Pescara – Fiorentina 1-5

23 05 2013

L’illusione Chamions dura per circa settanta minuti, finchè non arrivano brutte notizie dal Franchi di Siena che riportano la Viola all’Europa League (preliminare permettendo). Va in scena quindi la rabbia e la tristezza per una volata Champions persa in volata contro il Milan in cui, purtroppo anche nell’ultima giornata il fattore arbitrale è entrato in maniera decisiva, sì perchè se la mente viola ritorna alla gara interna persa contro la Roma, d’altra parte la gara del Franchi di Siena lascia perplessità per le decisioni prese dall’arbitro Bergonzi. All’Adriatico non c’è partita, la differenza di valori in campo risulta ben presto abissale con una squadra come quella di Montella in salute e con un obiettivo da centrare ed un’altra che non vede l’ora di chiudere un campionato da dimenticare, con l’ultimo successo conquistato un girone fa contro la Fiorentina. Solo i primi minuti lasciano qualche brivido sui tifosi gigliati con Sforzini che tira da cinque metri ad inizio gara, ma la sua conclusione è murata da Gonzalo Rodriguez, poi ben presto inizia il monologo viola, Jovetic spreca un assist di Pasqual, ma ben presto la squadra gigliata apre e chiude la sfida in quindici minuti, prima un’azione similare a quella che aveva portato al gol contro il Palermo apertura di Borja Valero per Cuadrado, assist del colombiano per Ljajic e primo gol viola, ma si abbatte un tornado sull’Adriatico perchè poi arriva il raddoppio dello stesso Ljajic pescato bene da Mati Fernandez e poi è lo stesso a Mati a sigillare la partita alla mezz’ora con un preciso destro che vale il primo gol in viola. Nella ripresa la Fiorentina arrotonda il punteggio con i centri di Jovetic, probabilmente al suo ultimo gol in viola e con Ljajic che firma così la sua prima tripletta in Italia. Il finale sul campo non regala molte emozioni, a parte il gol della bandiera abruzzese, il debutto di Wolski in maglia viola e quello di Giuseppe Rossi, anche lui alla prima apparizione con la Fiorentina. Il finale è surreale, a Pescara sull’1-5 non c’è più partita si attendono solo notizie da Siena ma dopo il gol del vantaggio bianconero i minuti finali regalano purtroppo il rigore di Balotelli e il gol di Mexes. Un finale decisamente amaro che la Fiorentina non meritava, sfortunatamente così va il calcio. Resta l’Europa League, il quarto posto e un gioco che ci ha reso orgogliosi, per questo l’ultimo pensiero che ci rimane da dire alla fine è solo uno: grazie comunque.

Viviano 6 Spettatore non pagante della gara (dal 29’ st Lupatelli sv Esordio stagionale)

Tomovic 6 Fa buona guardia nella sua zona, si propone poco.

Gonzalo Rodriguez 6,5 Fa muro su Sforzini all’inizio, per il resto pochi rischi.

Compper 6 Gara tranquilla, senza patemi.

Pasqual 6,5 si propone come sempre, offre un bell’assist a Jovetic che non viene sfruttato.

Mati Fernandez 7 Forse la sua miglior partita in maglia viola, impreziosita dal gol del 3-0.

Pizarro 6,5 Solita regia attenta al servizio della squadra.

Borja Valero 7 Motorino instancabile del centrocampo,.

Cuadrado 6,5 Firma un assist, non fa troppo male ad un avversario modestissimo (dal 18′ st Rossi 6 Bentornato)

Jovetic 6,5 Firma il gol del probabile addio in un’altra gara in cui non ha brillato.

Ljajic 8 Firma una tripletta, la speranza è che resti a Firenze (dal 15′ st Wolski 6 Al debutto fa vedere buone doti).





Fiorentina – Palermo 1-0

15 05 2013

La Fiorentina torna in Europa. Già questa è una bella notizia dopo due anni di campionati modesti e anonimi. Se sarà l’Europa League o la Champions lo decideranno gli ultimi 90’ di campionato. Comunque vada è un successo perchè chiunque alla vigilia avrebbe messo la firma su un piazzamento in Europa League, davanti a squadre come Roma, Lazio e Inter, che alla vigilia sembravano decisamente più titolate. Contro il Palermo sull’orlo della B alla fine è arrivato un successo che blinda il quarto posto rendendo vano ogni tentativo di rimonta dell’Udinese. Viola che partono meglio e vanno vicini al gol più volte nei primi minuti con Toni su cui è bravo Sorrentino e Jovetic su cui salva ancora l’ex portiere del Chievo. Il Palermo si rende pericoloso su azioni da calcio d’angolo, dove la squadra di Montella conferma di essere in sofferenza come già dimostrato in questo girone di ritorno, così Munoz si ritrova più volte lasciato smarcato, ma per fortuna non inquadra mai la porta. La giocata che sblocca la partita arriva sul finale del primo tempo, apertura perfetta di Borja Valero per Cuadrado, assist del colombiano vincente per la deviazione di Toni sotto porta. Un gol dal sapore particolare visto il possibile addio di Toni a fine anno, di sicuro il bomber emiliano ha fatto più di quello che era nelle attese di inizio campionato. La ripresa si gioca sotto un autentico nubifragio con la Viola che soffre poco, ma palesa il solito limite non riesce a chiudere la partita, le occasioni capitate a Toni, Jovetic, Cuadrado vengono sprecate per difetto di precisione, in difesa la Fiorentina soffre poco solo su un paio di angoli, anche se il terreno di gioco ridotto male a causa del nubifragio penalizza una squadra tecnica come quella di Montella. Finisce così con una vittoria l’ultima gara interna, a fine gara pur sotto una pioggia battente bello e meritato l’abbraccio ideale tra la squadra e la sua gente, tornata finalmente ad essere orgogliosa della propria squadra.  La Fiorentina ottiene almeno il quarto posto e può ancora insidiare il terzo posto del Milan, all’ultima giornata per il sorpasso serve un miracolo: la vittoria della Fiorentina a Pescara e il mancato successo del Milan contro il Siena, ma si sa a volte anche nel calcio i miracoli succedono.

