa Italia. Non è stata una passeggiata, nè una gara che passerà agli annali, ma la squadra di Montella riesce comunque a raggiungere l’obiettivo, sfruttando un buon secondo tempo. Il cammino in Coppa resta però di notevole difficoltà perchè se il 19 Dicembre la trasferta di Udine rappresenta una gara per nulla semplice, ma non improponibile, l’eventuale turno successivo in casa di Roma o Atalanta segna un cammino in Coppa in notevole salita. Contro la Juve Stabia hanno avuto una chance diversi giocatori che, per ora, hanno avuto meno spazio. Il primo tempo gigliato è apparso opaco, manovra gigliata dove emergeva solo la verve di Pizarro, sulle fasce poca spinta, la Viola va vicina al gol al 43′ con Romulo che sul finale di tempo spreca un rigore in movimento, tirando fuori una conclusione dal limite dopo una corta respinta del portiere. Prima si erano segnalati El Hamdaoui vicino al gol in un paio di occasioni e gli ospiti che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, colgono la traversa con Murolo. Nella ripresa, con gli ingressi di Cuadrado e Borja Valero, la Viola cambia ritmo e atteggiamento e trova il vantaggio al 7′ ancora una volta da palla inattiva, sull’angolo di Mati Fernandez, il colpo di testa di Seferovic batte prima sul palo e poi si infila in rete. Dopo il gol la Fiorentina inizia a macinare gioco e a far vedere l’oramai abituale possesso palla, aumentano anche le occasioni da gol che chiamano in causa l’ex viola Seculin. Il raddoppio arriva poco dopo la metà ripresa servizio di Romulo in area per Borja Valero, tiro respinto da Seculin che poi viene battuto sulla respinta da Hegazy che chiude la partita. Di lì in poi è solo accademia con Pizarro vicino al gol e Tomovic che coglie il palo in diagonale. La Viola vince, indicazioni positive sono arrivate dalla difesa dalla sopresa Hegazy alla conferma che Migliaccio è un un buon jolly, sulle fasce sembrano non aver sfruttato la chance Cassani e Llama, mentre il centrocampo difficilmente può prescindere da Pizarro e Borja Valero. In avanti non è sembrata affiatata la coppia formata da Seferovic ed El Hamdaoui, ma domenica, viste le tante defezioni in attacco, potrebbe toccare ancora a loro nella sfida contro la Sampdoria.

Neto 6 Si fa valere in uscita, non è chiamato a grandi parate, nell’occasione più grossa ospite è salvato dalla traversa.

Migliaccio 6,5 E’ un jolly e fa una discreta figura sia nella difesa a tre che centrale in una difesa a quattro.

Hegazy 6,5 Al debutto da titolare, fa capire di poterci stare in questa Fiorentina, va meglio nella ripresa dove segna anche il gol che chiude la contesa.

Tomovic 6 Sufficienza stiracchiata, la panchina non sembra avergli fatto bene, poco prima della fine rischia anche di segnare ma coglie il palo.

Cassani 6 Va a corrente alternata, non affonda con troppa convinzione, nella ripresa viene riportato a giocare come terzino.

Romulo 5,5 A parte la solita generosità stavolta fa confusione divorandosi la miglior occasione gigliata nel primo tempo, nella ripresa va un po’ meglio.

Pizarro 6,5 E’ la luca del gioco nella prima frazione, emerge nel grigiore generale, nella ripresa con l’ingresso di Borja Valero il suo rendimento aumenta, sfiora anche il gol.

Mati Fernandez 5,5 Non riesce per ora a salire il gradino, da lui ci attendiamo di più (dal 29′ st Della Rocca sv Esordio in viola).

Lllama 5 Spreca la seconda occasione che gli viene concessa, raramente riesce ad essere costruttivo (dal 1′ st Cuadrado 6 Non appare nella sua miglior serata, ma riesce comunque ad offrire qualche buona giocata)

Seferovic 6 Rimedia nel secondo tempo ad una prima frazione modesta, dopo il gol del vantaggio sembra anche sbloccarsi, offre anche un assist a Pizarro.