Viviano 6 Svolge l’ordinaria amministrazione quando viene chiamato in causa, continua a non abbandonare la porta sui calci d’angolo.

Roncaglia 6 Si rivede dopo diverse partite, svolge il compitino limitando le sortite offensive.

Savic 6 Attento in marcatura, un paio di chiusure sono perfette, costretto a uscire per infortunio (dal 30’ st Hegazy sv Si rivede dopo il grave infortunio)

Gonzalo Rodriguez 6 Gara sufficiente, buona in fase di possesso, conferma di avere qualche problema sulle palle inattive perchè sugli angoli la Viola soffre.

Pasqual 6 Forse è limitato dall’infortunio all’inizio, riesce comunque a dare il suo apporto anche se stavolta appare più chiamato in causa in fase difensiva.

Mati Fernandez 6,5 Gara positiva, ha più iniziativa e si sacrifica anchein copertura.

Pizarro 6,5 Fa girare al meglio la squadra, nel secondo tempo soffre a causa del terreno pesantissimo.

Borja Valero 6,5 Prestazione a tutto tondo come al solito, esce con una meritata standing ovation nel finale (dal 38’ Romulo sv)

Cuadrado 7,5 E’ oramai l’arma letale della Fiorentina, imprendibile per molte difese, fa la collezione per i gialli degli avversari e per gli assit

Toni 6,5 Chiusura con l’ottavo gol stagionale, sarò il gol dell’addio? (dal 26’ st Migliaccio 6 Dà mano a centrocampo quando la gara diventa complicata per il terreno)

Jovetic  6 Va vicino al gol nel primo tempo, non gioca male, ma appare lontano dal vero Jojo, passo d’addio forse in un divorzio che sembra quasi freddo.





Siena – Fiorentina 0-1

10 05 2013

La Fiorentina si aggiudica il derby di Toscana e fa un passo decisivo per la conquista dell’Europa League. Non è stata una partita indimenticabile, è stata bruttina, tirata, dove però la squadra viola nonostante le assenza ed aver preso una batosta clamorosa nella gara precedente contro la Roma è riuscita a rialzarsi e a portare a casa l’intera posta. Al Franchi senese Montella si trova senza Tomovic, Pizarro, Aquilani e Ljajic, ma pur con numerose assenze la Fiorentina parte meglio e sfiora subito il gol al 1’ con Jovetic  che gira in rete un buon cross di Larrondo, ma il portiere Pegolo si oppone. Al 14’ la Viola passa in vantaggio Mati Fernandez trova un buon corridoio per Pasqual che firma l’assist per il gol di petto di Gonzalo Rodriguez, autentico difensore goleador di questa squadra. Il Siena visto nel primo tempo fa decisamente poco, la Viola ha due reparti che funzionano discretamente (difesa e centrocampo) ed uno che balbetta (l’attacco), infatti i Viola sprecano in più occasioni la palla per chiudere il match, nel primo tempo non va Larrondo che conclude a lato una buona opportunità sul finire del tempo, non va nemmeno Jovetic costretto ad arretrare troppo e che sembra patire il 4-3-3. Nella ripresa con l’ingresso di Rosina il Siena prende un minimo di coraggio in più e proprio con Rosina va vicino al pari quando l’ex granata coglie la parte alta della traversa a Viviano battuto.  Ma la Fiorentina spreca ancora troppo nel secondo tempo come già le è accaduto altre volte non chiude una gara pur avendo diverse palle gol, clamorosa quella fallita nel finale da Toni, che coglie la traversa a pochi metri dalla porta, la stessa porta dove Pazzini alcuni anni fa si divorò un gol. In quell’occasione quel gol sbagliato costò la sconfitta, stavolta invece la Fiorentina non paga dazio, si limita a soffrire nel finale negli attacchi confusi del Siena. Per la certezza aritmetica dell’Europa League manca solo un punto, domenica contro il Palermo sarà la giusta occasione per salutare la squadra e ringraziare per la stagione che si appresta a concludersi, peccato solo per l’orario e la logistica che impediranno di avere una festa appropriata.

Viviano 6,5 Fa buona guardia sui cross e in uscita, graziato dalla traversa sultiro di Rosina.

Savic 6 Da terzino se la cava così, bene in fase difensiva, meno in appoggio.

Compper 6,5 Il tedesco non perde mai la calma, gara attenta.

Gonzalo Rodriguez 7 Decide la partita con il settimo centro e fa una buona partita anche in fase difensiva.

Pasqual 6,5 Pennella l’ennesimo assist stagionale, soffre poco in difesa.

Migliaccio 6 Commette degli errori in fase di impostazione, ma riesce a dare il suo contributo.

Borja Valero 6,5 Gioca da regista, prestazione nel complesso positiva, coglie anche un palo.

Mati Fernandez 6 Va a corrente alternata, ma tra le cose positive c’è l’apertura per Pasqual che porta al gol decisivo (dal 27’ Romulo sv)

Cuadrado 6,5 Si conferma una spina nel fianco, peccato solo lo spreco di un contropiede in superiorità numerica.

Larrondo 5 Spreca una buona occasione tirando fuori, conferma avere dei limiti (dal 15’ st El Hamdaoui 6 L’attacco migliora con il suo ingresso).

Jovetic 5,5 Inizia bene ma poi si perde, in attacco spreca qualche buona occasione (dal 36’ st  Toni 5 Entra e si divora un gol clamoroso)





Fiorentina – Roma 0-1

7 05 2013

La partita contro la Roma entrerà di diritto nella galleria delle partite difficilmente da digerire per i tifosi gigliati. L’immeritata sconfitta contro i giallorossi definisce con chiarezza che l’obiettivo massimo per la squadra di Montella è il quarto posto che sarà da mantenere fino alle ultime giornate per non perdere il diritto a partecipare alla prossima Europa League. E’ stata una sconfitta immeritata sia per il gioco espresso e per le occasioni, sia per la direzione di gara di Mazzoleni, che al di là del rigore non concesso per fallo di mano di De Rossi (che avrebbe comportato anche l’espulsione del centrocampista) non ci è piaciuta in generale per la gestione dei falli e dei provvedimenti disciplinari. Viola in campo con il 4-3-3 in formazione quasi tipo con compper centrale al posto di Savic ed il resto confermato, il primo tempo è equilibrato, la Roma poggia gran parte del proprio gioco sulle invenzioni di Totti che impegna Viviano su punizione. La Fiorentina nella prima frazione fa più fatica a rendersi pericolosa, l’opportunità migliore ce l’ha Jovetic ma il suo tiro viene respinto sul palo da Lobont. Nella ripresa nei primi venti minuti la Viola schiaccia la Roma nella sua metà campo ma ha il difetto di non riuscire a concretizzare la propria superiorità, tante conclusioni da parte viola, ma scarsa precisione, Goicoitcea (chiamato a sotituire Lobont nella ripresa) compie un paio di belle parate, ma la mira dei gigliati è poco precisa. Passato il momento di gran forcing la Viola abbassa un po’ il ritmo e i cambi operati stavolta non aiutano la partita perchè Mati Fernandez non entra bene in partita e Toni non è apparso in grado di impensierire la Roma. Alla mezz’ora della ripresa l’intervento con la mano di De Rossi che manda su tutte le furie i gigliati, ma l’arbitro lascia proseguire.  A tre minuti dalla fine si conferma non essere serata buona quando Pizarro coglie il palo da fuori area, sembra oramai una gara senza reti, invece la beffa finale si palesa nel recupero quando l’ex viola Osvaldo castiga Viviano su azione da calcio d’angola. Cala il gelo sul Franchi che però tributerà un giusto applauso a tutta la squadra per l’impegno e il gioco profuso, purtroppo non arriva nessun punto e con la vittoria del Milan il treno Champions è perso in maniera definitiva. Sarà necessario smaltire la rabbia di una serata no per conservare il quarto posto nelle ultime tre partite del campionato in cui la squadra di Montella affronterà le ultime tre della classe.

Viviano 5,5 Attento nel primo tempo su Totti e quando viene chiamato in causa, ma sull’angolo decisivo poteva uscire, Osvaldo colpisce dal limite dell’area di porta.

Tomovic 6 Appare intimorito nella fase iniziale e impreciso in appoggio, dopo migliora e va meglio anche in fase di spinta (dal 34’ st Romulo sv)

Compper 6,5 Prova di sostanza e senza sbavature, sembra non perdere mai la calma.

Gonzalo Rodriguez 5 La partenza è da brividi, poi sembra riprendersi fino al 91’ quando si perde Osvaldo sul calcio d’angolo, purtroppo si rivela un errore decisivo.

Pasqual 6,5 Attivo in fase di spinta, in fase difensiva soffre poco contro Lamela.

Aquilani 6,5 Prestazione positiva di uno dei tanti ex che pecca solo in fase di conclusione (dal 24’ st Mati Fernandez 5 Non entra in partita, sbaglia la rabona e perde una buona occasione, da lì in poi pochi acuti) .

Pizarro 7 Ottima gara del cileno, padrone del centrocampo e sfortunato al tiro.