El Hamdaoui 6 Gioca solo un tempo in cui riesce ad andare due volte alla conclusione (dal 1′ st Borja Valero 6,5 Entra lui e la squadra si accende, la Viola non può prescindere dallo spagnolo)





Torino – Fiorentina 2-2

27 11 2012

 

A volte meglio accontentarsi di un punto anche se l’aria dell’alta classifica induceva ad un discreto ottimismo per la trasferta di Torino. La striscia di vittorie viola consecutive si ferma a cinque, così come si interrompe la serie di successi esterni sul campo dei granata. La Viola dà una bella dimostrazione di carattere in una gara in cui sembrava girare tutto storto sia per le assenze, che per l’andamento della partita. Montella sorprende con la sua scelta in attacco, schierando Mati Fernandez al posto di Ljajic al fianco di Toni, con Jovetic fermo per infortunio e Pizarro out per squalifica. Nella prima frazione si gioca su buoni ritmi, ma senza grandi occasioni da gol, la Viola fa fatica a creare pericoli dalle parti di Gillet, anche i granata non riescono a rendersi pericolosi, anche se già nel primo tempo fanno vedere che con le ripartenze possono mettere in difficoltà i gigliati. Proprio su un contropiede orchestrato da Santana la Viola si fa sorprendere, manca la copertura sulla destra e sul cross dell’argentino è l’altro ex Cerci a battere Viviano e portare avanti il Torino. Fiorentina sotto di un gol e costretta a cambiare due giocatori per infortuni nel primo tempo, prima si arrende Aquilani, poi anche Toni è costretto ad alzare bandiera bianca. Nella ripresa cambia il copione della gara, Fiorentina a cercare il pareggio e granata che continuano a creare problemi ai gigliati in contropiede sfruttando le abilità sugli esterni degli ex Cerci e Santana, la Viola si fa viva più volte dalle parti di Gillet ma è imprecisa, ci provano Rodrguez su azione da calcio d’angolo (palla a lato di un soffio), Seferovic che colpisce il palo esterno ed infine Pasqual mette sopra la traversa una corta respinta di Gillet. Al 27′ la Fiorentina pareggia, Cuadrado in area di rigore viene toccato da D’Ambrosio (altro ex viola, visto che è cresciuto nel settore giovanile gigliato), per Damato è rigore, dal dischetto Rodriguez spiazza Gillet e firma il pareggio rompendo la maledizione dei rigori sbagliati. Palla al centro e il Torino torna subito in vantaggio, cross in mezzo di Birsa e mancato intervento in area di Rodriguez che inganna Viviano, la palla finisce in rete e lì pensi che molte squadre, ma anche molte Fiorentine del passato si arrendono in quella che sembra la classica giornata no. Invece la Fiorentina non si arrende e il neo entrato El Hamdaoui sfrutta l’assist di Cuadrado per mettere a segno il suo secondo gol stagionale. Finisce in pareggio, ribadiamo a volte è meglio accontentarsi, e anche stavolta pur con tante defezioni è giusto sottolineare il carattere di questa squadra che sembra non mollare mai. In settimana torna intanto la Coppa Italia con l’impegno interno con la Juve Stabia, poi un altro impegno al Franchi nel posticipo domenica i gigliati ospiterrano la Sampdoria.

Viviano 5,5 Compie un paio di belle parate, ma sui gol subiti resta qualche perplessità.

Roncaglia 5,5 Nell’azione del primo gol è assente ingiustificato, soffre contro l’ex Santana (dal 37′ st El Hamdaoui 7 Entra e salva la Fiorentina)

Rodriguez 6 Media tra quello che fa nell’area avversaria (7) : realizza il rigore e va vicino al gol su azione d’angolo e quello che fa nella propria area (5) sul secondo gol granata.

Savic 6 Va un po’ meglio dei compagni di reparto in fase difensiva.

Cuadrado 6,5 A corrente alternata, a volte sembra anche troppo egoista, ma con due guizzi prima si procura il rigore poi firma l’assist per El Hamdaoui.

Aquilani 5,5 Inizio di gara spento, poi si arrende per infortunio (dal 38′ pt Ljajic 5,5 Corre tanto e si sacrifica, però fa fatica a rendersi pericoloso).

Olivera 6 Il cambio di passo rispetto a Pizarro è notevole, però non demerita.

Borja Valero 6,5 Prestazione di grande sostanza ancora una volta per il centrocampista spagnolo.

Pasqual 5 Stavolta il capitano non ci convince, è colto di sorpresa sul primo gol di Cerci, si divora una grande occasione da gol per eccesso di precipitazione.

Mati Fernandez 5,5 Sembra peccare in concretezza, magari con un gol si potrebbe sbloccare, anche in questa occasione ci va vicino ma grazia Gillet nel primo tempo, restano dubbi su quella che potrebbe essere la sua migliore posizione in campo.