Borja Valero 6,5 Lo spagnolo se la cava bene e si dimostra in ripresa dopo le ultime gare.

Cuadrado 6,5 Maltrattato dagli avversari con la compiacenza dell’arbitro, riesce comunque a creare pericoli alla retroguardia giallorossa.

Jovetic 5,5 La posizione da punta centrale forse non gli si addice, fatto sta che incide poco sulla gara, un solo lampo quando Lobont gli dice di no con l’aiuto del palo (dal 24’ st Toni 5,5 Al rientro dopo alcune gare non sembra in grande condizione)

Ljajic 7 Crea numerosi pericoli, quando accellera mette in difficoltà la retroguardia giallorossa, sfiora il gol senza successo.





Sampdoria – Fiorentina 0-3

2 05 2013

Terza vittoria consecutiva, quarto posto consolidato e pressione crescente sul Milan. E’ questo il telegramma che arriva da Marassi, campo storicamente ostico, che viene espugnato con pieno merito dalla Fiorentina che nella stessa stagione riesce a viola Marassi due volte. Alla fine, visto com’è andata, forse c’era anche troppo timore per una gara che ha presentato difficoltà solo nella prima mezz’ora ma che poi è diventata un dominio gigliato, dominio testimoniato dai numeri (tiri in porta, possesso palla, angoli) e anche sul piano tecnico è sembrato esserci un divario notevole tra le due squadre. Nella Fiorentina in campo con l’oramai consueto 4-3-3 rientra Jovetic a fare la punta centrale e proprio il montenegrino è l’unico a stonare parzialmente, ma finchè ci sono gli altri a risolvere questo non è certo un problema per Montella, tra coloro che risolvono c’è Ljajic, protagonista atteso dopo quanto accaduto lo scorso anno con Delio Rossi nella gara contro il Novara. Ebbene Ljajic alla fine sarà il migliore dei gigliati con un gol e un assist che di fatto è quasi un altro gol. A Marassi la gara resta in equilibrio solo nella prima metà del primo tempo con la Samp bloccata per cercare di non lasciare spazi sugli esterni alla Fiorentina, la squadra di Montella inizia a travolgere i blucerchiati con il possesso palla e passa al 36′ con una conclusione da fuori area di Cuadrado che sorprende Romero. Il gol dà la carica alla Viola che raddoppia cinque minuti dopo, respinta corta in area di Mustafi e conclusione chirurgica di destro di Ljajic per il 2-0. Il cambio doriano con l’ingresso di Eder semba ravvivare la squadra di Rossi, con Sansone che al 1′ ha una buona occasione ma conclude centralmente, i fantasmi della gara con il Torino vengono subito scacciati perchè la Fiorentina contiene i tentativi della Sampdoria senza grossa sofferenza. A metà tempo Cuadrado pecca di egoismo tirando in porta da posizione decentrata senza servire al centro Jovetic e Aquilani ben appostati, la Viola però è troppo superiore e il gol che chiude la gara arriva al 26′ azione personale di Ljajic con dribbling insistito e assist perfetto per il gol di Aquilani, azione simile al gol segnato con il Genoa e per la Fiorentina segnano gli stessi marcatori del primo tempo contro il Torino. Dopo c’è tempo solo per i cambi e per l’espulsione di Gastaldello, colpevole di un brutto fallo su Ljajic. Finisce in trionfo con la Viola che tiene vive le speranze Champions e consolida il quarto posto in proiezione Europa League, sabato prossimo gara delicatissima contro la Roma, l’ostacolo più duro delle restanti quattro partite di questo splendido campionato.

Viviano 6 Attento nell’ordinaria amministrazione, la Samp fa poco o nulla.

Tomovic 6,5 Si disimpegna bene sulla destra, nella ripresa fa vedere anche buone azioni in fase di possesso.

Savic 6 Partita buona macchiata dall’ingenua ammonizione finale che gli farà saltare il match con la Roma.

Gonzalo Rodriguez 6,5 Finalmente torna sui suoi standard, gestione attenta del reparto e del possesso palla.

Pasqual 6,5 Inizia bloccato con l’ex De Silvestri a cercare di limitarlo, riesce però a trovare i suoi spazi e a rendersi pericoloso.

Aquilani 7 Gara di buon palleggio con il settimo centro stagionale (dal 31′ st Sissoko sv) .

Pizarro 6,5 Partita buona soprattutto nel primo tempo quando va vicino anche al gol.

Borja Valero 6,5 Riscatta la gara opaca contro il Torino con una buona prova, a volte eccede in altruismo.

Cuadrado 7 Il gol che sblocca la partita è fondamentale, se ad inizio stagione sbagliava troppo sotto porta ora sembra avere aggiustato la mira, nel secondo tempo pecca in egoismo in un paio di azioni (dal 31′ st Romulo sv).

Jovetic 6 Partecipa alla festa viola pur non essendo nella miglior giornata.

Ljajic 8 Segna un gol e mezzo, è in grande condizione, un giocatore trasformato rispetto ad un anno fa (dal 36′ el Hamdaoui sv)





Fiorentina – Torino 4-3

23 04 2013

La partita del gemellaggio con i granata diventa una delle gare più folli viste negli ultimi anni al Franchi, dove la Fiorentina rischia di non vincere (o perdere) una gara già vinta dopo mezz’ora e che riesce a riacciuffare solo all’ultimo respiro.

Una gara che alla fine lascia tre punti, un quarto posto ancora più consolidato e un terzo posto più vicino, visto che il Milan è adesso ad un solo punto. Una gara pazza quella che è andata in scena al Franchi, con la Fiorentina che ha dominato nei primi quaranta minuti trovando la rete per tre volte, Viola con una difesa rivista con la squalifica di Pasqual e in attacco Larrondo tra Cuadrado e Ljajic.

La Viola passa al primo tiro in porta, Cuadrado in pallonetto beffa Gillet dal limite dell’area dopo aver dribblato al limite dell’area Santana, il tiro dell’esterno viola era solo toccato dal portiere granata, ma la palla finiva in rete. Il raddoppio, poco dopo da azione d’angolo cross teso di Borja Valero e colpo di testa vincente di Aquilani, alla mezz’ora il terzo gol direttamente da calcio di punizione di Ljajic su cui Gillet poteva fare di più.

Finita? Per chi era allo stadio sembrava di sì visto il dominio gigliato con tre tiri e altrettanti gol, ma prima dell’intervallo da un errore di Borja Valero nasceva il primo gol granata realizzato da Barreto dal limite dell’area.

Nella ripresa si capiva subito che un pomeriggio di festa sarebbe diventato di sofferenza perchè la Fiorentina sembrava non essere in campo nella ripresa, così quando al 10’ Santana dal limite batteva Viviano, l’incubo rimonta diventava reale.

Il Torino andava vicino al pareggio con Bianchi e poi con Cerci trovava il pari con uno splendido tiro a girare che non lasciava scampo a Viviano. Nella ripresa si è vista una delle peggiori Fiorentina in versione interna, difesa in confusione pressochè totale e squadra incapace di tenere palla in attacco. Ma anche se la Viola ha rischiato di subire il 3-4, il gol decisivo arrivava per la Fiorentina quando non ci credeva più nessuno o quasi e a risultare decisivi erano i tre subentrati, azione avviata da Mati Fernandez, assist di El Hamdaoui e conclusione vincente di Romulo, al suo primo gol al Franchi. Stadio in delirio e tre punti d’oro in una gara che poteva costare caro ma che invece regala solo sorrisi per il pericolo scampato.

LE PAGELLI

Viviano 5,5 Attento in uscita, compie una bella parata ma sbaglia sul secondo gol dove appare in ritardo.

Tomovic 5,5 Sbanda sulla destra dove Santana lo mette in croce.

Gonzalo Rodriguez 5 Non appare essere in un buon momento di forma, non guida la difesa come dovrebbe e anche in fase di rilancio commette alcuni errori.

Compper 6 Del reparto difensivo è quello soggetto a minori sbandamenti o errori.

Savic 6 Non ha un compito facile con Cerci, lo limita per buona parte della gara, ma nelle rare volta in cui lo ha perso ha pagato dazio.

Aquilani 6,5 Realizza un bel gol di testa, da attaccante, nel primo tempo gioca bene, nel secondo va in apnea (dal 31’ st Romulo 6,5 Diventa l’eroe di giornata salvando la Fiorentina)

Borja Valero 5,5 Nel primo tempo si ricordano l’assist per il gol di Aquilani e l’errore che origina il primo gol, nella ripresa sparisce dal gioco.

Pizarro 6,5 Buona la sua prima da capitano, è continuo per tutta la gara.

Cuadrado 7,5 Firma un gol delizioso e fa ammattire la retroguardia granata, sfiora anche il secondo gol.

Larrondo 5,5 Di palloni giocabili ne ha pochi, ma fa fatica a far salire la squadra (dal 30’ st El Hamdaoui 6,5 Firma l’assist del gol decisivo)

Ljajic 6,5 Non sembra essere al meglio ma firma un bel gol su punizione ed è autore di alcune buone giocate (dal 19’ st Mati Fernandez 6 Impatto sulla gara modesto, ma entra nell’azione del 4-3)