Toni 6 La formazione iniziale lo penalizza perchè appare troppo isolato in attacco, esce dopo uno scontro aereo con Glik (dal 41 pt Seferovic 6 Seconda presenza, cerca di aiutare la squadra a salire con alterne fortune, riesce a colpire un palo esterno)





Fiorentina – Atalanta 4-1

20 11 2012

Sulle ali dell’entusiasmo la Fiorentina centra il quinto successo consecutivo e sale al terzo posto in classifica. L’entusiasmo è più che legittimo, legato alla voglia di rivalsa dopo due anni e mezzo di bocconi amari e da un gioco estremamente spettacolare che è un piacere per gli occhi e per gli amanti del calcio. La gara con l’Atalanta si presentava come la classica partita difficile, rognosa, dopo aver vinto quattro partite di fila e aver espugnato San Siro, c’era il rischio che gli elogi facessero sottovalutare una squadra quadrata e in buona forma come quella neroazzurra, invece la Viola ha offerto un’altra gara ai limiti della perfezione e senza il suo giocatore migliore, Jovetic ancora fuori per infortunio. Pronti via e la Fiorentina va subito in vantaggio sfruttando ancora le palle inattive, punizione dalla sinistra di Pasqual e girata di Gonzalo Rodriguez, pallone sulla traversa interna e poi in fondo alla rete, la Viola va vicina al secondo gol con Pasqual che non trova la porta su servizio aereo di Toni. Dopo il quarto d’ora l’Atalanta inizia a crescere, ci prova senza fortuna con Denis e trova il pari alla mezz’ora con Bonaventura che ribatte in rete un pallone a pochi passi da Viviano, gol in leggero fuorigioco ma senza però che se ne accorga l’assistente. Subito il pareggio, la Fiorentina rimette il piede sull’accelleratore e sul finire del primo tempo chiude definitivamente l’incontro, al 42′ punizione dal limite di Aquilani da far vedere alle scuole calcio, tiro imparabile al sette e Viola di nuovo avanti, tre minuti dopo Cigarini perde palla sul pressing viola e abbatte Cuadrado lanciato a rete, l’Atalanta resta in dieci, ma prima dell’intervallo arriva anche il terzo gol; ancora da palla inattiva, corner di Borja Valero e deviazione in rete sul secondo palo ancora di Aquilani. Gol del 3-1 e Franchi in delirio. Nella ripresa la Fiorentina arrotonda il risultato con Toni che devia in rete un cross di Aquilani al 4′ della ripresa in quella che era stata la prima occasione da gol della ripresa. Con il quarto gol si chiude di fatto la gara in netto anticipo, la squadra di Montella ci prova ancora a segnare con i tentativi senza fortuna in particolare di Ljajic ed El Hamdaoui che non riescono però a iscriversi sul tabellino dei marcatori. Con la quinta vittoria consecutiva Firenze sogna, risultati oltre la più rosea aspettativa, adesso i dibattiti in città sono sugli obiettivi che ci si deve porre, per ora è bene intanto sognare e godersi il momento felice.

Viviano 6 Forse è poco reattivo sul gol di Bonaventura, ma si sta abituando bene, tiri dalle sue parti ne arrivano pochi.

Roncaglia 6,5 L’attacco dell’Atalanta non gli crea grandi problemi (dal 30′ st Hegazy sv Debutto in Italia per l’egiziano)

Rodriguez 7 Terzo gol stagionale con inserimento perfetto sulle palle inattive, prestazione per il resto positiva

Savic 6,5 Sta acquistando sicurezza e sembra giocare con maggiore tranquillità.

Cuadrado 7 Anche lui ha qualche colpa sul gol atalantino, ma fa ammonire diversi avversari più si guadagna il rosso di Cigarini.

Aquilani 8 Decide la gara con due gol d’autore, una punizione meravigliosa e un guizzo da attaccante sul finire del primo tempo, chiude la domenica con l’assist per Toni (dal 23′ st Mati Fernandez 6 Entra a gara oramai chiusa)

Pizarro 7,5 Dà la solita interpretazione di quello che deve fare un regista, peccato per l’ennesima ammonizione che gli costerà la trasferta di Torino

Borja Valero 6,5 Gara di sostanza, sempre al servizio della squadra.

Pasqual 6,5 Corre tanto, buona gara con l’assist in apertura sul gol di Rodriguez, va anche vicino al gol ma non inquadra la porta.

Ljajic 6 Corre tanto e fa pressione sui portatori di palla avversari, non ha buona mira nelle conclusioni.