Atalanta – Fiorentina 0-2

16 04 2013

La Fiorentina coglie una vittoria di fondamentale importanza a Bergamo e si lancia nella corsa all’Europa. La squadra di Montella è più forte delle assenze e con un secondo tempo di spessore esce vincente dalla difficile trasferta bergamasca. A sei giornate dalla fine è giusto prima di tutto cercare di mantenere il piazzamento in Europa League e poi coltivare la piccola fiammella legata al terzo posto, anche se l’attuale distanza nei confronti del Milan non lascia grandi speranze di sorpasso. A Bergamo Montella ridisegna la squadra a causa dell’emergenza dovuta a squalifiche ed infortuni, con Ljajic in panchina in avanti c’è solo El Hamdaoui con un centrocampo particolarmente infoltito, con Sissoko all’esordio da titolare. Il primo tempo della Viola non è granchè, la squadra riesce a tirare una sola volta (con Aquilani intorno al 40′), si fa preferire l’Atalanta pericolosa soprattutto in ripartenza quando Denis chiama in causa Viviano. Nella prima frazione la Viola fa un possesso palla sterile che non produce benefici negli ultimi sedici metri. Nella ripresa i cambi di Montella cambiano completamente gli orizzonti della gara, prima la Viola è pericolosa con un tiro da fuori di Sissoko, poi Ljajic cambia completamente gli equilibri della gara perchè dopo 3′ dal suo ingresso Stendardo interviene di mano su un’azione del serbo e l’arbitro fischia il rigore, dal dischetto Pizarro non sbaglia e Viola avanti. Non c’è reazione bergamasca e la Viola chiude la pratica in 12′ firmando il raddoppio con Larrondo che con un sinistro impressionante dal limite dell’area sfrutta l’assist di Cuadrado per battere Consigli e firmare il suo secondo gol in maglia viola. Dopo il raddoppio gigliato, accade poco o nulla a parte due brutti falli di Larrondo e Denis, il primo punito con il giallo, il secondo con il rosso diretto. La Viola si lancia così nella volata per l’Europa guadagnando punti su Lazio e Inter e rosicchiando due punti al Milan, domenica prossima contro il Torino servirà ancora l’apporto del Franchi per una Fiorentina finalmente tornata ad essere protagonista di una volata europea.

Viviano 6,5 Attento quando viene chiamato in causa, non fa miracoli, ma non commette errori.

Roncaglia 6 Nel primo tempo è in sofferenza contro Bonaventura, con il cambio di assetto nella ripresa soffre meno, poco preciso negli appoggi.

Gonzalo Rodriguez 6 Stranamente impreciso negli appoggi, governa una difesa che sbanda solo nel primo tempo.

Compper 6,5 Gara di qualità, sembra sempre concentrato e deciso negli anticipi, perde Denis una sola volta nel primo tempo.

Cuadrado 6 Gara anonima per larghi tratti della partita, nella ripresa ha più spazio e così fa vedere alcune delle sue giocate, firma l’assist del secondo gol.

Sissoko 6 Inizio di gara modesto, sembra quasi frenato, migliora dopo la mezz’ora, nella ripresa sfiora due volte il gol (dal 28′ st Migliaccio sv)

Pizarro 7 Dopo due gare insufficienti, si rivede il metronomo che commette pochissimi errori, ha il pregio di segnare il rigore che sblocca la gara

Pasqual 6,5 Gioca in condizioni precarie, ma riesce a da il suo contributo, prende un giallo che gli costerà la squalifica.

Borja Valero 6,5 Migliora nella ripresa dopo un primo tempo così così a causa anche della posizione in campo più avanzata.

Aquilani 6 Firma l’unica conclusione del primo tempo, in posizione più avanzata però non riesce a dare il solito contributo (dal 12′ st Ljajic 7 Entra e cambia la partita, conquista un rigore, sembra un giocatore trasformato rispetto all’anno scorso)

El Hamdaoui 5,5 Non gli arriva un pallone giocabile, ma non riesce ad entrare in partita (dal 12′ st Larrondo 7 Segna un gol fantastico, rischia il rosso e gli va bene)





Fiorentina – Milan 2-2

8 04 2013

Termina in parità il big match della 31a giornata tra Fiorentina e Milan in una gara ricca di sorprese e condizionata pesantemente dal pessimo arbitraggio di Tagliavento.
Difronte ad un Franchi stracolmo – nonostante l’antipatico orario da pranzo domenicale! – Montella recupera in extremis Jovetic dal primo minuto ed affida a Savic i comandi della difesa e l’ingrato compito di marcare Balotelli. Dall’altra parte il fischiatissimo Montolivo si presenta per la prima da ex a Firenze con la fascia da capitano avversaria e tanta voglia di zittire lo stadio: la sua missione può definirsi raggiunta già al quarto d’ora, quando il 18 rossonero strappa via la palla al limite dell’area dai piedi di un ingenuo Pizarro e trafigge Viviano con un preciso rasoterra. L’inaspettato e grave errore del cileno, condito da un atteggiamento fin troppo timoroso da parte della squadra, gela il Franchi. La reazione dei viola in campo stenta ad arrivare e anzi è il Milan a farsi più pericoloso sfruttando i contropiedi nati dalle indecisioni di una difesa che al 30° deve fare a meno anche di Savic, sostituito per una noia muscolare dal tedesco Compper. Da questa situazione di precario equilibrio, a 5 minuti dall’intevallo, nasce il secondo errore della retroguardia gigliata e il primo evidente del direttore di gara: Tomovic, costretto a commettere fallo di ostruzione su El Shaarawy lanciato verso la porta proprio da un suo errato controllo di palla, vede sventolarsi in faccia direttamente un cartellino rosso dal signor Tagliavento. La decisione, considerata fin da subito eccessiva, lascia la Fiorentina in 10 e crea rumorose proteste persino in tribuna d’onore. Prima della fine della prima frazione Montella, costretto ad un nuovo cambio per il riacutizzarsi dell’infortunio di Jovetic, manda in campo anche Romulo nel tantativo disperato di ristemare un reparto arretrato totalmente improvvisato.
Da un primo tempo da incubo nasce però una ripresa su tutt’altri toni, tutta cuore e grinta che spingono la Fiorentina, nonostante il 2-0 firmato Flamini al 17° della ripresa, a schiacciare il Milan nella propria metà campo. A raddrizzare il risultato ci pensano poi 2 calci di rigore, fischiati a favore dei viola (non senza polemiche!) nel giro di 10 minuti. Prima Ljajic e poi Pizarro battono Abbiati dagli 11 metri regalando un insperato e preziosissimo pari. Nel finale c’è spazio per nuove proteste, stavolta da parte dei rossoneri, per un mani di Roncaglia di area di rigore che Tagliavento fortunatamente giudica involontario.
Finisce quindi 2-2 una gara non esattamente per palati fini ma che è servita a mostrarci anche il lato grintoso e orgoglioso di un gruppo che continua comunque nel suo percorso di crescita.

Viviano 6,5: qualche indecisione in uscita ma anche il merito di tenere a galla la squadra nel momento peggiore

Roncaglia 6: duro nei contrasti come suo solito ma efficace. Nel finale rischia tantissimo con quel braccio largo…

Savic 6,5: impeccabile fino all’infortunio (Compper 6: buon impatto sulla gara)

Tomovic 5,5: espulsione forse ingiusta ma anche tanta imprecisione

Pasqual 6: solita gara di sacrificio del capitano

Borja Valero 6,5: contribuisce con la sua classe al predominio viola a centrocampo nel secondo tempo

Pizarro 5: disastroso per tutta la gara, ha il merito almeno di tirare e realizzare il rigore del 2-2

Aquilani 6: corre tanto

Cuadrado 6,5: imprendibile quando la Fiorentina riesce a distendersi in avanti, costringe De Sciglio al fallo che porta al pari

Ljajic 6,5: si guadagna (e poi segna) il rigore che riapre la gara con una serpentina in area davvero notevole! (Migliaccio sv)

Jovetic 5,5: combina poco, sgomita finchè può (Romulo 6: soldatino)

LeoB





Cagliari – Fiorentina 2-1

2 04 2013

La Fiorentina esce sconfitta da Is Arenas e dalla Sardegna la cartolina che arriva prima di Pasqua consegna solo cattive notizie ai tifosi gigliati. Sì perchè a Cagliari ci può anche stare di perdere visto il rendimento dei sardi nel girone di ritorno, quello che non va bene è avere un atteggiamento così remissivo, quasi come se fosse un allenamento, se a parole c’è chi sogna la Champions, con prestazioni come queste la musica della Champions resterà lontanissima dal Franchi. A questo si aggiungono le due defezioni in vista della sfida con il Milan: Rodriguez sarà out per squalifica, Jovetic per infortunio. Unica buona nuova di giornata: nella corsa all’Europa League ha vinto solo la Lazio. A Cagliari si vede subito dalle prime battute che l’approccio è molle, a centrocampo l’assenza di Borja Valero si fa sentire, ma la Viola affonda subito da palla inattiva, sulla prima al 6′, Pinilla sfiora il gol, sul secondo corner la difesa sale male, Savic si fa superare da Pinilla che in girata non lascia scampo a Viviano. La reazione della Fiorentina è modesta, solo Pasqual cerca di mettere qualche palla per gli attaccanti, il centrocampo è assente e le punte non si vedono. Su un corner a proprio favore al 37′ Pizarro perde palla, il contropiede sardo è letale, Cuadrado sgambetta Sau in area e dal dischetto Pinilla fa doppietta. Nella ripresa cambia l’attacco, ma non cambia il copione, la Fiorentina latita e rischia anche in un paio di occasioni di subire il terzo gol. Il gol di Cuadrado al 27′ nato da una rimessa laterale lunga di Pasqual rianima la Fiorentina che a quel punto ci prova di più. Le occasioni migliori capitano a Toni e Larrondo, il primo mette fuori, la conclusione dell’ex senese viene invece respinta dal portiere Agazzi. Finisce così 2-1, resta la sensazione di aver buttato via la prima delle nove finali per l’Europa, domenica prossima all’ora di pranzo contro il Milan servirà un altro spirito, servirà un’altra Fiorentina.

Viviano 6,5 Senza colpe sui gol presi, nella ripresa tiene in partita la Viola.

Roncaglia 5 Rientro da titolare modesto, sembra aver perso grinta ma è anche parecchio impreciso.

Gonzalo Rodriguez 5 L’ammonizione è giusta e mancherà contro il Milan, in difesa sbanda come tutto il reparto e non si salva con i passaggi, ne sbaglia molti anche lui.

Savic 5 Si fa beffare da Pinilla sul primo gol, apporto in fase offensiva nullo o quasi.

Pasqual 6 E’ propositivo come al solito, dai suoi piedi si avviano diverse azioni, ma sciupa una buona occasione rimettendo la palla in mezzo anzichè tirare in porta.

Aquilani 5,5 Primo tempo assai modesto, nella ripresa migliora ed alla fine è tra i più salvabili in mediana.