Toni 7 Fa salire la squadra, lotta e conquista punizioni, nella ripresa chiude subito la gara andando a segno di testa (dal 12′ st El Hamdaoui 6 Ci prova più volte, ma l’unica volta che segna c’è la bandierina alzata dell’assistente





Milan – Fiorentina 1-3

13 11 2012

La gara al limite della perfezione nella Scala del calcio. La Fiorentina espugna San Siro e coglie il quarto successo consecutivo, ma se l’anno scorso la vittoria di Milano rappresentò ossigeno puro nella lotta per la salvezza, stavolta il successo con i rossoneri sembra un’esame di laurea superato che consacra definivamente i gigliati per le zone alte della classifica. Ciò che impressiona nel successo viola è la personalità e il modo in cui la Fiorentina gioca, cercando per larghi tratti di gara di imporre il proprio gioco, il tutto senza il giocatore migliore, visto che Jovetic era fuori per infortunio. Nelle ultime gare la Viola ha iniziato a trovare gol da fonti alternative, mandando a segno gli altri attaccanti, difensori e centrocampisti, cercando così di dipendere meno dalle prodezze del suo fuoriclasse La squadra di Montella inizia la gara nel modo giusto, andando in pressione sui portatori di palla del Milan e passa subito in vantaggio, la rimessa laterale in zona d’attacco battuta da Cuadrado trova la spizzata di Toni e la conclusione sotto misura vincente di Aquilani, che in pochi scampoli di partita fin qui giocati ha firmato un gol e due assist. La Viola gioca bene e non ci sono tracce di reazione milanista fino alla mezz’ora quando su una palla lunga dalla mediana Roncaglia frana addosso a Pato in piena area, per l’arbitro Romeo è rigore, dal dischetto però Pato manda alle stelle il tiro dal dischetto. Passano pochi minuti e la Fiorentina raddoppia, ancora da rimessa laterale nasce il gol gigliato, con Borja Valero che approfitta della morbidezza difensiva di Mexes per battere imparabilmente in diagonale Abbiati e mandare in estasi i tanti tifosi viola giunti al Meazza. Se nel primo tempo quella della Fiorentina assomiglia a una lezione di calcio, nella prima parte della ripresa il Milan dà segnali di risveglio, prima un colpo di testa di Boateng esce di poco, poi Pazzini, subentrato ad inizio ripresa ad un Pato disastroso, dimezza lo svantaggio ribadendo in rete un tiro sul palo di Mexes. A quel punto si teme la possibile rimonta rossonera, ma la Fiorentina non si scompone e Montella inserisce forze fresche, con la Fiorentina che negli ultimi venti minuti riprende il bandolo della matassa andando vicina più volte a chiudere definitivamente i conti, vanno vicini al gol tutti i giocatori che subentrano. Prima Mati Fernandez e Cassani graziano la retroguardia milanista, in particolare il terzino spreca una grandissima occasione solo davanti ad Abbiati a sei metri dalla porta, a cinque minuti dalla fine con il Milan in dieci per l’infortunio di Bonera, arriva il primo gol in Italia di El Hamadoui con un gran tiro a girare dal limite dell’area che batte imparabilmente Abbiati. Finisce in apoteosi con i tifosi gigliati in festa prima a San Siro e poi al ritorno dei giocatori alla stazione di Santa Maria Novella, dopo due anni e mezzo di ombre Firenze è tornata a riappropriarsi della propria squadra.

Viviano 6 Esente da colpe sul gol di Pazzini, per il resto solo ordinaria amministrazione

Roncaglia 6 Gioca una gara gagliarda, ma regala un rigore al Milan, non ha alcun senso intervenire in quel modo su Pato in area di rigore.

Rodriguez 7 E’ attento, preciso negli anticipi, guida la difesa con sicurezza.

Savic 6,5 Non sfigura per niente a San Siro, arrivato con alcuni punti interrogativi, per ora il suo rendimento è discreto.

Cuadrado 6,5 Stavolta la Viola affonda poco sugli esterni, ma lui riesce a mettere in difficoltà Constant, sul finale imbecca  il primo gol italiano di El Hamdaoui.

Aquilani 7 Prima gara da titolare e primo gol in viola, ha un minutaggio ancora limitato ma dà un discreto apporto finchè ha benzina (dal 10′ st Mati Fernandez 6 Gioca meglio di altre volte, sbaglia in modo grossolano un occasione a cinque metri dalla porta)

Pizarro 7 Fa girare la squadra a suo piacimento, peccato per il giallo, è necessario che abbassi il ritmo delle ammonizioni.

Borja Valero 8 Partita strepitosa dello spagnolo, oltre alla notevole quantità di palloni gestiti con maestria, firma il gol del raddoppio.

Pasqual 6 Gara onesta sulla fascia di sinistra, viene cercato poco dai compagni, dà supporto in fase difensiva.