Pizarro 4,5 La sua peggior partita in maglia viola, sente l’assenza di Borja Valero, in più l’errore che origina il contropiede che porterà il raddoppio. Giornataccia.

Migliaccio 5 Il suo apporto è quasi nullo, cerca fortuna in attacco ma non gli va bene, stavolta male anche sotto il piano quantitativo (dal 20′ st Mati Fernandez 6,5 Ingresso positivo, una delle poche note liete dalla Sardegna)

Cuadrado 6 Media tra il primo tempo pessimo, in cui non riesce nulla e causa un rigore evitabile e una ripresa discreta in cui sigla il gol della speranza.

Jovetic 5 Finchè è in campo non combina nulla, esce per infortunio (dal 31′ pt Larrondo 4,5 Sbaglia quasi tutto lo sbagliabile, alla fine per poco non pareggia, ma la sensazione resta la solita: è all’altezza della Fiorentina?)

Ljajic 5 Prova che somiglia molto al vecchio Ljajic: inconcludente (dal 1′ st Toni 5 Ha una buona scusante: non stava bene, in campo però combina poco)





Fiorentina-Genoa 3-2

21 03 2013

La Fiorentina supera a fatica l’ostacolo Genoa e resta in piena lotta per l’Europa. La Viola si è complicata la vita rischiando di non vincere una gara nettamente alla portata.

Tutto ciò per colpa del “solito” vizio, quello di non chiudere le partite e non sfruttare le tante occasioni avute, dopo la gara con il Chievo in cui i gigliati parevano avere maggiore praticità, la squadra di Montella è tornata ad essere la solita squadra bella e spumeggiante, ma incapace di chiudere le partite. E a questo va aggiunta una giornata poco positiva della difesa.

Dopo venti minuti di nulla in cui le squadre si annullano, la Fiorentina prende possesso della gara, i viola creano occasioni con Aquilani e Ljajic (dopo uno splendido assist di Jojo), in entrambi i casi però mira sbagliata. Al 33′ Viola avanti grazie a una splendida azione personale di Ljajic che arrivato sul fondo, trovava pronto Aquilani per la deviazione in rete, gol viziato da una spinta dello stesso centrocampista, ma non vista nè dall’arbitro nè dall’addizionale.

I gigliati potrebbero raddoppiare prima dell’intervallo con Pizarro, ma la sua conclusione da fuori è respinta dalla traversa.

Nella ripresa i cambi di Ballardini hanno effetto positivo, dopo un buon inizio viola il Genoa fa pari da palla inattiva, su calcio d’angolo Portanova è dimenticato dai difensori gigliati e di testa firma il pari. Il pareggio dura poco perchè sul cross di Pasqual, il portiere di riserva del Genoa Tsorvas perde il pallone e Cuadrado può firmare il suo secondo gol in maglia viola. La gioia gigliata dura otto minuti, il tempo di concedere un altro gol comodo al Genoa, perchè Antonelli viene dimenticato dalla difesa gigliata e al  24′ della ripresa siamo 2-2.

Per fortuna però gli ospiti si rovinano da soli, Bertolacci commette un fallo inutile su Mati Fernandez a centrocampo e guadagna il secondo cartellino giallo, due minuti dopo da calcio d’angolo la Viola trova il terzo gol con l’autogol dell’ex, a firma di Cassani. Da lì in poi è solo accademia con la Fiorentina che si divora più volte il quarto gol, ma non rischia più. Adesso la sosta e poi le ultime nove giornate alla conquista dell’Europa.

LE PAGELLE

Viviano 6 Compie l’intervento migliore su Savic, non ha grosse colpe sui gol presi.

Tomovic 5,5 Modesto l’apporto in fase offensiva, in fase difensiva non è sempre attento

Gonzalo Rodriguez 5,5 La difesa sbanda e lui si adegua, nel primo tempo un suo errore poteva costare caro.

Savic 5 Rischia l’autogol, ma compie diversi errori, una delle sue gare peggiori in maglia viola

Pasqual 6 Alla fine è il migliore della difesa, anche se soffre un po’ con Antonelli.

Aquilani 6,5 Il gol è viziato, ma è l’ennesimo stagionale, sbaglia al tiro altre due volte, la sua prova resta positiva (dal 29′ Mati Fernandez 6 Buon impatto sulla gara, sfiora anche il gol).

Pizarro 6,5 Sfortunato nel primo tempo quando timbra la traversa, nella ripresa sale in cattedra.

Borja Valero 6 L’ammonizione gli costerà la squalifica, gara un po’ sotto i suoi standard, ma resta sufficiente (dal 41′ st Migliaccio sv).

Cuadrado 7,5 Segna un gol fortunoso, ma è l’attaccante aggiunto che manda in confusione la difesa genoana che non riesce a contenerlo.

Jovetic 6 Firma un grande assist per Ljajic che non viene finalizzato, non è preciso al tiro.

Ljajic 7 L’assist sul gol di Aquilani è strepitoso, è una pericolo costante per la difesa genoana (dal 30′ st Toni 6 Porta peso in attacco).