Ljajic 6 Gioca una partita di sacrificio, fa pressing sui portatori di palla e conquisterebbe un rigore prima del gol di Aquilani (dal 10′ st El Hamdaoui 6,5 Entra in gara con un impatto sulla partita non positivo poi però si inventa un gran gol che chiude anzi tempo la partita

Toni 6,5 Entra nel primo gol con uno sponda di testa e guadegnerebbe un espulsione  (dal 30′ st Cassani 5,5 Fa a tempo a divorarsi un gol clamoroso).





Fiorentina – Cagliari 4-1

6 11 2012

Un’altra vittoria per chiudere al meglio una settimana perfetta, sì perche tre vittorie consecutive non venivano conquistate dall’era Prandelli. La Fiorentina vince una partita che nel primo tempo aveva presentato delle insidie vuoi per la giornata che non sembrava perfetta per diversi giocatori gigliati vuoi per il Cagliari che, reduce da quattro successi consecutivi era venuto al Franchi per giocarsi la gara senza arroccarsi in difesa. Avendo giocato giovedì a Marassi, all’inizio sembra quasi che sia dura liberarsi dalla fatica dell’ultimo impegno, la difesa concede più del solito e gli esterni gigliati non vanno, dopo un’occasione per parte la Viola va in vantaggio, angolo di Borja Valero e inserimento centrale di Rodriguez che non ha problemi a superare Agazzi, è il 14′ e la squadra di Montella è già avanti. La Fiorentina non riesce a mostrare il suo solito fraseggio, il Cagliari pressa alto e ciò ha impatto sulla manovra viola. I sardi pareggiano sul finire del primo tempo, su una punizione dalla sinistra la palla arriva a Casarini che libero dal limite dell’area trova la sfortunata deviazione di Roncaglia, gol prima annullato e poi giustamente convalidato. La ripresa trova una Viola più aggressiva e decisa a riappropriarsi della gara, ancora su angolo la Fiorentina va a segno con Jovetic, privo di marcatura il montenegrino batte Agazzi e riporta in vantaggio la Fiorentina. Passano appena 4′ ed arriva il minuto decisivo della gara, Cossu batte Viviano in diagonale ma Tomovic slava nei pressi della linea, ripartenza veloce gigliata con Jovetic che pesca Toni sul secondo palo e appoggio in rete per il gol che mette in ghiaccio la partita. Con il terzo gol la Fiorentina sfiora più volta il quarto gol e fa vedere tutte le sue qualità nel palleggio e nel recupero del pallone di fatto togliendo o quasi il possesso di palla agli avversari. Nel finale c’è gloria anche per Cuadrado che approfitta di un difettoso rinvio del portiere Agazzi per batterlo in pallonetto. Finisce tra i meritati applausi del pubblico presente, la Fiorentina vince e convince, il gioco è decisamente piacevole e se sei mesi fa contro il Cagliari si chiudeva un campionato assai modesto, dopo pochi mesi tutta la mediocrità sembra alle spalle, adesso si può guardare con fiducia al futuro.

Viviano 6,5 Attento quando viene chiamato in causa, senza colpe sul gol di Casarini

Roncaglia 6,5 Nel primo tempo sbaglia in un paio di occasioni, non sul gol dove è più sfortunato che altro, nella ripresa migliora e non sbaglia più.

Rodriguez 7 Segna il secondo gol in Italia ancora da azione da calcio d’angolo, chiude con la fascia da capitano.

Tomovic 6,5 Partecipa alle sofferenze del reparto nella prima frazione, poi il suo salvataggio sulla linea salva la Viola.

Cuadrado 6,5 Sembra essere uno dei più stanchi e nel primo tempo non si vede quasi mai, nella ripresa migliora e segna anche un gran gol, il primo in viola (dal 41′ st Cassani sv)

Romulo 6 Nel primo tempo anche lui è in sofferenza, va meglio nella ripresa quando gioca esterno.

Pizarro 7 Dirige la squadra con la solita maestria, nella ripresa fa girare la palla che è un piacere.

Borja Valero 7 Altra gara di sostanza impreziosita da due assist dalla bandierina del calcio d’angolo.

Llama 5,5 Esordio in viola rivedibile, per lunghi tratti fa rimpiangere Pasqual (dal 16′ st Aquilani 6 Fa vicino alla segnatura, per il resto partecipa alla festa)

Jovetic 7 Si accende per 10′, bastano per il gol del 2-1 e l’assist del 3-1 peccato per l’infortunio (dal 18′ st El Hamdaoui 6 Va vicinissimo al primo gol in viola)

Toni 6,5 Terzo gol segnato, chi si sarebbe aspettato di ritrovare un Toni così?